Emilio (programma televisivo)
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Emilio | |
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Anni di produzione | 1989 - 1990 |
Durata | 100' |
Genere | Intrattenimento |
Prodotto da | Mario Rasini |
Presentato da | Fabio Canino |
Rete | Italia 1 |
Regista | Lella Artesi, Beppe Recchia, Silvia Arzuffi |
Progetto:Televisione |
Emilio è stato un programma televisivo comico di Italia 1 andato in onda la domenica sera dal 1989 al 1990.
Indice |
[modifica] Storia
Erede di Drive In, dal quale prese molti comici (ma non Ezio Greggio e Gianfranco D'Angelo, passati a Odiens), Emilio è stato a sua volta una trasmissione comica di successo.
Ambientato in una redazione di un videogiornale, i comici avevano il ruolo di giornalisti, critici, opinionisti o semplici disturbatori.
Nel cast (fra gli altri): Zuzzurro e Gaspare (anche autori), Athina Cenci (che interpretava l'inflessibile caporedattrice), Silvio Orlando (il giornalista), Carlo Pistarino (l'apprendista allo slogan di: "Capo Cenci, capo Cenci!"), Gene Gnocchi (il critico letterario), Giorgio Faletti (lo stilista), Teo Teocoli (il ballerino, Macho Camicio, nome parodia dal celebre pugile Hector "macho" Camacho, Peo Pericoli).
Il successo della trasmissione fu tale che nel 1990 ne fu realizzata un'edizione speciale intitolata Emilio '90 in onore dei Mondiali di calcio di Italia '90, come striscia giornaliera in orario preserale.
[modifica] Personaggi di Zuzzurro
- Zuzzurro, il famosissimo commissario, sempre in coppia con Gaspare.
- Ezechiele, spericolato cameraman con una gamba di legno e raccomandato in quanto cognato dello stesso Emilio.
[modifica] Personaggi di Teocoli
- Teo Teocoli, ballerino e inviato della redazione.
- Macho Camicio (da leggersi Macio Camicio) Esperto spagnolo di calcio e commentatore delle notizie sportive domenicali.
- Peo Pericoli. Tifoso milanista sfegatato, dalla tipica pronuncia stridente (Frasi celebri: "Ma vieni carogna!", "Amiciiiii!")
[modifica] Personaggi di Faletti
- Franco Tamburino, stilista internazionale (con sedi "ad Abbiategrasso, Bellinzona, New York") esageratamente effemminato e misogino; chiamava tutti gli oggetti con nomi femminili (la telefona). Sparlava del mondo dello spettacolo (tormentone "Adalpina!" urlato per chiamare la cameriera che non arrivava mai). Questo personaggio era già stato presentato in Drive In, ma in Emilio ottenne uno spazio maggiore.
- Loredana Berté. L'imitazione burlesca della cantante, di minore successo rispetto ad altri personaggi di Faletti.
- Attilio Bossolazzi, il critico cinematografico, che si dilungava in discorsi vaneggianti sui vari film e remake dell'epoca.
[modifica] La sigla
La sigla di Emilio, cantata dai comici e da alcune squillanti coriste, costituì un vero e proprio tormentone nonsense, con il ritornello che faceva "Ahi ahi ahi se faccio un figlio, ahi ahi ahi lo chiamo Emilio (pronunciato Emiglio), sempre meglio di Basilio (Basiglio), se è una femmina non so!", al quale seguiva in chiusura un'improbabile serie di rime in -iglio.
I cantanti: Gaspare e Zuzzurro, Carlo Pistarino, Teo Teocoli, Giorgio Faletti, l'attore Silvio Orlando, l'attrice Gianina Facio, Athina Cenci, Gene Gnocchi, Enrico Beruschi e altri.
La registrazione del disco fu effettuata al Chroma Studio di Milano (oggi Nikto studio): musica composta da Patrizio Fariselli; tecnici del suono, Dino Ceglie e Gianpaolo Pini. Il retro del disco, riporta una Lambada cantata interamente da Athina Cenci.
[modifica] Bibliografia
- Joseph Baroni Dizionario della Televisione Raffaello Cortina Editore ISBN 88-7078-972-1