Partito della Libertà austriaco
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Il Partito della Libertà austriaco (in tedesco: Freiheitliche Partei Österreichs, FPÖ) è un partito politico austriaco.
Il FPÖ è un partito considerato comunemente come nazionalista e populista tanto da non essere membro di alcun partito politico o movimento europeo. È spesso associato al nome di Jörg Haider, che, però, è uscito dal partito fondando l' Alleanza per il futuro dell'Austria.
Il FPÖ, fino al 1993, è stato membro dell'Internazionale Liberale. Il partito, infatti, venne fondato nel 1956 come un partito pan-germanico, liberale e nazionalista. Il suo immediato predecessore era stata la Federazione degli Indipendenti, che alle elezioni del 1949 aveva ottenuto il 12% dei voti. Il partito era nato dall'incontro di esponenti del Partito rurale e del Partito popolare della grande Germania. Il partito si pose in alternativa sia al Partito Popolare Austriaco (ÖVP) che al Partito Socialdemocratico d'Austria (SPÖ). Raccoglieva, infatti, anticlericali, liberali di destra e nazionalisti, spesso vicini a posizioni filo-naziste.
Non fu mai al governo salvo sostenere dall'esterno, tra il 1970 ed il 1971, il governo di minoranza di Bruno Kreisky. Nel 1980, prese le redini la componente liberale del partito che elesse segretario nazionale Norbert Steger, che spostò il partito su posizioni decisamente più moderate. Il partito nel 1983 giunse ad un'alleanza di governo con i socialdemocratici. I negativi risultati alle elezioni amministrative portarono, però, il congresso convocato nel 1986 ad eleggere segretario nazionale il nazionalista Jörg Haider. Il cancelliere Franz Vranitzky sciolse il Parlamento e, dopo le elezioni, diede vita ad un'alleanza con i popolari.
[modifica] L'epoca Haider
Haider, presidente regionale della Carinzia, aveva assunto posizioni sempre più nazionaliste e filo-naziste ed aveva attirato i consensi della base del partito, delusa dall'alleanza con la sinistra e dalle posizioni liberali del vartice del partito.
La spregiudicata campagna elettorale di Haider nel 1999 portò il partito ad ottenere il 27% dei voti e a superare - anche se di soli 400 voti - i popolari che avevano affermato che non avrebbero ripetuto l'alleanza con i socialdemocratici se fossero stati superati dai liberal-nazionalisti. Il FPÖ accettò di entrare a far parte di un governo giudato da Wolfgang Schüssel dell'ÖVP. L'opposizioni dei socialdemocratici e dei Paesi europei fu fortissima, siccome dal 1945 in nessuno Stato europeo era giunto al potere un partito con posizioni così massimaliste. Anche all'interno del Partito Popolare Europeo fu decisamente criticata la scelta dell'ÖVP di allersi con l'estrema destra.
Dopo pochi mesi, Haider, constatati i non brillanti risultati del partito a livello locale e per rimarcare la sua diversità rispetto al panorama politico austriaco, decise di ritornare a candidarsi alla presideza della Carinzia, lasciando la politica nazionale. Nel frattempo il partito andava dividendosi tra filo ed anti haideriani, tra chi poneva attenzione alla matrice liberale e chi a quella nazionalista del partito.
Alle elezioni politiche del 2002, FPÖ subì un vero e proprio crollo (10,1; - 17%), tutto a vantaggio dell'ÖVP di Schüssel che salì al 42,2%. L'ÖVP cercò di sostituire nell'alleanza di governo l'FPÖ con i Verdi, ma questi, a causa dell'opposizione della sinistra interna, rifiutano. Pertanto, si procede ad una riedizione dell'alleanza ÖVP-FPÖ, naturalmente con i popolari in una posizione di forza.
[modifica] Il dopo Haider
Nell'aprile del 2005, Haider in polemica con le posizioni "liberali" del partito fondò l' Alleanza per il futuro dell'Austria (BZÖ), che continuò a sostenere il governo di centro-destra. I risultati della BZÖ risultano, fatta eccezione della Carinzia, alquanto deludenti. Il leader della FPÖ, Strache, mantenendo le posizioni nazional-conservatrici, tipiche del partito, è, infatti, riuscito a contenere l'emorragia di consensi verso il partito di Haider.
Alle elezioni politiche del 2006, la FPÖ è ritornato ad incrementare i propri consensi passando dal 10% del 2002 all'11,2%. Il dato è piuttosto significativo se si tiene conto del fatto che nel 2002 la FPÖ contava anche la BZÖ, che nel 2006 ha ottenuto un inaspettato 4,2%, superando, anche se di poco, la soglia di sbarramento.