Estasi Clamorosa
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Estasi Clamorosa | ||
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Artista | Donatella Rettore | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1981 | |
Durata | 37:50 | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 11 | |
Genere | Pop / Rock Ballad / Progressive |
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Etichetta | Ariston | |
Produttore | Roberto Dané | |
Registrazione | a Milano, presso: Ariston Studio (registrazioni); Il Mulino (missaggio); Idea Studio (masterizzazione). |
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Note | 1 singolo estratto: Donatella (lato B: Clamoroso); terzo album inciso per l'etichetta Ariston; terzo ed ultimo album della trilogia 1979-1981, composta da "Brivido Divino", "Magnifico Delirio" ed "Estasi Clamorosa"; contiene Remember, il primo di 3 brani per lei esclusivamente composti da Elton John e dai suoi autori di fiducia (seguiranno: This time, nel 1982, e Sweetheart on parade, nel 1983). |
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Premi | ||
Dischi d'oro | 1 |
Donatella Rettore - cronologia | ||
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Album precedente Magnifico Delirio 1980 |
Album successivo Kamikaze rock'n'roll suicide 1982 |
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Estasi Clamorosa è il quinto album di inediti di studio della cantante pop rock italiana Donatella Rettore, pubblicato nel 1981, su etichetta Ariston, e ristampato in digitale (CD), nel 2002, dalla BMG/Ricordi.
Indice |
[modifica] Il disco
Il lavoro, considerato il migliore tra tutti i long playing realizzati da Rettore nel corso della sua lunga carriera, è stato anche quello più venduto, ottenendo il disco d'oro. Un altro riconoscimento ufficiale è venuto dal brano intitolato con il suo nome di battesimo, Donatella (pubblicato sul lato A dell'unico singolo estratto dall'album, con Clamoroso sul lato B), che nell'estate di quello stesso anno si aggiudica la vittoria assoluta al Festivalbar, sfuggita per un soffio l'anno precedente, quando Kobra, pur trionfando nelle vendite e per la categoria donne, non era andata oltre il pari merito con Olympic Games, l'inno alle Olimpiadi scritto da Toto Cutugno e interpretato da Miguel Bosé.
Al 33 giri collaborano, tra gli altri, Tullio De Piscopo alla batteria e alle percussioni, con l'illustre presenza ai cori del cantautore Ivano Fossati, nonché Kim e Truz, due membri dei Kim & The Cadillacs, la band che, per un certo periodo, ha riportato in auge in Italia l'ormai dimenticato genere del twist. Oltre alla hit Donatella, altre due canzoni sono subito da segnalare, tra le più famose e amate nel repertorio dell'artista di Castelfranco Veneto, entrambe appartenenti al genere della ballata romantica: Estasi, da cui l'album prende la prima metà del suo titolo, e Remember, un pezzo scritto in esclusiva per Rettore da Elton John.
La prima delle due ballad è stata re-interpretata in "ClonAzioni - Tutti pazzi per Rettore", il tributo a lei dedicato nel 2002, che ne contiene due differenti versioni: la prima, più fedele all'originale, è stata realizzata da Andy, ex del duo dei Bluvertigo; la seconda consiste invece in una rivisitazione vocale, piuttosto libera, ad opera della Polifonica S. Cecilia di Sassari, intitolata Dona eis recta - Estasi (il tributo include anche la cover di Donatella, cantata da Modho). La canzone presenta uno dei versi più belli mai scritti da Rettore:
« Estasi è dormire... Con le braccia distese... Come Gesù a cui la morte sorrise... È sentirsi senza niente e stare bene, troppo bene! » |
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(Estasi, 1981)
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Quanto a Remember, si tratta della prima (e forse della più famosa) di tre tracce inedite, scritte per Donatella da Elton John e dagli autori di quest'ultimo, a cui seguiranno This time (contenuta sulla prima raccolta di successi "Super-rock Rettore - Le sue più belle canzoni"), estratta anche come singolo), nel 1982, e Sweetheart on parade (la meno conosciuta, di cui venne realizzato un 45 giri promozionale soltanto per i juke box, con Rodeo, sempre da "Far West" del 1983, sull'altro lato), posta in chiusura dello sfortunato LP del 1983, "Far West".
Oltre a Remember, l'album del 1981 contiene anche un altro brano in lingua inglese, Gotta go, il cui testo in italiano, scritto da Rettore (la versione italiana s'intitolava Gola giù-liva, che resta come sotto-titolo della stesura finale), è stato tradotto da Susan Duncan-Smith, mentre la musica è del fedele compagno di vita e di lavoro, Claudio Rego, che, assieme alla cantante, firma tutti i pezzi del disco (tranne, ovviamente, Remember).
Le 11 tracce che compongono il 33 giri sono tutte più o meno conosciute dal grande pubblico (non bisogna dimenticare che l'album ha ricevuto il disco d'oro per le vendite) ma, come sempre accade, anche nel migliore dei lavori, ci sono alcuni brani che hanno lasciato il segno più di altri. È sicuramente il caso del pezzo di apertura, intitolato Diva, una delle canzoni più intense di Rettore, sia per la musica che per il testo. Quanto a quest'ultimo, sono circolate le voci più svariate che, di volta in volta, indicavano questo o quell'altro nome di cantante italiana a cui Diva sarebbe stata indirizzata (tra i nomi più ricorrenti, quelli di Anna Oxa, all'epoca astro nascente, e di Loredana Berté, da cui Rettore era stata da poco querelata, per aver diffamato la cantante calabrese e, soprattutto, per aver dato inizio ad antipatici pettegolezzi riguardanti la sorella, Mia Martini), anche se l'autrice non ha mai confermato né smentito.
Una menzione a parte merita senza dubbio il brano Mamma, collocato nella parte iniziale del lavoro, una delle canzoni più amate dai fans, il cui testo, un po' sospeso tra l'autobiografico e la finzione letteraria, è forse meglio definibile proprio come una piccola «autobiografia romanzata». Il pezzo esplora infatti il rapporto critico tra una madre e una figlia, con la prima che esprime il timore di perdere la sua bambina e la esorta a non cambiare mai, mentre la seconda si trova invece a vivere la fase tipica della ribellione e del rifiuto a priori di qualsiasi cosa, come è chiaro dai versi
« Ma ancora Dio, non ne posso più! Ancora il cielo e i suoi fulmini giusti... O mamma, fammi largo, mammà. Lascia a me il mio sesso, i miei gioielli, i miei gusti! » |
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(Mamma, 1981)
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La traccia doveva far parte del tributo del 2002, ma è stata poi scartata durante la fase di selezione dei brani e di scelta degli artisti (tra gli esclusi, anche la giovane Zenima).
Completano la tracklisting Il filo della notte, una specie di sequel-horror, meno riuscito, della precedente Stregoneria, Clamoroso, lato B del boom Donatella, e tre brani fortemente autobiografici, Curiosa, Verrò e Meteora, di cui gli ultimi due particolarmente illuminati. Verrò sembra, per certi versi, proseguire il discorso iniziato, l'anno prima, con la ruggente Leonessa, mentre Meteora pare trovare il suo punto d'arrivo nell'unico vero lato B inedito di Rettore, Dea, retro di Amore stella, del 1986, mai inserito in nessun album. Solo nel 2006 fu introdotto nella bellissima raccolta "Magnifica Rettore", assieme ad altri inediti mai apparsi prima su cd (M'è scoppiata la testa, Lailolà).
Entrambi i pezzi trattano il tema della fama e della popolarità, da due diversi punti di vista, a seconda dei periodi a cui risale la stesura di ciascuno. Così, mentre in Dea l'artista, ormai consapevole del declino a cui sta andando incontro, effettua una lucida auto-analisi del cammino fino ad allora percorso, mettendo in luce la stanchezza provocata dal dover mettere in scena, ogni sera, un personaggio da cui si sente ormai quasi intrappolata, in Meteora racconta, invece, le sue paure più intime, legate alla notorietà faticosamente conquistata, sempre a un passo dal dimenticatoio in cui tutti gli artisti all'apice del successo temono di finire.
« Chissà se durerò nel cielo fra le stelle... Se non sono una striscia che taglia l'orizzonte... O solo un goccio di vita nella volta lucente, io non lo so (...) Io sono bionda come mi vuole la storia... » |
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(Meteora, 1981)
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Il testo, accompagnato da un'ironia tipica che, mai come in questo caso, si rivela del tutto appropriata, è sostenuto da una base musicale altrettanto adatta che, portando avanti il discorso del sotto-genere progressive (aperto con la citata Stregoneria, da "Magnifico Delirio", del 1980, e portato a compimento con Oblio, su "Kamikaze rock'n'roll suicide", del 1982), riesce a sorreggere il tema affrontato, con i mezzi musicali più consoni, in un'alternanza tra parti lente e parti più movimentate, ciascuna a rappresentare i sentimenti contrastanti di cui si parla nelle lyrics.
[modifica] La copertina
Particolarmente elaborata la copertina, una delle migliori mai realizzate per un disco di Donatella Rettore, su cui compare una foto tratta da un servizio fotografico passato alla storia, così come le relative note di copertina, che, descrivendo la situazione, riportano la seguente frase: «Ringraziamo l'equipe Deligio-Tarallo per essere riuscita a realizzare il servizio fotografico a tempo di record prima che le sostanze argentee cosparse sul corpo di Rettore potessero provocare una inevitabile e pericolosa intossicazione»!
[modifica] Tracce
Tutti i brani di Rettore/Rego, tranne Remember di Elton John e Bernie Taupin
Lato A
- Diva - 4:08
- Curiosa - 3:06
- Mamma - 3:37
- Estasi - 3:48
- Donatella - 3:12
- Gotta go (Gola giù-liva) - 3:03
Lato B
- Meteora - 3:43
- Il filo della notte - 3:05
- Clamoroso - 2:51
- Verrò - 3:07
- Remember - 4:10
[modifica] Credits
- Donatella Rettore: voce, cori, testi (tranne Gotta Go, testo in italiano di Rettore, tradotto in inglese da Susan Duncan-Smith, e Remember, testo di Bernie Taupin)
- Claudio Rego: musica (tranne Remember, musica di Elton John), collaborazione alla realizzazione, batteria, percussioni, chitarre acustiche, cori
- Roberto Dané: produzione e realizzazione, missaggio
- Pinuccio Pirazzoli: arrangiamenti, chitarre, tastiere
- Tullio De Piscopo, Walter Calloni: batteria, rototom, tumbe, kazoo
- Sergio Farina, Massimo Luca: chitarre
- Oscar Rocchi, Gaetano Leandro: tastiere
- Roberto Villicich: tecnico del suono, masterizzazione
- Gigi Cappellotto, Mimi Fabiano: basso elettrico
- Massimo Verardi: chitarre acustiche
- Claudio Pascoli: sax, sax baritono, fiati
- Sergio Rigo: sax, sax baritono
- Zividoh Group Rock Strings: archi
- Pierluigi Mucciolo, Giovanni Capriuolo, Giorgio Balocco: fiati
- Danilo Franchi, Ivano Fossati, Gray Johnson, Kim e Trutz dei Kim & The Cadillacs: cori
- Maurizio Preti: percussioni
- Fred Ferrari: organo Hammond in Curiosa
- Flora Sala: copertina
- Angelo Deligio: foto
- Alberto Tarallo: make up
- Ariston/Senso Unico: edizioni musicali