Web - Amazon

We provide Linux to the World

ON AMAZON:


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Enrico VI del Sacro Romano Impero - Wikipedia

Enrico VI del Sacro Romano Impero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Enrico VI

Enrico VI di Hohenstaufen (Nimeganovembre 1165 – Messina28 settembre 1197) fu re di Germania (1190-1197), imperatore del Sacro Romano Impero (1191-1197) e re di Sicilia e di Puglia (1194-1197).

Indice

[modifica] Gli esordi

Enrico VI era figlio di Federico Barbarossa e della seconda moglie Beatrice di Borgogna. Nel 1185 sposò Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II di Sicilia e zia di Guglielmo II di Sicilia. Nel 1168, a soli tre anni, fu eletto Re dei Romani. Il suo matrimonio fu concordato tra il padre ed il sovrano di Sicilia Guglielmo II. Nel 1189, alla partenza del padre per la terza crociata assunse la reggenza del Sacro Romano Impero. L'anno successivo soffocò una rivolta di nobili capeggiata dal duca di Sassonia, Enrico il Leone.

Federico II di Svevia era figlio di Enrico VI e Costanza e non di Federico I Barbarossa

[modifica] Al potere

Stemma imperiale di Enrico, in quanto membro degli Hohenstaufen
Stemma imperiale di Enrico, in quanto membro degli Hohenstaufen

Nel 1191, alla morte del padre, assunse il potere e, pur assumendo verso la Chiesa una politica formalmente rispettosa, mantenne fermo il principio dell'universalità del suo ufficio. Sempre nel 1191 scese in Italia per essere incoronato da Papa Celestino III, che dovette acconsentire. In virtù del suo matrimonio con Costanza d'Altavilla, alla quale i nobili siciliani nella Assise di Troia del 1188 avevano confermato il voto d'obbedienza, rivendicò per sé il trono di Puglia e di Sicilia che, alla morte di Guglielmo II, il conte Tancredi di Lecce si era arrogato.

In contrasto con i disegni paterni, egli voleva fare del Regno di Sicilia un feudo personale degli Hohenstaufen, estraneo sia all'antico Regno Italico che all'impero; un centro strategico da sottrarre al controllo sia della Chiesa che dei Principi italiani e tedeschi.

Dopo l'incoronazione si diresse verso sud per conquistare il regno di Sicilia, ma, durante l'assedio di Napoli, un'epidemia di peste diffusasi fra le sue truppe lo costrinse a tornare in Germania dove, approfittando della sua assenza, Enrico il Leone si era nuovamente messo alla guida di una rivolta di nobili. L'imperatore cercò di soffocare la rivolta in un bagno di sangue e, nel 1192 riuscì a catturare Riccardo Cuor di Leone, re d'Inghilterra e cognato di Enrico il Leone. Nel 1194 lo rilasciò per 100000 sterline (pari a 36 tonnellate d'argento) e, nello stesso anno, ottenne la sottomissione del duca di Sassonia e la riappacificazione della Germania.

[modifica] In Italia

Nel gennaio dello stesso anno il Papa, non tollerando in quello che riteneva un feudo ecclesiale la presenza di un re tedesco, aveva legittimato la successione di Tancredi di Sicilia, ma, misteriosamente, morirono sia il nuovo re che il figlio Ruggero. Enrico VI, col sostegno delle flotte genovesi e pisane e con la forza delle armi, dopo essersi garantito la neutralità dei Comuni lombardi, col Trattato di Vercelli del 12 gennaio 1194, sottomise la Sicilia. Nell'autunno del 1194, ricevette, sempre a Troia, il giuramento di fedeltà dei feudatari rimasti fedeli agli Altavilla. In quella sede l'imperatore nominò Cancelliere del regno di Sicilia e Puglia il vescovo Gualtiero di Pagliara. La reggenza era ancora affidata alla regina vedova Sibilla di Acerra, per il conte di Lecce, il minore Guglielmo, figlio di Tancredi. Enrico VI fu incornato re di Sicilia il 25 dicembre del 1194.

Costanza, trattenuta a Jesi dalla gravidanza, il giorno dopo l'incoronazione di Enrico partorì l'attesissimo erede, il futuro Federico II, al quale fu imposto il nome di Federico Ruggero in onore dei due illustri nonni: Federico Barbarossa di Hohenstaufen e Ruggero II d'Altavilla. Purtroppo dopo il parto apprese che il marito, una volta giunto a Palermo, aveva fatto imprigionare Sibilla ed aveva ordinato l'accecamento e l'evirazione di Guglielmo III, ordinando l'immediata deportazione di entrambi in Germania.

Nonostante la facilità con cui si era annesso il Regno di Sicilia, Enrico VI usò atroci crudeltà contro laici ed ecclesiastici, accusandoli di congiura e suppliziandoli barbaramente. Anche lo zio di Guglielmo, il conte Riccardo d'Acerra, reduce dalla crociata venne imprigionato. A causa di questi fatti ci furono gravi ripercussioni nei rapporti familiari. L'Imperatrice, divisa tra il ruolo di moglie di un personaggio temuto ed odiato e quello di discendente di una famiglia amata dal popolo siciliano, sviluppò una sorta di odio per i Tedeschi. Affidato il neonato alla tutela di Corrado di Urslingen, ultimo Duca di Spoleto, coltivando la segreta speranza di pacificare le fazioni in scontro, Costanza partì per la Sicilia, senza immaginare che nell'isola si avvicendavano caos, malcontento, ribellioni e paura, fomentate da una repressiva e sanguinaria tirannide.

[modifica] Il progetto politico e gli anni della tirannia

Il sepolcro di Enrico VI nella cattedrale di Palermo
Il sepolcro di Enrico VI nella cattedrale di Palermo

Enrico aveva la consapevolezza che il suo potere, per quanto enorme, mancasse di unità. Non gli erano sfuggite le diversità etniche dei sudditi né le differenze di ordinamento fra il Regno e i vari territori dell'Impero: la Germania era una monarchia elettiva; la Sicilia, una monarchia ereditaria, gli altri territori erano feudi. Vide la nascita dell'erede come l'occasione giusta per realizzare un progetto di organicità: ai Principi tedeschi offrì l'ereditarietà dei patrimoni ed ai Vescovi la libertà di scegliersi i successori. I grandi Elettori, abbagliati dal rilascio di così consistenti fette di potere, avrebbero costituito una potente forza nell'Impero al cui interno egli puntava a collocare il Mezzogiorno d'Italia, accorpandolo alla Germania e riservando a sé il dominio e l'uso della Sicilia. Con queste mire e con la fortissima aspirazione a mettere le mani anche su Costantinopoli, su cui accampava diritti grazie alle nozze tra il fratello Filippo di Svevia ed Irene, figlia di Isacco II Angelo, chiese al Papa di associare alla corona dell'Impero il primogenito. Dopo il rifiuto della Curia di Roma, i Principi Tedeschi, in una Dieta tenuta a Francoforte, elessero all'unanimità Re ed imperatore ereditario l'infante Federico Ruggero.

Nel 1196, alla Dieta di Capua, decretò la feroce esecuzione di Riccardo d'Acerra, a seguito della quale, nel 1197, credette di avere scoperto un ulteriore complotto ai suoi danni, sospettandovi la partecipazione anche di Papa Celestino III. Enrico calcò la mano e ordinò sanguinose repressioni ed esecuzioni di massa; i carnefici ebbero un gran da fare impiccando, bruciando e accecando i rivoltosi. A Catania, i presunti congiurati furono sottoposti a tremende torture: al Signore di Enna, con grande strazio della Regina Costanza, fu cinto il capo d'una corona arroventata.

Il clima di terrore che attanagliò la Sicilia si allentò solo con la morte improvvisa dell'imperatore. Durante l'assedio di Castrogiovanni, nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1197, Enrico morì per il riacutizzarsi di un infezione intestinale, forse in seguito a un avvelenamento da parte della moglie. Aveva appena deciso di allestire una nuova crociata, motivata dalla propria ambizione politica sull'Oriente e dall'onore della memoria del padre. L'arcivescovo di Magonza, delegato alle operazioni di guerra, lo aveva preceduto in Terra Santa ed aveva già conquistato Sidone e Beirut, ma la notizia della sua morte indusse al rientro sia il prelato che i crociati.

Il Regno, di cui egli aveva ereditato anarchia, disagio finanziario, baronie riottose e musulmani in rivolta, era di nuovo nel caos.

Nonostante i suoi sforzi, riuscì ad assicurare solo la successione del figlio, il futuro Federico II. Quando morì, gli succedette Ottone IV di Brunswick.

[modifica] Bibliografia

  • Horst Eberhard, Federico II di Svevia, Rizzoli 1981
  • Morghen Raffaello, Gli svevi in Italia, Palumbo 1974
  • Quatriglio Giuseppe, Mille anni in Sicilia: dagli Arabi ai Borboni, Marsilio 2002, ISBN - 88-317-6405-5

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Predecessore: Sacro Romano Imperatore Successore:
Federico I 1190 - 1197
Re dei Romani fino all'incoronazione nel 1191
Ottone IV I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Federico I {{{data}}} Ottone IV
Static Wikipedia 2008 (March - no images)

aa - ab - als - am - an - ang - ar - arc - as - bar - bat_smg - bi - bug - bxr - cho - co - cr - csb - cv - cy - eo - es - et - eu - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - frp - fur - fy - ga - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - jbo - jv - ka - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - ms - mt - mus - my - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nn - -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -
https://www.classicistranieri.it - https://www.ebooksgratis.com - https://www.gutenbergaustralia.com - https://www.englishwikipedia.com - https://www.wikipediazim.com - https://www.wikisourcezim.com - https://www.projectgutenberg.net - https://www.projectgutenberg.es - https://www.radioascolto.com - https://www.debitoformativo.it - https://www.wikipediaforschools.org - https://www.projectgutenbergzim.com