Basilio Argiro detto Mesardonide
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Basilio Argiro detto Mesardonide fu stratega di Samo e poi catapano d'Italia dal 1010 al 1016.
[modifica] Biografia
Era membro della famiglia imperiale degli Argiri e forse fratello dello stesso Romano III. Arrivò a Bari nel 1010, nel pieno della rivolta antibizantina di Melo di Bari, nel corso della quale era stato ucciso il catapano Curcuas; dopo un lungo e cruento assedio, riconquistò con la forza la città (11 giugno 1011): molti baresi furono uccisi, mentre i capi degli insorti, Melo e Datto, riuscivano a fuggire. Basilio condusse a Bisanzio come prigionieri la moglie di Melo e Argiro, il suo giovane figlio.
Per assicurare la fedeltà del Catapanato d'Italia a Bisanzio, pretese formale atto di vassallaggio a nome dell'imperatore da parte del principe Guaimario III di Salerno (ottobre 1011) e da Atenolfo, abate di Monte Cassino e fratello di Pandolfo IV di Capua: con questo riuscì ad ottenere anche che il fuggitivo Datto, fosse costretto a lasciare il sicuro ricetto dell'abbazia benedettina e trovare scampo nelle terre del papa.
A Basilio Mesardonite si deve la costruzione (o piuttosto il restauro e l'ampliamento) del Palazzo del Catapano di Bari (sul luogo dove oggi è la Basilica di San Nicola).
[modifica] Fonti
- Lupo Protospata, Chronicon
- Annales Barenses
[modifica] Bibliografia
- P.Corsi, Ai confini dell’Impero. Bisanzio e la Puglia dal VI all’XI secolo. Bari 2002
- John Julius Norwich, I Normanni nel Sud 1016-1130. Mursia: Milano 1971 (ed. orig.: The Normans in the South 1016-1130. Longmans: London, 1967).
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