Incidente di Venlo
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L'Incidente di Venlo (in tedesco Venlo-Zwischenfall, in olandese Venlo-incident, in inglese Venlo incident) si riferisce ad una particolare operazione condotta dalla Gestapo e che si concluse con la cattura di due agenti inglesi del SIS, il 9 novembre 1939.
Gli agenti inglesi dovevano incontrare dei presunti ufficiali tedeschi che stavano organizzando un complotto contro Hitler nelle cittadina di Venlo, in Olanda a 8 km dal confine con la Germania; agenti tedeschi guidati da Alfred Naujocks, che avevano assunto l'identità di rifugiati politici, dovevano organizzare l'incontro. Il loro intento in realtà era quello di carpire i metodi degli agenti inglesi e di passare loro false informazioni.
Il SIS assegnò per questa missione due agenti, il Capitano Sigismund Payne Best e il Maggiore Richard H. Stevens; i due agenti dovevano incontrare i tre ufficiali implicati nel finto-complotto, incluso il "Maggiore Schaemmle", che altri non era che Walter Schellenberg. "Schaemmle" doveva passare loro informazioni circa le perdite tedesche durante la Campagna polacca e le modalità dell'arresto di Hitler.
In seguito ad un cambiamento dei piani ordinato direttamente da Himmler, il nuovo obiettivo divenne quello di catturare gli agenti inglesi. Nella notte tra l'8 e il 9 novembre 1939 gli agenti tedeschi entrarono in Olanda, e si diressero ad un café di Venlo dove era stato fissato l'appuntamento con gli agenti inglesi Best e Stevens, che a loro volta erano accompagnati dall'ufficiale dell'intelligence olandese Dirk Klop. Al loro arrivo all'appuntamento, gli agenti tedeschi bloccarono la macchina in cui si trovavano i tre, uccidendo Klop e trasferendo gli altri due in Germania.
Al momento della cattura Stevens aveva con sé la lista degli agenti operativi in Germania, e dopo un'ulteriore interrogatorio a Düsseldorf, la Gestapo iniziò ad arrestare diversi agenti inglesi, in particolare quelli attivi in Cecoslovacchia; oltreciò ottenne informazioni circa l'organizzazione interna la SIS e una lista di agenti che dovevano essere arrestati dopo l'invasione dell'Inghilterra.
Questo incidente rese notevolmente sospettosi gli inglesi circa la reale presenza di formazioni di resistenza al regime nazista. Dal canto suo, Hitler usò questo preteso per dichiarare la complicità olandese con gli agenti inglesi in un tentativo di attentato contro la sua persona, ottenendo in tal modo il pretesto per violare la neutralità del paese.
Best e Stevens rimasero prigionieri per il resto della guerra.
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