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Universo di Warcraft - Wikipedia

Universo di Warcraft

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Voce principale: Warcraft.

L'universo di Warcraft è l'ambientazione della serie di videogiochi fantasy Warcraft (prodotti dalla Blizzard Entertainment), ovvero Warcraft: Orcs and Humans, Warcraft II: Tides of Darkness, Warcraft III: Reign of Chaos e World of Warcraft (con relative espansioni), nonché dei romanzi e dei giochi di ruolo ispirati a questa popolare serie. I videogiochi e le altre fonti descrivono il mondo di Warcraft in diversi periodi storici e in diversi luoghi. Questa voce descriverà ed elencherà gli elementi della cosmologia di questo universo immaginario così come viene descritto dalle fonti Blizzard. Per l'immaginaria storia di questo universo, si veda Storia dell'universo di Warcraft.

ATTENZIONE: Nell'intera sezione Geografia viene narrata (più o meno sommariamente e approssimativamente) la trama di quasi tutte le opere relative all'universo di Warcraft, COMPRESO QUELLA DEI LIBRI E DEI FUMETTI, per ora la maggior parte dei quali solo in inglese (sebbene ce ne sia qualcuno già tradotto) ma che presumibilmente verranno tradotti in futuro.

Indice

[modifica] Geografia

[modifica] Introduzione

L'universo ideato dalla Blizzard è un universo di tipo pseudoscientifico, che si basa più di quanto la maggior parte delle altre opere fantasy e persino fantastiche non facciano sulle conoscenze e sulle idee che noi abbiamo dell'universo reale.

Tra le speculazioni teoriche riprese in Warcraft, vi è quella del multiverso: l'universo di Warcraft consiste infatti in un insieme di decine di universi collegati tra di loro grazie alla magia. Ogni universo è di natura differente da quella degli altri. Quello in cui si svolge la stragrande maggioranza delle azioni dei personaggi, identico al nostro per natura, per distinguerlo dagli altri viene detto universo materiale o universo fisico, chiamato nei libri di Warcraft piano mortale, e in taluni ambienti costituiti da fan viene detto "Primo Piano Materiale", nome dato allo stesso concetto in Dungeons & Dragons. Il "Piano Materiale", proprio come indica l'aggettivo, è l'universo così come lo conosciamo, che si estende nello spazio e nel tempo e che può essere percepito e conosciuto attraverso i nostri cinque sensi. Le altre dimensioni, gli altri "Piani di esistenza", sono diverse: spesso indicano solo degli universi percepibili solamente da un determinato "stato spirituale", ma vi sono anche dimensioni in cui esistono non più di due colori visibili, dimensioni in cui le forme non sono mai ben definite, ecc.

Nell'ambito del Piano mortale, vi sono miliardi di galassie, popolate ognuna da nubi interstellari, da stelle e da pianeti ruotanti in sistemi solari non dissimili da quello vero attorno a cui ruota la Terra.

Anche la scala dei tempi è inusuale per le opere immaginarie: mentre la maggior parte di queste si limitano alle migliaia d'anni, in Warcraft si parla anche di milioni di anni.
Infine, trattando di tempi lunghissimi in Warcraft vi è il concetto di evoluzione: le specie cambiano e si modificano in risposta all'ambiente.

[modifica] Azeroth

Azeroth è il mondo principale della storia di Warcraft. La maggior parte delle battaglie vengono ambientate qui. Il mondo in questione è costituito da tre enormi continenti: Kalimdor, i Reami Orientali e Northrend; ed è abitato da una grande varietà di razze senzienti, parte delle quali non sono native di Azeroth stesso (per esempio gli Orchi).

[modifica] Draenor

Draenor, antica patria di Orchi e Ogre, è ormai un pianeta distrutto e presidiato dai Demoni. É qui che lo sciamano Gul'dan e i suoi warlock aprirono il portale per Azeroth lanciando cosi la prima invasione degli orchi.Dopo la sconfitta degli orchi lo sciamano Ner'zhul apri una gran quantità di portali rendendo Draenor arido e semidistrutto, sconvolto da cataclismi naturali e altro ancora. Fu Maghteridon il signore della cripta a governare gli orchi del caos rimanenti dopo la cattura di Ner'zhul e dei suoi seguaci che tentavano di fuggire attraverso un portale.Tuttavia il regno di Maghteridon fini con l'arrivo di Illidan Stormrage e degli elfi del sangue comandati da Kael'thas Sunstrider che distrussero la cittadella nera di Maghteridon con l'aiuto dei Naga comandati da Lady Vashj.
Dopo essere stata distrutta in gran parte è ora conosciuta come "Outlands".

[modifica] Argus

Circa 25.000 anni fa, la razza degli Eredar, creature estremamente intelligenti e dotate di una straordinaria affinità per la magia in tutte le sue forme, viveva nel mondo di Argus. Grazie alle loro doti naturali, questo popolo sviluppò una ricca e vasta società. Sfortunatamente il potere degli Eredar venne in breve notato da Sargeras, il Distruttore di Mondi. In breve la razza Eredar venne trasformata nella più potente razza demoniaca e tra i suoi nuovi servitori Sargeras scelse due luogotenenti: Archimonde e Kil'jaeden. Solamente Velen e pochi altri Eredar rifiutarono di sottomettersi a Sargeras e fuggirono dal pianeta con l'aiuto dei Naaru. Questi profughi decisero di chiamarsi Draenei ("Gli Esiliati" nella lingua degli Eredar) e ricostruirono la loro società nel mondo di Draenor. Nessun Draenei ha mai più rivisto Argus, visto che quel mondo venne interamente consumato dalle magie demoniache degli Eredar Warlock, i campioni di Sargeras.

[modifica] Razze principali di Argus

  • Eredar Razza nativa, mutata in Demoni da Sargeras e quindi migrata nel Limbo Infernale.
  • Draenei Tutti gli Eredar rimasti fedeli a Velen e che non sono stati assunti tra i ranghi demoniaci. Tutti migrati su Draenor.

[modifica] Limbo Infernale

Il Limbo Infernale è un luogo caotico la cui natura è a metà strada tra quella dell'universo materiale e quella dell'Universo etereo. Non ha una posizione precisa nella Grande oscurità, infatti i suoi portali si possono aprire su qualsiasi mondo dell'universo fisico. Si è venuto a formare molti eoni fa, quando ancora l'universo fisico era giovane. Nel suo interno sono nate numerose creature che, però nella sofferenza di un luogo continuamente tempestato dalla caotica divisione realtà-irrealtà, hanno sviluppato un corpo potente sia ai livelli fisici che magici. Tali creature verranno poi definite Demoni.

Quando, dopo millenni di tentativi, riuscirono ad uscire da quell'abisso, i Demoni provarono un enorme odio per l'ordine e l'armonia dell'universo fisico e cominciarono a campeggiare una violenta battaglia contro tutto ciò che è stato creato dai Titani. Sargeras, Titano corrotto dal potere dei demoni, decise di mettersi a capo dei demoni stessi per formare la possente e terribile Legione Infuocata. Con essi costruì la ciclopica megalopoli di Black Citadel, patria di metallo nero per tutti i Demoni.

[modifica] Razze principali del Limbo Infernale

[modifica] Locazioni principali del Limbo Infernale

  • La Città Nera
  • I Grandi Portali Oscuri
  • Le Immense Terre Desolate

[modifica] Storia

[modifica] Protagonisti

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[modifica] Razze, entità, oggetti, luoghi, animali e caratteristiche dell'universo di Warcraft

[modifica] Città

[modifica] Dalaran

Dalaran è una città del videogioco Warcraft III: Reign of Chaos.

La città di Dalaran era la patria di tutti coloro che professavano la magia, quindi maghi, incantatrici, sacerdoti, ecc., ed era quindi una magocrazia dominata dal Kirin Tor.
Questa meraviglia architettonica aveva la forma di un enorme croce ricca di torri inframezzate da lussureggianti giardini.
La sua fine fu segnata da un attacco fatto dai non-morti comandati dal Arthas Menethil, attacco avvenuto perché all'interno della città era custodito Il libro dell'invocazione, uno scritto magico redatto da Medivh, l'ultimo guardiano del mondo di Azeroth dalle forze del Limbo Infernale.

L'armata dei non-morti guidata da Kel'thuzad il Lich e da Arthas, il Cavaliere della Morte, annientò tutti gli scudi magici innalzati dall'Arcimago Antonidas che infine perì nello scontro.
Alla fine il libro venne recuperato e Kel'thuzad iniziò un rito per evocare Archimonde, uno dei Demoni a capo della Legione Infuocata.
Alla conclusione del rito, fu Archimonde stesso a completare la distruzione della città, attraverso un complicato rito runico.

La città è stata poi restaurata in World of Warcraft. È sede di truppe umane resistenti al Flagello che, però, sono state molto danneggiate dalla morte del maresciallo Garithos. Tale resistenza è ancora in contatto con quella di Tirisfal Glades, la principale.

[modifica] Le battaglie principali

[modifica] Battaglia di Heartglen

La battaglia di Heartglen, svoltasi nell'omonimo villaggio, vide affrontarsi il drappello di uomini comandati dal Principe Arthas di Lordaeron e l'immensa orda del Flagello dei Non-Morti, aiutati dalle forze umane trasformate in Non-Morti dal grano contaminato sparso per la regione: il Principe Arthas, difendendo eroicamente la città, riuscì a resistere fino all'arrivo del Paladino Uther Lightbringer e del suo corpo di cavalieri scelti, che respinse l'orda dalla città.

[modifica] Battaglia di Stratholme

A Stratholme si tennero due battaglie importanti. Fu nella prima battaglia che Arthas si fece guidare dalla passione e commise il primo passo che l'avrebbe portato alla perdita dell'anima per via della maledizione impressa sulla spada runica Frostmourne. Il demone Mal'ganis aveva infatti ordinato a Kel'thuzad di contaminare la popolazione di Stratholme. Gli abitanti sarebbero diventati zombie e avrebbero aumentato le file dell'esercito del Flagello. Fu per questo motivo che Arthas prese la scelta di uccidere di propria mano i cittadini di Stratholme. A Stratholme avvenne un massacro.
La seconda battaglia di Stratholme fu combattuta fra l'esercito Non-Morto comandato dall'ormai corrotto Principe Arthas, divenuto Primo Cavaliere della Morte del Re dei Lich, e dal gruppo di paladini ribelli comandati da Uther Lightbringer, ex-mentore di Arthas.
La battaglia segnò l'inizio delle Epurazioni, le opere di sterminio del Campione della Morte; i paladini furono massacrati fino all'ultimo e Arthas si impadronì della città, la sua prima vittoria nella lunga serie di conquiste che iniziò.
Arthas affrontò quindi in duello Uther, uccidendolo e depositando blasfemamente le ceneri del Negromante Kel-Thuzad nell'urna del padre, custodita dallo sfortunato paladino.

[modifica] Battaglia di Silvermoon

La Battaglia di Silvermoon, seconda tappa della devastante invasione Non-Morta di Arthas, provocò la distruzione del paradisiaco regno degli Elfi Alti di Quel-Thalas; le truppe di Arthas, nonostante la strenua resistenza dei Ranger di Silvermoon, avanzarono fino alla capitale dove si impadronirono del mistico Pozzo Solare, privando gli Elfi dei loro poteri e devastando le loro idilliache terre. Il Pozzo Solare esplose dopo l'evocazione di Kel'thuzad, l'esplosione generò un'ulteriore devastazione nella patria degli Elfi.
Arthas, poi, dopo aver ucciso il comandante degli Elfi, Sylvanas Windrunner, la riportò in vita trasformandola in una potente e maligna entità magica chiamata banshee. In seguito Sylvanas sarebbe riuscita a liberarsi dell'influenza di Arthas.

[modifica] Battaglia di Dalaran

Il terribile scontro noto come l'Assedio di Dalaran fu teatro della terribile distruzione della meravigliosa città dimora di dotati Maghi ed Incantatrici: i Non-Morti comandati dal lich Kel-Thuzhad e dal Cavaliere della Morte Arthas distrussero la parte esterna della città abbattendo l'Arcimago Antonidas, e prima che le sue truppe potessero contrattaccare i Non-Morti evocarono il demone Archimonde tramite il magico tomo del potente Medivh, che distrusse completamente la città.

[modifica] Battaglia del Monte Hyjal

La battaglia del monte Hyjal fu combattuta fra la coalizione di Elfi della Notte, Orchi e Umani, e le truppe di Demoni e Non-Morti del potente Archimonde; la valorosa resistenza che Elfi, Umani ed Orchi opposero all'inevitabile avanzata nemica permise all'Arcidruido Malfurion Stormrage di intessere una trappola magica che provocò la morte di Archimonde e la disfatta dei Demoni e dei Non-Morti.
La morte di Archimonde, avvenuta in un esplosione fiammeggiante, danneggiò gravemente l'Albero del Mondo, tuttora impegnato in una lenta guarigione.

[modifica] Battaglia di Hellfire

Questa colossale battaglia, svoltasi nelle Terre Esterne (Outlands), vede contrapposti il sovrano della Citedella Nera della penisola di Hellfire, Magtheridon, con il suo esercito composto da orchi infernali e demoni, e Illidan Stormrage, con un esercito composto dalla coalizione di Naga ed Elfi del Sangue. Alle forze di Illidan si aggiunge poi una razza nata da una mutazione dei Draenei, i Lost One, comandati dal saggio Akama. Illidan ha intenzione di conquistare queste terre desolate per sfuggire e nascondersi dal signore dei demoni Kil'jaeden, infuriato con l'elfo per il suo fallimento nella missione affidatagli: distruggere il Trono Ghiacciato. Lady Vashj, leader dei Naga, e il principe degli Elfi del Sangue, Kael'Thas Sunstrider, seguono Illidan per riuscire ad ottenere un potere magico sempre maggiore. I Draenei mutanti di Akama sono da anni in guerra con gli orchi di Maghteridon, e hanno patito enormi sofferenze, questo per loro sarà il momento della rivincita. L'attacco alla cittadella avviene su due fronti, dal lato frontale avviene l'attacco di Illidan, degli Elfi e dei Draenei, dall'altro lato, ricoperto in parte dall'acqua, avviene l'attacco dei Naga. Grazie a questo duplice attacco, mirato ad uccidere i due luogotenenti di Maghteridon, Illidan entra in possesso della chiave per la stanza del signore della Cripta. Avviene così l'ultimo assalto alla fortezza, che si conclude con la vittoria dell'elfo, anche se essa è di breve durata. Poco dopo infatti egli è raggiunto da Kil'Jaeden che gli ordina di recarsi immediatamente a Northrend per distruggere il Trono Ghiacciato, pena la sofferenza eterna...

[modifica] Battaglia di Icecrown

L'ultima grande battaglia di Arthas come cavaliere della morte, si è svolta nella più grande roccaforte del Flagello dei Non Morti: il ghiacciaio di Icecrown, che si trova nella parte settentrionale di Northrend ed è la sede del Trono Ghiacciato del Re dei Lich, Nerzhul. La battaglia inizia con l'attacco Illidan, che insieme ai suoi fedeli alleati Naga ed Elfi del Sangue, ha come obiettivo quello di porre fine a Nerzhul, ed al Flagello. Questo per obbedire al signore dei demoni Kil'jaeden, tradito da Nerzhul e intenzionato a vendicarsi a qualunque costo. Arthas però si prepara al contrattacco, come afferma egli stesso: "Per troppo tempo Illidan si è fatto beffe del Flagello. È tempo che riassapori la paura della morte!". Così col valido aiuto dell'antico re Nerubiano Anub'Arak, difende strenuamente il re dei Lich dagli attacchi di Illidan. L'obbiettivo principale dei due eserciti è di conquistare tutti e quattro gli obelischi che, con la loro attivazione, consentono l'accesso alla sala del trono. Il cavaliere della morte riesce nel suo intento, ma prima di poter entrare nel trono viene raggiunto da Illidan, e con quest'ultimo ingaggia un duello intensissimo: per entrambi la vittoria è di importanza vitale. Arthas infine esce vincitore dal duello grazie alla potente spada Frostmourne; Illidan gravemente ferito si ritira insieme al sue esercito nelle Terre Esterne. Nel frattempo, colui che un tempo era il principe di Lordaeron, sale le scale che portano al trono, pensando a tutta la sua vita, e giunge davanti al Re dei Lich, il suo padrone, e dopo averlo liberato dalla prigione di ghiaccio, si unisce al suo spirito e gli dona il suo corpo, formando così un unico essere dalla potenza spaventosa. Il Flagello, con il suo padrone nuovamente al massimo del potere, è ora pronto a colpire ancora...

[modifica] Curiosità

  • In Warcraft III: The Frozen Throne Furion Stormrage muta improvvisamente e inspiegabilmente il suo nome in Malfurion Stormrage.
  • "Azeroth" è sia il nome del mondo principale, sia il nome di una regione. Non si è ancora capito il perché di questa ambiguità.
  • I tre Signori delle tenebre sembrano essere un omaggio al gioco Diablo e ai Primi Maligni.
  • La storia di Arthas coincide quasi perfettamente con quella di Sarah Kerrigan, personaggio di uno degli altri videogiochi della Blizzard, StarCraft.
  • Alcune razze di Demoni (come, ad esempio, quella dei Signori delle Tenebre) "convertono" le razze non-demoniache in altri Demoni: l'idea è molto simile a quella dei Borg della saga di Star Trek.
  • Esistono alcune parodie di Warcraft.

[modifica] Opere sulla storia del mondo di Warcraft

[modifica] Libri

[modifica] Fumetti

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni


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