Mercedes-Benz W201
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Costruttore: Mercedes-Benz
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Altre caratteristiche
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W201 è la sigla progettuale di una berlina prodotta dalla Mercedes-Benz tra il 1982 ed il 1993 e venduta col nome commerciale di 190.
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[modifica] La nascita
La 190 è un modello straordinariamente importante nella storia della casa di Stoccarda, perché la sua linea, disegnata da Bruno Sacco (capo del Centro Stile Mercedes dal 1975), influenzerà tutta la produzione successiva della "Stella". Può essere considerata, stilisticamente, la prima Mercedes moderna: la cura aerodinamica, la presenza (per la prima volta) di paraurti in materiale plastico, l'assenza di cromature (radiatore-mascherina a parte) e la totale reinterpretazione degli stilemi tradizionali della marca lo testimoniano. Era, inoltre, la prima volta che la Casa si avventurava in un segmento di mercato inferiore a quello abituale.
Anche sotto il profilo tecnico la 190, che comunque rimaneva una berlina 3 volumi 4 porte, non mancava di novità, a cominciare dalla sospensione posteriore a ruote indipendenti con bracci oscillanti ancorati alla scocca con 5 braccetti. Questo schema, definito multilink, garantiva una miglior stabilità del veicolo ed annullava il rollio, consentendo tarature morbide, e dunque confortevoli, per molle e ammortizzatori. L'impostazione meccanica era comunque classica: motore anteriore longitudinale, trazione posteriore, avantreno McPherson, sterzo a circolazione di sfere, freni a disco su tutte le ruote e cambio manuale a 4 rapporti o, a richiesta, manuale a 5 o automatico a 4.
Molto curata, come da tradizione, la sicurezza, con ampie porzioni di scocca a deformazione differenziata, abitacolo rinforzato e possibilità di ottenere, come optional, il sistema ABS. La gamma originaria (1982) prevedeva solo motori 4 cilindri in linea monoalbero in testa di 2 litri, benzina o diesel, ripresi dalla serie W123 . La versione a benzina, di 1998cc, era disponibile sia con alimentazione a carburatore (190) che a iniezione (190 E), con potenze, rispettivamente, di 109 e 129cv. L'unica unità a gasolio presente al momento del lancio era il noto 1998cc da 65cv (190 D).
[modifica] L'evoluzione
Il buon successo ottenuto dal modello, nonostante il prezzo elevato e la 5 marcia, richiesta praticamente da tutti gli acquirenti, disponibile solo come optional a pagamento, indusse la Mercedes a iscrivere la vettura al campionato DTM prima e al Campionato Europeo Turismo poi, con ottimi risultati.
Naturalmente, sia per questioni di omologazione che commerciali, venne prodotta in serie, a partire dal 1984, una versione "stradale" della 190 DTM, la 190E 2.3-16. Equipaggiata con una versione nobilitata dalla testata a 4 valvole per cilindro (da cui il 16 del nome) e dalla distribuzione bialbero del noto M102 a iniezione di 2299cc, la 190E 2.3-16 aveva una pesante caratterizzazione sportiva interna (configurazione a 4 posti con sedili supersportivi) ed esterna (paraurti in tinta con ampi spoiler, bandelle laterali, cerchi in lega con pneumatici maggiorati, alettone posteriore, passaruota allargati).
Grazie ai 182cv a disposizione, la berlina di Stoccarda, che aveva cambio manuale a 5 marce e ABS di serie, toccava i 232 km/h.
Nel 1985 la gamma s'arricchì di 2 nuove versioni diesel, la 190D 2.5 e la 190D 2.5 Turbo, entrambe spinte da un nuovo 5 cilindri in linea monoalbero di 2498cc, in versione aspirata (90cv) o turbocompressa (122cv). Tutte e due offrivano di serie il cambio manuale a 5 rapporti, ma la 190D 2.5 Turbo, riconoscibile anche per due piccole griglie di sfogo sui parafanghi anteriori, aveva di serie anche l'ABS. Contemporaneamente la potenza della 190D 2.0 crebbe a 75cv. Nel 1986 la serie delle 190 si arricchì delle versioni 2.3 E e 2.6 E: la prima era mossa dal noto 4 cilindri M102 a iniezione di 2299cc da 136cv, la seconda da un 6 cilindri in linea monoalbero (sempre a iniezione) di 2599cc da 160cv. Entrambe fornivano di serie cambio a 5 rapporti e ABS. Nel 1989 un leggero restyling interessò l'esterno (nuovi paraurti con colorazione in tinta, inediti fascioni laterali in plastica colorata come la carrozzeria, mascherina-radiatore modificata) e l'interno (diversa consolle centrale e nuovi rivestimenti). La gamma dei motori rimase invariata, ma tutte le 190 ora offrivano cambio a 5 marce e ABS di serie. Le versioni a benzina oltre 2 litri adottavano di serie la marmitta catalitica.
Lo stesso anno debuttò anche la 190E 25-16 Evolution, evoluzione, appunto, della 2.3-16. La cilindrata maggiorata a 2463cc (204cv) ed una carrozzeria ancora più estrema (con una grande ala posteriore) caratterizzavano fortemente questa versione della berlina Mercedes. Nel 1990 la 190 2.0 a carburatore venne rimpiazzata dalla 190E 1.8 (115cv), con motore di cilindrata ridotta a 1798cc e alimentazione a iniezione. Contemporaneamente tutte le 190 adottarono la marmitta catalitica di serie.
La produzione terminò nel 1993, quando venne lanciata la prima generazione di Classe C.
[modifica] Le versioni prodotte
- Prima serie (1983-89)
- 190
- 190 E
- 190 E 2.3
- 190 E 2.3-16
- 190 E 2.6
- 190 D
- 190 D 2.5
- 190 D 2.5 Turbo
- Seconda serie (1989-93)
- 190
- 190 E 1.8
- 190 E 2.0
- 190 E 2.3
- 190 E 2.5-16 Evolution
- 190 E 2.6
- 190 D
- 190 D 2.5
- 190 D 2.5 Turbo
[modifica] Altri progetti
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