Enrico Toti
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Enrico Toti (Roma, 20 agosto 1882 - Monfalcone, 6 agosto 1916) è stato un eroe italiano della prima guerra mondiale.
Mutilato alla gamba sinistra e costretto a camminare con una stampella in seguito ad infortunio sul lavoro (era stato assunto nelle FS come "fuochista" nel 1907), allo scoppio della prima guerra mondiale riesce a prendervi parte fra i bersaglieri ciclisti, ed è inviato sul fronte del Carso. Il 6 agosto 1916, durante la sesta battaglia dell'Isonzo, lanciatosi con il suo reparto all' attacco della Quota 85 a est di Monfalcone, viene ferito più volte dai colpi avversari, e con un gesto eroico, scaglia la gruccia verso il nemico esclamando: "Nun moro io!" (io non muoio!), poco prima di essere colpito a morte e di baciare il piumetto dell'elmetto.
Decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria "motu proprio" dal Re in persona, dato che non era immatricolato come militare a causa della sua inabilità, "perché ne sia tramandato il ricordo glorioso ed eroico alle generazioni future."
La salma fu trasportata inizialmente a Monfalcone ma il 24 maggio 1922 venne trasportata a Roma dove ricevette solenni funerali. In sua memoria fu eretto un monumento in bronzo nei giardini del Pincio a Roma. A lui furono intitolati il sommergibile italiano Enrico Toti, varato nel 1928, ed il successivo sottomarino Enrico Toti, varato nel 1968. Molte vie sono state intitolate alla sua memoria.
[modifica] Onorificenze
Medaglia d'oro al valor militare
[modifica] Note
- ^ Medaglia d'oro al valor militare Toti Enrico. Quirinale. URL consultato il 30-9-2007.