Massimo Pilotti
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Massimo Pilotti (Roma, 1 agosto 1879 – 29 aprile 1962) è stato un giurista e magistrato italiano, primo presidente della Corte di giustizia delle Comunità europee.[1]
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[modifica] Biografia
Dopo essersi laureato in giurisprudenza è diventato magistrato nel 1901. A Roma è stato prima giudice del Tribunale (nel 1913), poi consigliere della Corte d'appello (nel 1923) e infine consigliere alla Corte di cassazione (nel 1926). Nel 1930 è diventato primo presidente della Corte d'appello di Trieste; nel 1944 procuratore generale della Corte di Cassazione.
Nel giugno 1946 sovraintese alle modalità del referendum istituzionale e votò, assieme al primo presidente Giuseppe Pagano, a favore del ricorso dell'avv. Selvaggi sul computo dei voti, che, se accolto, avrebbe dato la maggioranza alla Monarchia, ma fu messo in minoranza.[2]
Nel 1948 diventò presidente del Tribunale superiore delle acque pubbliche e nel 1949 primo presidente onorario della Corte di cassazione.
In ambito internazionale è stato dal 1932 al 1937 è stato segretario generale aggiunto della Società delle Nazioni; nel 1949 membro della Corte permanente di arbitrato de L'Aia. Infine dal 1952 al 1958 è stato il primo presidente della Corte di giustizia delle Comunità europee.
[modifica] Opere (parziale)
[modifica] Note
- ^ La Corte di giustizia. delle Comunità europee: riferimenti storici, edifici e simboli (pdf). Corte di giustizia delle Comunità europee. URL consultato il 5-2-2008.
- ^ Niccolò Rodolico - Vittorio Prunas Tola, "Libro azzurro sul referendum 1946", Superga editrice, Torino, 1953.
- ^ Autore - Pilotti, Massimo. Catalogo on line del Centro Alti Studi per la Difesa. URL consultato il 5-1-2008..
[modifica] Collegamenti esterni
- Gli ex Membri. Corte di giustizia delle Comunità europee. URL consultato il 5-2-2008.
Predecessore: | Presidente della Corte di giustizia delle Comunità europee | Successore: | |
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- | 1952 - 1958 | Andreas Matthias Donner |