Monte San Martino (Alpi)

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Monte San Martino

La sagra di S. Martino (1961)

Paese

Italia

Regione

Friuli-Venezia Giulia

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987 m s.l.m.

∅ Cratere

{{{diametrocratere}}} m

Prima eruzione

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Ultima eruzione

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Coordinate

46°09′36″N 13°30′27″E / 46.16, 13.5076

Altri nomi e significati

Svet Martin (sloveno)

Data prima ascensione

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Autore/i prima ascensione

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Monte San Martino

SOIUSA
Grande Parte:	Alpi Orientali
Grande Settore	Alpi Sud-orientali
Sezione	Alpi e Prealpi Giulie
Sottosezione	Prealpi Giulie
Supergruppo:	Catena Mia-Joanaz-Matajur
Gruppo	Gruppo Matajur-Kolovrat
Sottogruppo
Codice	II/C-34.II-B.4

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Coordinate: 46°09′36″N 13°30′27″E / 46.16, 13.5076

Il Monte San Martino, in sloveno Svet Martin, è una montagna delle Alpi alta 987 m. È situata nella parte orientale della regione Friuli-Venezia Giulia, nel comune di Grimacco, tra le vallate del Cosizza e dell'Alberone.

[modifica] Geografia

Il monte è alto 987 metri s.l.m. e, oggigiorno, è facilmente raggiungibile partendo dal passo del Priavelo (663 metri) e percorrendo un sentiero o una mulattiera sistemata di recente. Attraversando boschi di castagni e prati fioriti di margherite, mughetti, crochi ed altre belle piante selvatiche, si raggiunge in breve tempo la cima, costituita da due ripiani erbosi. Sul primo ripiano (965 metri) è posizionata la chiesetta votiva dedicata all'omonimo santo, costruita, in stile romanico, nel XIII secolo; sul secondo, poco distante, c'è la vetta del rilievo. Intorno alla chiesetta si tiene, nella terza domenica di settembre, una delle caratteristiche sagre slovene, che ancora richiama tanti fedeli anche da paesi lontani.

[modifica] Storia

Il 21-22 aprile 1848 presso la cima del monte, volontari della popolazione locale difesero i confini della patria dalle truppe austroungariche che, provenienti dal vicino passo di Luico, si dirigevano verso la città di Udine insorta. La capitolazione della città rese inutile qualsiasi ulteriore azione e portò allo scioglimento del gruppo di difensori e all'emanazione dell'ordine del disarmo e della sottomissione.^[1] L'avvenimento è ricordato da un cippo eretto nei pressi della chiesetta.