Rabbia
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La rabbia è una malattia infettiva che colpisce gli animali a sangue caldo e può essere trasmessa all'uomo (zoonosi). L'agente eziologico è un Lyssavirus della famiglia dei Rhabdoviridae, ordine Mononegavirales. L'animale serbatoio è solitamente il pipistrello, mentre l'infezione umana è mediata solitamente da cani.
Indice |
[modifica] Struttura del virus
Il Lyssavirus responsabile della patologia possiede un genoma che consta di Rna a singolo filamento a segno negativo. Per essere tradotto in proteine deve quindi prima di tutto essere trascritto in mRNA (a segno positivo dunque). É dotato di pericapside e presenta una simmetria elicoidale. Per penetrare nelle cellule utilizza il legame con fosfolipidi presenti sulle membrane di cellule che possiedono:
- recettori per l'acetilcolina
- recettori per il Nerve Grow Factor (NGF)
- molecole di adesione neuronali
Presenta quindi tropismo per fibre muscolari e cellule nervose, cosa che spiega il particolare decorso della malattia.
[modifica] Patogenesi
La rabbia può essere trasmessa dagli animali all'uomo, generalmente in seguito a morsicatura. Tramite questa il virus può penetrare nell'organismo ed andare ad infettare le fibre muscolari della zona colpita, dove compie la prima replicazione. Dopo questo avvenimento, migra a livello delle fibre nervose, dove può risalire in senso antidromico legandosi alla dineina. Invade poi tutto il sistema nervoso centrale, decorrendo infine nuovamente verso la periferia lungo gli assoni dei nervi cranici.
[modifica] Anatomia patologica
Sono tipiche inclusioni eosinofile a livello di: corteccia, cervelletto, corno ammone e cellule del Purkinje.
[modifica] Patologia
La patologia si sviluppa in tre fasi:
- dopo il morso si possono rilevare sintomi aspecifici, quali febbre, cefalea, mialgia. L'unico sintomo specifico, che si presenta nel 60% dei casi, è una parestesia nella sede del morso.
- si ha poi una fase di latenza (l'incubazione varia da 10 giorni ad un anno, di solito dalle 3 alle 8 settimane) la cui durata varia molto in proporzione alla sede di inoculo ed alla carica infettante.
- l'ultima fase è quella terminale, quando cioè il virus ha colonizzato i tessuti del sistema nervoso centrale ed in cui si hanno sintomi neurologici. La sintomatologia prevalente (75% dei casi) è di tipo furioso (forma FURIOSA), con aggressività, irrascibilità, perdita di senso dell' orientamento, allucinazioni, iperestesia, meningismo, lacrimazione, aumento della salivazione, priapismo, eiaculazione spontanea, Babinsky positivo, paralisi delle corde vocali ed idrofobia. Nel restante 25% dei casi si ha una sintomatologia di tipo paralitico (forma paralitica).
In ogni caso, la comparsa dei sintomi specifici coincide con un esito infausto della patologia, che porta sempre alla morte in tempi variabili.
[modifica] Terapia e profilassi
Esiste un vaccino, che può essere somministrato prima di un'infezione, a scopo profilattico, o dopo una sospetta inoculazione del virus, a scopo terapeutico. In questo caso si associa anche la somministrazione di γ-globuline iperimmuni prelevate da pazienti già vaccinati. All'insorgenza dei sintomi neurologici la rabbia non è curabile.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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