Nazionale di calcio del Marocco
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Marocco | |||||
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Federazione | Fédération Royale Marocaine de Football (FRMF) | ||||
Codice FIFA: | MAR | ||||
Soprannome: | Leoni dell'Atlante | ||||
Selezionatore | Fathi Jamal | ||||
Record presenze | Noureddine Naybet (105) | ||||
Capocannoniere | Salaheddine Bassir (43) | ||||
Esordio internazionale Marocco 3 - 3 Iraq Libano; 19 ottobre 1957 |
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Migliore vittoria Marocco 13 - 1 Arabia Saudita Marocco; 6 settembre 1961 |
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Peggiore sconfitta Ungheria 6 - 0 Marocco Tokyo, Giappone; 11 ottobre 1964 |
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Campionato del mondo | |||||
Partecipazioni | 4 (Prima nel 1970) | ||||
Miglior risultato | Ottavi di finale, 1986 | ||||
Coppa d'Africa | |||||
Partecipazioni | 13 (Prima nel 1972) | ||||
Miglior risultato | Vincitore, 1976 |
La Nazionale di calcio del Marocco, i cui giocatori sono soprannominati Leoni dell'Atlante, è la squadra di calcio nazionale del Marocco ed è posta sotto l'egida della Fédération Royale Marocaine de Football.
Indice |
[modifica] Storia
Il Marocco ha esordito in campo internazionale contro l'Iraq nel 1957, pareggiando 3-3. La sua vicinanza a Spagna e Portogallo ha permesso da sempre a molti giocatori delle proprie file di competere nei campionati maggiori iberici, rendendola una delle nazionali di primo piano africane, soprattutto per la buona quantità di talenti che ha potuto annoverare. Tuttavia al peso continentale della selezione non sono corrisposti altrettanti risultati.
Il Marocco ha partecipato quattro volte ai Mondiali. Il suo esordio iridato è avvenuto nel campionato del mondo 1970, dove arrivò ultimo in girone perdendo con onore 2-1 con la Germania Ovest essendo addirittura passato in vantaggio, ma crollando poi col Perù per 3-0. L'ultima partita con la Bulgaria finì 1-1, dando ad entrambe le squadre un punto finale di consolazione.
È stata però, successivamente, la prima Nazionale africana a vincere un girone di un Mondiale. Successe nel campionato del mondo 1986, quando i marocchini superarono Portogallo, Polonia e Inghilterra. Il Marocco uscì poi agli ottavi di finale, perdendo per 1-0 contro i futuri vicecampioni della Germania Ovest.
Meno entusiasmante fu la partecipazione dei marocchini alla rassegna del campionato del mondo 1994, quando ottennero zero punti perdendo 1-0 col Belgio, 2-1 con l'Arabia Saudita e 2-1 contro l'Olanda.
L'ultima partecipazione iridata è stata quella francese del campionato del mondo 1998, quando i marocchini mancarono di un soffio la qualificazione agli ottavi trascinati da un Mustapha Hadji in grande forma: pareggiata 2-2 la partita inaugurale contro la Norvegia che gli africani potevano benissimo vincere, i marocchini persero nettamente per 3-0 contro il superiore Brasile ma s'imposero clamorosamente per 3-0 sulla Scozia, risultando qualificati per soli 2 minuti dal fischio finale, quando il gol del norvegese Kjetil Rekdal in Brasile-Norvegia, ancora non terminata, diede la vittoria agli scandinavi e infranse ogni sogno marocchino.
I Leoni dell'Atlante hanno vinto soltanto una Coppa d'Africa, nel 1976. Nel 2004 il Marocco si è classificato secondo nella Coppa d'Africa, dietro alla Tunisia.
[modifica] Colori e simboli
Lo stemma della squadra è lo stesso della federazione calcistica del Marocco, ovvero una stella bianca con la corona dorata del monarca in un cerchio rosso contenuto a sua volta in uno più grande verde, accompagnato da delle linee alternate verdi e rosse. Lo stesso stemma contiene varie iscrizioni in nero col nome in acronimo ed esteso della federazione, sia in francese che arabo.
La prima divisa del Marocco è quasi sempre verde con inserti rossi, a volte con qualche rifinitura bianca. La seconda ricalca in pieno la bandiera marocchina, essendo l'esatto contrario della prima, rossa con inserti verdi. Il Marocco è una delle poche nazionali che dispone di una terza divisa, solitamente bianca con inserti rossi e bordini verdi.
Il fornitore ufficiale tecnico della selezione è da molti anni la Puma. Pur non figurando in nessun aspetto, un altro simbolo che rappresenta i marocchini nel calcio è il leone, dato che vengono spesso soprannominati Leoni dell'Atlante, dal nome dell'altipiano che caratterizza l'interno della nazione.