Khabur
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Il Fiume khabur (Arabo: نهر الخابور; pronunciabile come Habor o Habur, la Kh (خ) è quasi muta) è (o era) un fiume che inizia dal sud-est della Turchia e segue nel sud della Siria, dove si congiunge con l'Eufrate.
Il fiume, con i suoi diversi affluenti, come i fiumi Aweidj, Dara, Djirdjib, Jaghjagh, Radd e Zergan, non rappresenta più un grande corso d'acqua, a causa dello sfruttamento intensivo delle fonti e del dirottamento di buona parte dei suoi affluenti verso canali artificiali da parte della Turchia (durante il periodo di tensione fra Siria e Turchia) e durante la maggior parte dell'anno è un uadi (letto asciutto di fiume).
[modifica] Storia
Importanti centri antichi come Tell Halaf, Tell Brak, Tell Leilan e Urkesh, sono stati trovati nel bacino fluviale.
Il Khabur ha dato il suo nome a dipinti trovati nel nord della Mesopotamia e Siria all'inizio del II millennio, chiamati Khabur ware. La regione del fiume Khabur è anche associata alla crescita del regno dei Mitanni, che fiorì tra il 1500 ed il 1300 a.C. Nei tempi antichi il fiume era conosciuto come Chaboras.
I Libri dei Re nella bibbia ebraica descrivono la prigionia israelita dalla Samaria che furono stanziati vicino a Guzana (Gozan) sulle sponde del fiume da Shalmaneser V, il Re dell'Assiria (17:6, 18:11).
Il libro dei Re racconta anche come il predecessore di Shalmaneser, Tiglat-Pileser III, abbia deportato gli Israeliti dalla metà ad est del Giordano dell'Israele biblica.
[modifica] L'attuale valle coltivata del Khabur
L'opera di canalizzazione della zona intorno al Khabur, iniziata negli anni 1960, ha comportato la costruzione di molte dighe e canali.
La valle del Khabur, ha attualmente circa 16,000 km² di terreni coltivati, ed è la più grande regione coltivata con irrigazione artificiale della Siria. Il nord est è anche il centro della produzione d'olio della Siria.