Marco Emilio Lepido (triumviro)
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Marco Emilio Lepido, è stato un uomo politico romano. Fu membro del Secondo Triumvirato assieme a Ottaviano e Marco Antonio e Pontefice massimo.
Appartenente a un'antica famiglia patrizia, compie un rapido cursus honorum che lo vede pretore nel 49 a.C., governatore della Spagna Citeriore nel 48-47 a.C. e console nel 46 a.C. grazie all'appoggio di Gaio Giulio Cesare. Negli anni 46-44 a.C. la collaborazione con Cesare diviene ancora più stretta con la nomina di Lepido a Magister equitum, seconda carica dello Stato in quegli anni.
Alla morte di Cesare nel 44 a.C. Lepido è a Roma con una legione, fatto che lo mette in una posizione altamente vantaggiosa minacciando vendetta nei confronti dei Cesaricidi. Appoggia e sostiene Marco Antonio che gli conferisce la più alta carica religiosa lasciata vacante dall'assassinio di Cesare, il pontificato massimo.
Con l'arrivo a Roma dell'erede di Cesare, Gaio Ottavio, Lepido seguì le sorti di Marco Antonio presentandosi come garante tra i due contendenti alla successione del defunto generale, e nell'accordo stretto a Bologna e passato alla storia come Secondo Triumvirato assume il governo della parte occidentale dei territori soggetti a Roma e successivamente dell'Africa settentrionale.
Console per la seconda volta nel 42 a.C. durante la battaglia di Filippi rimane a controllo di Roma. Al ritorno dei vincitori nella capitale, poiché aveva tentato di impadronirsi della Sicilia durante la guerra contro Sesto Pompeo, Ottaviano lo esautora dalla vita politica e lo costringe a un volontario esilio al Circeo.
Sposato con Giunia, sorella di Marco Giunio Bruto, ebbe due figli maschi che non intrapresero vita politica.