Melo di Bari
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Melo o Mele di Bari (Meles Barensis) (Bari, ca. 970 – Bamberga, 23 aprile 1020) è stato un nobile longobardo.
Secondo alcuni avrebbe avuto origini arabe da parte di madre (Mele deriverebbe da Ismaele) e una parentela con l'imperatore Enrico II.
Sotto la sua guida il 9 maggio 1009 le città di Bari, Trani e Bitonto si ribellarono al governo fiscale del catapano bizantino Giovanni Curcuas: durante la rivolta il catapano restò ucciso e gli insorti sconfissero i bizantini a Bitetto e a Montepeloso. La rivolta, appoggiata dai principi longobardi e non avversata dal papa Sergio IV, sembrava avere successo, approfittando anche del fatto che l'imperatore Basilio II era duramente impegnato nei Balcani nella guerra contro i Bulgari. Ma il nuovo catapano Basilio Mesardonide, dopo un lungo e cruento assedio, riconquistò con la forza la città di Bari (1011): molti baresi furono uccisi, mentre i capi degli insorti riuscirono a fuggire: Melo si rintanò prima ad Ascoli, e di là raggiunse Benevento, Salerno e Capua, accolto con qualche preoccupazione dai principi longobardi; suo cognato Datto chiese soccorso ai benedettini di Monte Cassino. La moglie di Melo, Maralda, e suo figlio Argiro, furono invece catturati e portati a Costantinopoli.
Con la benedizione di papa Benedetto VIII, Melo nel 1015 si recò in Germania dall’imperatore Enrico II per chiedere aiuto. L’imperatore lo accolse tra i suoi vassalli e lo creò Duca di Puglia, tuttavia non gli fornì alcun aiuto militare. Melo allora ritornò in Italia, si procurò il rinnovato appoggio dei principi longobardi e delle città dissidenti e assoldò alcuni cavalieri mercenari normanni, che fecero così la loro comparsa sulla scena politica italiana. Con loro mosse da Capua verso la Capitanata: grazie ad alcuni successi iniziali (ad Arènola presso il Fortore, a Civitate, a Vaccarizza presso Troia nella primavera del 1017), Melo si aprì la strada fino a Trani. Ma lo scontro decisivo con le truppe bizantine guidate dal nuovo catapano Basilio Bojoannes avvenne a Canne il 1 ottobre 1018 e vide soccombere gli insorti.
Mele si rifugiò presso l'imperatore Enrico e morì due anni dopo in Germania. Ricevette funerali importanti e una sepoltura nel Duomo di Bamberga.
[modifica] Fonti
- Lupo Protospata, Chronicon
- Annales Barenses
[modifica] Bibliografia
- John Julius Norwich, I Normanni nel Sud 1016-1130. Mursia: Milano 1971 (ed. orig.: The Normans in the South 1016-1130. Longmans: London, 1967).
- P.Corsi, Ai confini dell’Impero. Bisanzio e la Puglia dal VI all’XI secolo. Bari 2002