Driade (Warcraft)
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Le driadi sono una razza dell’universo immaginario di Warcraft, creato da Blizzard Entertainment.
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[modifica] Descrizione
Le Driadi sono figlie del semidio Cenarius. Controllano la salute delle foreste di Kalimdor, vegliando contro i danni della magia malvagia. Queste creature hanno testa, braccia e torso di una bellissima elfa della notte, ma dalla vita in giù il loro corpo diventa quello di un cervo, solo più aggraziato e dalla pelle viola. Gli occhi di una driade irradiano una calma gentile, ma se viene provocata può scagliare lance con una precisione infallibile. Anche se non sembrano delle creature combattive, le driadi possono diventare estremamente pericolose, in quanto sono immuni agli attacchi magici e possono infrangere gli incantesimi con facilità.
Da sempre alleate delle elfe della notte, sono votate al servizio del loro padre Cenarius. Sebbene la maggior parte delle driadi rimanga al sicuro nella foresta, alcune si avventurano all’esterno: per combattere i nemici della natura alcune, per curiosità e sete di conoscenza altre. La curiosità, infatti, è una delle peculiarità del carattere di queste creature.
[modifica] Origini
Le prime driadi sono nate dal semidio Cenarius, ma successivamente la loro razza è continuata anche tramite le stesse driadi e i loro fratelli più stretti, i Custodi del bosco. Condividono, inoltre, una stretta parentela coi più folli centauri, i figli maledetti di Cenarius. A differenza delle driadi e dei custodi del bosco, tuttavia, i centauri sono selvaggi e brutali, e non hanno nulla a che spartire coi i loro ‘fratellastri’
[modifica] Cultura
Solitamente, le driadi parlano in Darnassian, la lingua condivisa con gli elfi della notte. Tuttavia, le driadi pensano che sia utile imparare il linguaggio delle razze con cui vengono a contatto più spesso. Molte conoscono quindi anche il Common, il Low Common, e il Taur-ahe. Le driadi sono dotate anche della capacità empatica di comunicare con gli animali. Indifferenti verso quelli addomesticati, sono spesso amichevoli verso gli animali selvatici.
[modifica] Altri Tipi
[modifica] Driadi Corrotte
Esistono anche driadi che sono state corrotte e mutate da forze malvagie, come i non-morti o i demoni – ad esempio, duranate l’ultima invasione della Legione Infuocata. Se da lontano una driade corrotta può sembrare normale, avvicinandosi si può vedere che il suo corpo è stato contorto. La sua pelle è scagliosa, e le mani terminano in orripilanti artigli. Il volto è deturpato e deformato da un ghigno folle, e si lancia alla carica con un urlo selvaggio.
[modifica] Driadi (spiriti d’albero)
Esiste un’altra razza che condivide lo stesso nome delle driadi: si tratta di spiriti della terra, che vivono negli alberi e nelle radure. Sono estremamente timide, dato che la loro razza è stata portata quasi fino all’estinzione, e perfino i mortali che vivono nel loro territorio le hanno mai viste, tranne in rari casi. Questi spiriti gentili vivono con la mortale parua che il loro albero possa essere distrutto da una segheria di qualche altra razza e può succedere che esplodano in una furia violenta per far allontanare i taglialegna. Se un tempo erano frivole e amanti del divertimento, l’ultima invasione del Flagello le ha private di queste qualità. Ora sono paranoiche, sospettose, e non esitano ad attaccare per salvare gli ultimi alberi-driade rimasti ad Azeroth. Ogni persona che enttri nel loro territorio è sospetta; se danneggia un albero, è nemica. I druidi sono in grado di richiamare questi spiriti. La Radura dell’Oracolo a Teldrassil e lo Scrigno di Remulos a Moonglade potrebbero essere degli alberi driadi, ma potrebbero anche essere semplicemente la versione femminile degli antichi (gli alberi semoventi, anch’essi alleati degli elfi della notte).
[modifica] Aessina
Oltre a Cenarius, le driadi venerano anche una specie di semidea della natura, Aessina. Il suo santuario fu costruito ere fa dagli elfi della notte, e si trova nel mezzo di una radura nel cuore della foresta di Ashenvale. Il santuario consiste in una limpida pozza d’acqua con una statua di Aessina vestita di edere. Le driadi fanno spesso visita al santuario per venerarla.
