Francesco Calì
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Francesco Calì | ||
Dati biografici | ||
Nome | Francesco Calì | |
Nato | 16 maggio 1882 Riposto (CT) |
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Nazionalità | Italia | |
Morto | 3 settembre 1949 Genova |
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Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Difensore | |
Squadra | - | |
Carriera | ||
Club professionistici | ||
1900-1901 | Zurigo | |
1901-1902 | Genoa | |
1902-1910 | Andrea Doria | |
Nazionale | ||
1901 1910 |
Svizzera Italia |
5 (0) 2 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1902 | Juventus | |
1912 | Italia | |
1914-1915 | Italia | |
1920-1921 | Italia | |
Statistiche aggiornate al 8 settembre 2007 | ||
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
Francesco Calì, detto Franz (Riposto, 16 maggio 1882 – Genova, 3 settembre 1949), è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano naturalizzato svizzero.
È stato il primo capitano della nazionale italiana.
[modifica] Carriera da calciatore
Nato a Riposto, vicino Catania, da giovane si trasferì dalla Sicilia in Svizzera per studiare ed aiutare il padre nell'esportazione di limoni. Lì conobbe il calcio: giocava come terzino. Si tesserò con lo Zurigo e fu anche convocato nella nazionale svizzera, giocando 5 partite. Nel 1901 tornò in Italia, si trasferì a Genova e si tesserò per il Genoa, con cui rimase un solo anno perdendo la finale del quarto campionato italiano. Nel 1902 passò all'Andrea Doria, squadra con cui giocò da titolare per alcuni anni, conquistando il secondo posto nel 1907 e (forse) anche nel 1908.
Il 15 maggio 1910 la nazionale italiana - allora in maglia bianca - giocò all'Arena di Milano la sua prima storica partita, affrontando la sempre ostica Francia. La partita finì trionfalmente 6 a 2 in favore dell'Italia, capitanata proprio da Franz Calì. Anche in occasione della seconda partita (il 26 maggio 1910 contro l'Ungheria) fu scelto come capitano azzurro.
[modifica] Carriera da allenatore
Nell'autunno del 1902 guidò la Juventus nella Coppa Città di Torino, un importante torneo dall'epoca. Il trofeo si disputa al Velodromo Umberto I di Torino, ed in maglia rosa si cominciano a vedere i ragazzi che conquisteranno il primo scudetto juventino. Il 2 novembre, superate agevolmente le fasi eliminatorie, la compagine bianconera agli ordini dell'ex capitano azzurro scende in campo contro il Milan, aggiudicandosi dopo il 3-3 dei tempi regolamentari il prestigioso trofeo.
Dopo il suo ritiro come giocatore fu scelto inoltre più volte come membro della commissione tecnica della nazionale. Nel 1912 fu in commissione con Armano, Goodley, Pasteur, Servetto, Megard, Camperio e Meazza per una partita contro la Francia; nel 1914 tornò in sella con Meazza, Pasteur, Rietman, Resegotti, Pedroni e Armano per 4 partite; nel 1915 si giocò solo una partita contro la Svizzera, e la commissione era formata anche da Scamoni, Laugeri, Armano, Pasteur, Rietman e Resegotti.
Dopo la prima guerra mondiale rientrò in altre tre commissioni tecniche, tra il 1920 e il 1921 (tra gli altri commissari c'erano Bianchi, Minoli, Milano, Meazza, Bertazzoni, Mauro, Campi e Pozzo). In totale Calì guidò la nazionale per 13 partite, con 6 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.
Predecessore: | Capitani della Nazionale italiana | Successore: |
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- | 1910 - 1910 | Giuseppe Milano |
[modifica] Bibliografia
- FIGC, Speciale Azzurri
- Calciatori siciliani in nazionale
- soloCalcio n. 4, dicembre 2005.
- Almanacco illustrato del calcio, edizioni Panini, 2004.