Re dei Romani
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il titolo di Re dei Romani (in latino: Rex Romanorum) — da non confondere con il precedente e parzialmente mitico titolo di Re di Roma — venne portato dagli Imperatori del Sacro Romano Impero dopo essere stati confermati come imperatori, ma prima di essere stati sottoposti alla cerimonia di incoronazione da parte del Papa.
Era generalmente utilizzato come sinonimo o in abbinamento al titolo di Re d'Italia ed era connesso all'affermazione del concetto della personalità del diritto. Non esisteva più un concetto statuale di un diritto applicabile a tutti gli abitanti di un territorio, ma i singoli poli germanici che avevano invaso l'impero, applicavano il loro diritto, mentre la popolazione di origine latina, i Romani, continuavano ad applicare il diritto romano. Con l'espressione Re dei Romani l'imperatore germanico confermava la propria sovranità sui sudditi della natione latina.
Il titolo ebbe questa funzione a partire dal periodo della dinastia Salica, ma era stato usato in precedenza a partire dal periodo Ottoniano, in particolare dall'Imperatore Enrico II, quando iniziò a sostituire il termine Re dei Teutoni (Lat.: rex Teutonicorum), implicando un ruolo imperiale che era, all'epoca, respinto dal papato.
Era anche il titolo dell'erede designato che veniva eletto mentre l'imperatore era ancora in vita.
Dopo l'incoronazione come Sacro Romano Imperatore (e talvolta anche prima), il titolo veniva aumentato con l'imperiale semper Augustus ("sempre augusto", ovvero "sempre maestoso" o "sempre grande", Augustus deriva dal verbo latino augere, "crescere"). Questa connotazione di "crescita" implicava un obbligo ad opporsi alla perdita delle prerogative reali (come in Italia) o alla perdita di territorio (come sul confine occidentale con la Francia).
Re dei Romani era anche il nome che i Franchi diedero a Siagrio, un generale dell'Antica Roma che governò sulla Gallia settentrionale alla fine del V secolo.
[modifica] Bibliografia
- H. Beumann: Rex Romanorum, in: Lexikon des Mittelalters (Dizionario del medioevo, 9 vol., Monaco-Zurigo 1980-98), vol. 7, col. 777 f.
