Il disco volante
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Il disco volante | |
Paese: | Italia/USA |
Anno: | 1964 |
Durata: | 84' (2432 metri) |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Rapporto: | 1.85:1 |
Genere: | commedia, fantascienza, |
Regia: | Tinto Brass |
Sceneggiatura: | Rodolfo Sonego |
Produttore: | Dino de Laurentiis |
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Fotografia: | Bruno Barcarol |
Montaggio: | Tatiana Casini Morigi |
Musiche: | Piero Piccioni |
Scenografia: | Elio Costanzi |
Costumi: | Gianni Polidori |
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Il disco volante è un film del 1964 diretto dal regista Tinto Brass.
Indice |
[modifica] Trama
Il film racconta, con un taglio prima documentaristico poi da commedia televisiva, l'arrivo di un gruppo di alieni in un paesino del profondo veneto: un'indagine dei carabinieri metterà alla luce una follia latente diffusa in tutta la popolazione del paesino che poco ha a che fare con gli alieni.
[modifica] Cast
Protagonista del film è Alberto Sordi, impegnato a dare voce e corpo a quattro personaggi che presto rientreranno nel suo repertorio: il prete ubriaco, il carabiniere un po' tonto, il conte gay ed il piccolo borghese meschino.
Nel film compaiono anche Silvana Mangano e Monica Vitti, per la prima volta in un ruolo brillante ed alla quale Brass fa pronunciare una frase che spesso ricorrerà nella cinematografia successiva del regista: "Dime porca che me piasi de più".
[modifica] Commento
Forse non tutti sanno che Tinto Brass, prima della corrente callipigia che lo ha reso celebre in tutto il mondo, è stato un regista apprezzato per la sua originalità e per il suo impegno anarchico fuori dal coro. Nel 1964 Brass diresse Il disco volante, film prodotto da Dino De Laurentiis il quale, dopo aver sottoposto la sceneggiatura di Rodolfo Sonego a maestri come Michelangelo Antonioni e Mario Monicelli, volle mettere alla prova il giovane regista veneto per la prima volta alle prese con una produzione non indipendente.
Il film è una grottesca satira sull'arretratezza di un'Italia provinciale dedita all'alcolismo e sulla sua assenza di moralità in tutte le classi sociali dalla nobiltà decadente alla borghesia ipocrita e perbenista.
Qualcuno ha visto in questa commedia il primo film di fantascienza italiano, anche se il tema "alieni" è trattato come pretesto per parlare d'altro.
Non mancano gli effetti speciali sonori e visivi nelle scene in cui compare l'astronave, ma il costume della marziana con i seni di vetro e la giarrettiera fanno pensare che Il disco volante stia allo sci-fi come il The Rocky Horror Picture Show sta all'horror.
Un film cult a tutti gli effetti, quindi, non molto celebrato nonostante il suo valore di originalità e forza comica. Sordi diverte in quasi tutte le scene e davvero spassosi sono le interviste del giornalista Mazzarella ai presunti testimoni dell'atterraggio.