La casa dei nostri sogni
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La casa dei nostri sogni | |
Titolo originale: | Mr. Blandings Builds His Dream House |
Lingua originale: | Inglese |
Paese: | USA |
Anno: | 1948 |
Durata: | 94' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Rapporto: | 4/3 |
Genere: | commedia |
Regia: | Henry C. Potter |
Sceneggiatura: | Norman Panama, Melvin Frank |
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Fotografia: | James Wong Howe |
Musiche: | Leigh Harlin |
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
« Per il resto della mia vita sarò costretto ad alzarmi alle 5.00 per prendere il treno delle 6.15 ed essere a lavoro alle 8.00, l'ufficio apre alle 9.00 ed io non ci arrivo mai prima delle 10.00! » | |
(dai dialoghi del film)
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La casa dei nostri sogni è un film del 1948 di Henry C. Potter, tratto dal romanzo omonimo di Eric Holdings.
[modifica] La trama
Jim Blandings (Cary Grant) è un pubblicitario newyorkese, sposato con Muriel (Myrna Loy) e padre di due bambine, Betsy e Joan. Stanco della routine della metropoli e del proprio appartamento ormai troppo piccolo e poco confortevole per lui e la famiglia, decide di acquistare una vecchia casa con un vasto terreno nel Connecticut, che ha notato in una inserzione, e di cui sia lui che Muriel si sono perdutamente innamorati a prima vista.
Dal momento in cui Jim firma il contratto, si susseguono disavventure a non finire: dopo alcuni sopralluoghi da parte di esperti di edilizia, il responso è che la casa è in condizioni troppo disastrose per essere restaurata, e quindi dovrà essere abbattuta e ricostruita. Dopo diversi consulti, Jim affida l'incarico all'architetto Simms ma, poco dopo aver completato i lavori di abbattimento, viene a scoprire che la vecchia casa era gravata da un'ipoteca. Pagando una salata penale, Jim riesce comunque a dare inizio ai lavori di costruzione della nuova casa, affrontando altri mille problemi, dal pozzo che non ha acqua alle finestre che risultano disperse, al moltiplicarsi delle spese impreviste. Ci rimette anche la stima del suo datore di lavoro, che da mesi attende da Jim lo slogan per una nota marca di prosciutto. Il nervosismo di Jim è crescente, mentre la moglie Muriel è la sola a mantenere la calma di fronte alle avversità, grazie anche all'amicizia dell'avvocato Bill Cole (Melvyn Douglas), suo ex fidanzato e compagno di collegio, il quale tenta pazientemente di consigliare Jim e di tenere d'occhio gli aspetti burocratici dell'operazione. Pur di riuscire a costruire la casa dei suoi sogni, Jim arriverà a spendere il quadruplo di quanto aveva preventivato, sopportando difficoltà e momenti di vero e proprio sconforto. Ma alla fine il risultato lo ripagherà e, proprio nel momento in cui crederà di aver perduto il lavoro, Jim troverà inaspettatamente lo slogan pubblicitario tanto sospirato, grazie all'arguzia della domestica Gussie.
« Il prosciutto non mangiam se non è di marca Wham » |
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(Lo slogan alfine escogitato)
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[modifica] Note
- Nel 1986 è stato girato un remake, "Casa dolce casa?", con Tom Hanks e Shelley Long.
- Il film prende spunto dalla commedia di George S. Kauffman e Moss Hart dal titolo George Washington Slept Here (George Washington ha dormito qui), ma nel film l'agente immobiliare che fa visitare la proprietà a Jim e Muriel riferisce che fu il nonno di Theodore Roosevelt a fermarsi presso la casa e ad abbeverare il suo cavallo.
- Nel film, nella parte di uno dei carpentieri, compare brevemente l'attore Lex Barker, futuro interprete cinematografico del ruolo di Tarzan.