Il maratoneta
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| Titolo originale: | Marathon Man |
| Paese: | Stati Uniti |
| Anno: | 1976 |
| Durata: | 125' |
| Colore: | colore |
| Audio: | sonoro |
| Genere: | thriller |
| Regia: | John Schlesinger |
| Soggetto: | William Goldman |
| Sceneggiatura: | William Goldman |
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| Fotografia: | Conrad L. Hall |
| Montaggio: | Jim Clark |
| Musiche: | Jules Massenet Charles Mougeot Franz Schubert Michael Small |
| Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film | |
Il maratoneta è un film del 1976 diretto da John Schlesinger, tratto dal romanzo di William Goldman (che firma anche la sceneggiatura) con Dustin Hoffman, Laurence Olivier, Marthe Keller, Roy Scheider e William Devane.
Indice |
[modifica] Trama
[modifica] Introduzione
La storia è ambientata a New York, dove l'introverso studente di storia e maratoneta dilettante Thomas "Babe" Levy (Dustin Hoffman) si ritrova coinvolto, a causa del fratello (Roy Scheider), in una oscura vicenda di traffici di diamanti gestiti da un ex criminale nazista, Szell (Laurence Olivier). Un thriller denso di suspense con alcuni clamorosi risvolti psicologici nell'analisi dei personaggi. Celebre la scena in cui l'ex criminale nazista tortura Babe sottoponendolo ad una "particolare" visita dentistica. Evidente anche il riferimento a persone realmente esistite, come il cacciatore di nazisti Simon Wiesental e il Dottor Mengele.
[modifica] Svolgimento
Il film inizia con la corsa di un giovane, Babe Levy, che si allena nel parco di Central Park, New York, per correre la maratona. Le immagini sono sovrapposte con quelle di campioni del passato, in bianco e nero. La sua carriera di corridore, complementare a quella di studente universitario, lo fa vivere tutto sommato sereno. Ma attorno a lui si muoveranno presto cose più gravi e grandi di quanto s'immagini. In città, a sua insaputa, accade in quei giorni un grave incidente, allorché un uomo anziano viene inseguito da una macchina. Si tratta di un criminale nazista, scappato a suo tempo, ma riconosciuto da un passante, un ebreo di un campo di concentramento scampato alla morte. Era destino che decenni dopo si incontrassero ancora e dopo una breve discussione, il tedesco, molto imbarazzato, scappa, ma viene inseguito dall'altro uomo.
L'inseguimento tra le 2 auto si conclude tragicamente: i veicoli si scontrano tra di loro e finiscono contro un'autobotte di carburante, la quale, squarciata di fianco, tosto si incendia. Entrambi gli uomini trovano la morte. L'ebreo sul colpo, durante lo scontro, il tedesco invece cerca di uscire e di prendere una piccola chiave, ma gli sfugge e cade sul pavimento dell'auto, l'uomo perde definitivamente i sensi con l'estendersi del fumo nell'abitacolo, mentre le fiamme arrivano poi, consumando la tappezzeria, ma non la chiave. A cosa servisse questa, lo si sarebbe scoperto poi.
L'uomo era implicato in un traffico internazionale di diamanti, e quella era la chiave di una cassetta di sicurezza bancaria in cui una partita era sistemata.
Nel frattempo, anche il fratello del ragazzo ha un'attività al limite della legalità. Benché stia molto in allenamento, lui è sempre sotto minaccia di morte. Ad un certo punto, nella sua camera d'albergo subisce un agguato mortale, un killer asiatico cerca di strangolarlo, ma lui riesce a liberarsi e ad ucciderlo.
Nel frattempo avvengono a Parigi misteriosi attentati, come quello che fa esplodere una bambola in una carrozzina abbandonata (con l'esplosione della stessa filmata al rallentatore).
Dopo un altro attentato, stavolta mortale, il fratello del giovane viene ferito a morte, ma fa in tempo ad andare a casa di Babe, morendo poi tra le braccia del fratello senza fare in tempo a dirgli nulla (ripete solo il suo nome due volte). Ma l'associazione nazista che sta dietro sia all'attentato mortale è convinta che abbia fatto in tempo a dire qualcosa a Babe...
Tornato da uno dei suoi allenamenti, Babe si mette nella vasca da bagno, e mentre si rilassa nel bagno arrivano degli uomini armati che lo catturano e lo portano via senza complimenti.
A questo punto viene portato in un luogo segreto. Comincia una sequenza da incubo, rimasta famosa nella storia del cinema. Babe viene sequestrato e sottoposto ad un interrogatorio, che inizia in maniera a dire poco inusuale. Fatto sedere in uno studio dentistico, un uomo anziano in camice arriva e inizia a chiedergli «È sicuro?» ripetendogli la domanda senza dire altro. Babe non capisce, e chiede a cosa l'uomo si riferisca, ma non ottiene risposta. Piuttosto questo tizio inizia a trapanargli le radici dei denti, cominciando con uno devitalizzato, già molto doloroso (chiaramente, non usa anestesia). A quel punto gli chiede qualcosa di più dettagliato, ovvero se suo fratello gli abbia dato una chiave prima di morire. Babe l'ha ricevuta ma non se ne è reso conto e così nega disperatamente: ma non viene convinto e il 'dottore' inizia a trapanargli anche i denti non devitalizzati.
Distrutto dal dolore e dalle vessazioni, Babe viene riportato nella stanza dove era tenuto segregato. Ad un certo punto viene salvato da un tizio che fa una irruzione violenta nella prigione. Uccide diversi aguzzini e poi scappano con un'auto. A Babe fa una serie di domande mentre fuggono, e vuole sapere quello che lui ha avuto dal fratello. Ma Babe non ha idea di cosa si tratti. L'auto ritorna verso la prigione e Babe scopre con terrore che si trattava di un trucco: erano tutti vivi, si trattava di una montatura messa in campo cinicamente per convincerlo a parlare, ingannato dal liberatore. Ma Babe non sa realmente nulla di quello che loro vogliono.
Babe riesce a scappare successivamente e inizia a capire la situazione che si è creata attorno a lui con maggiore chiarezza. Il fratello era implicato in un traffico di diamanti e ne ha una partita in una cassetta di sicurezza. Dopo aver ucciso i suoi carcerieri, Babe va ad aspettare il vecchio "dentista" che ha appena ritirato dalla banca i diamanti. È la resa dei conti.
[modifica] Curiosità
- Originariamente la sequenza della "tortura dentistica" durava molto di più, ma la reazione del pubblico all'anteprima convinse il regista a tagliarne gran parte.
[modifica] Collegamenti esterni
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