Gazella leptoceros
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| Stato di conservazione | ||||||||||||||
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| Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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| Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
| Gazella leptoceros Cuvier, 1842 |
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La gazzella bianca o gazzella dalle corna sottili (Gazella leptoceros), nota anche con il nome arabo di «rhim», è una gazzella di dimensioni medie (altezza al garrese 70 cm circa, peso sui 27 kg), facilmente distinguibile per il mantello color sabbia molto chiaro (quasi bianco) e le corna lunghe, sottili e quasi diritte. La gazzella bianca è una specie nomade, che si sposta per il deserto in piccoli gruppi e, nonostante l'aspetto delicato, è molto resistente. Ha bisogno di poca acqua perché le basta quella contenuta nelle piante di cui si nutre. Vive di solito fra le dune, in zone in cui pochi altri mammiferi riescono a sopravvivere. Solo in periodi di estrema siccità lascia le dune per ricercare il cibo in altre zone. La gestazione dura 5 mesi e mezzo, al termine dei quali nasce un solo piccolo, qualche volta due.
Indice |
[modifica] Distribuzione
La gazzella bianca era originariamente diffusa in quasi tutte le zone desertiche del Nord Africa compreso il Sahara, fino ai monti dell'Atlante e al Sudan nord-occidentale. Attualmente vive, in numero molto limitato, in Algeria, Tunisia, Libia, Egitto e Ciad. Una stima della sua popolazione è difficile, a causa della scarsa accessibilità e dell'inospitalità della zona di diffusione. Una sottospecie (Gazella leptoceros marica) viveva in tutta la Penisola Arabica e nell'Iraq meridionale. È ora estinta in Iraq e rarissima in Arabia. Purtroppo la gazzella bianca non è protetta in alcuno dei paesi in cui vive, né esiste in alcuna riserva o parco nazionale.
[modifica] Storia
La conoscenza della specie Gazella leptoceros risale al 1842, quando i naturalisti francesi Cuvier e St. Hilaire ne rappresentarono una coppia in una tavola a colori della loro Histoire Naturelle des Mammifères, da esemplari ospitati dal 1833 nella Ménagerie dello Jardin des Plantes a Parigi. Non se ne riparla fino alla pubblicazione nel 1877 del secondo volume di Reise in Nordost-Afrika di Heuglin, che descrive delle gazzelle bianche incontrate nel deserto egiziano. Fu Sir Edmund Loder che, viste nel 1877 in Algeria delle corna di gazzella sconosciuta, chiamata «El Rhim» dagli arabi, organizzò tre spedizioni per la sua ricerca, nello stesso 1877 e poi nel 1891 e nel 1892, senza successo. Solo nella quarta spedizione, nel 1894, riuscì ad ucciderne un esemplare, un maschio con corna di 33 cm, la cui spoglia fu portata a Londra al British Museum, dove Oldfield Thomas la classificò come Gazella loderi. Nel 1895, in un confronto con pelli e crani di esemplari egiziani, Philip Lutley Sclater, segretario della Società Zoologica di Londra, stabilì che si trattava dell'unica specie Gazella leptoceros. Nel 1897 la gazzella bianca fu registrata in Tunisia, e solo nel 1926 in Libia. Occorsero così quasi cento anni per stabilirne il completo areale di distribuzione.
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[modifica] Bibliografia
- Mallon, D. & Hoffmann, M. 2007. Gazella leptoceros. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.
