Paladino
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Il paladino nell'iconografia popolare è "cavaliere dall'armatura splendente" un eroe di carattere fermo e grande coraggio, che raddrizza i torti e difende i deboli e gli oppressi. La parola deriva dal latino palatinus, cioè "assegnato al palazzo". In origine i paladini comparvero nella Chanson de Roland e a seguire in altri racconti epici cavallereschi e romantici, come il seguito personale del re Carlo Magno. I racconti dei paladini nascono nel contesto delle guerre tra i Franchi e i Mori durante la conquista della Spagna da parte dell'Islam, a cui seguì l'invasione di parte della Francia.
I paladini che compaiono nella Chanson de Roland sono detti "i Dodici Pari", e non tutti vengono citati anche nelle canzoni successive. Comuni a tutte le versioni del testo sono
- Orlando, nipote di Carlo Magno, e capo dei Paladini
- Oliviero, amico di Orlando e suo alleato
- Gerino
- Gerieri (o Geriero)
Alcune versioni della Chanson de Roland riportano poi i nomi di:
- Berengario
- Ottone
- Sansone
- Engelieri
- Ivo
- Ivorio
- Ansegi
- Gerardo
Mentre altre riportano:
- Turpino
- Oggieri il Danese
- Riccardo il vecchio
- Accellino di Guascogna
- Enrico, nipote di Riccardo
- Tebaldo da Reims
- Milone, cugino di Tebaldo
- Gano
Ma la lista più famosa di nomi dei paladini si trova nei poemi epici di Torquato Tasso e Ludovico Ariosto, dove compaiono numerosi personaggi di contorno con tratti e caratteristiche tipici del periodo romantico e non presenti nelle opere di epoca più antica:
- Rinaldo di Montalbano, secondo paladino dopo Orlando e suo antagonista
- Astolfo, discendente di Carlo Martello, duca inglese, figlio di Ottone e cugino di Orlando e Rinaldo.
- Oliviero, rivale di Orlando
- Fierabras, Saraceno convertito
- Florismart, amico di Orlando
- Gano (Ganelon) il traditore, che compare anche nell'Inferno di Dante Alighieri
- Guy di Borgogna
- Namo
- Malagigi lo stregone
- Oggieri il Danese
- Otello, un altro saraceno convertito
La lista subisce variazioni da romanzo a romanzo, e a volte compaiono anche più di 12 nomi, ma Orlando e Oliviero sono comuni in tutte le versioni. Anche Oggieri e Rinaldo compaiono quasi sempre.
I paladini di Carlo Magno sono paragonabili ai Cavalieri della Tavola Rotonda di re Artù quanto a popolarità e a ruolo nell'immaginario dei rispettivi paesi.
Nel XIV secolo un rinascimento della cultura celtica ha riportato in auge il ciclo dei paladini di Camelot, lasciando in ombra i racconti del ciclo francese, più legati a valori cristiani e meno trionfalistici nei toni.
La figura del Paladino è entrata nell'immaginario collettivo, ed è presente in numerosi giochi di ruolo e videogiochi, tra cui Dungeons & Dragons, Everquest, Diablo II, Final Fantasy, Ragnarok Online, World of Warcraft, e numerosi film sono stati realizzati sull'argomento.