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Elfo della notte - Wikipedia

Elfo della notte

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nell'universo di Warcraft, gli elfi della notte, o kaldorei, che vuole dire "Figli delle Stelle" nella loro lingua nativa, il Darnassian, hanno una lunga ed affascinante storia. Nativi del continente di Kalimdor, gli elfi della notte posero fine ad un lungo periodo di reclusione dopo la Terza Guerra e divennero membri dell'Alleanza.

Relazioni: Alleanza di Lordaeron, Sentinelle
Classi: Druido, Cacciatore, Sacerdote, Ladro, Guerriero
Capitale: Darnassus (dopo Nighthaven e Zin-Azshari)
Capo: Alta Sacerdotessa Tyrande Whisperwind (Ufficiale Capo del governo)
Cavalcatura: Saber (sorta di pantera gigante)
Linguaggio: Darnassian
Patria: Ashenvale
Altezza media: 2.15 metri

Indice

[modifica] Storia

[modifica] Le origini

Al momento della creazione del mondo conosciuto come Azeroth, i semidei Titani crearono un pozzo magico, chiamato Pozzo dell'Eternità, custodito dai kaldorei, o elfi della notte. Tempo dopo, esso era divenuto fonte del loro potere, saggezza ed immortalità. Quest’immensa fonte di energie mistiche si diramava fino nel Limbo Infernale, richiamando infine l’attenzione di Sargeras, il Titano Oscuro, distruttore di mondi, e questi volle reclamare il grande potere come proprio.

[modifica] La Guerra degli Antichi

Ciò diede inizio alla corruzione dei kaldorei. Presentandosi come un venerabile dio, Sargeras riuscì a contattare la più importante di tutti gli elfi, la Regina Azshara, che era da tempo divenuta dipendente dalle energie arcane del Pozzo, assieme ai suoi seguaci, gli Eletti. Sargeras convinse Azshara, e il suo più importante consigliere, Lord Xavius, ad aprire un portale su Azeroth affinché lui ed i suoi più fedeli luogotenenti potessero venire nel mondo e renderlo un posto perfetto, privo di qualsivolgia imperfezione (ovvero distruggere Azeroth). Nella loro insolenza e cecità, gli Eletti tentarono di usare questa fonte d’inimmaginabile potere con indicibile male; e per il loro gesto, furono consumati dalla magia che loro stessi avevano creato. Mentre il Portale tra i due mondi prendeva forma e si stabilizzava, Sargeras decise di inviare "emissari" per aiutare ad allargarlo e poterne uscire. Questi demoni erano membri della potente armata di Sargeras, la Legione Infuocata, la quale avrebbe ridotto il mondo in cenere, per poi gettarlo nel vuoto. Mentre il portale ancora si allargava su Azeroth, un piccolo gruppo di kaldorei guidati da Malfurion Stormrage, il primo druido, capirono la loro posizione rispetto all’intero mondo e rispetto a questo male senza nome e della loro folle regina Azshara. Capendo che la sua vittoria poteva essere messa in discussione da questi pochi elfi, Sargeras comandò alla sua legione di iniziare la guerra e distruggerli, includendo però l’intera razza kaldorea.

Quando la guerra infuriò per il giovane mondo, molti dei suoi protettori emersero per aiutare Malfurion Stormrage a chiudere il portale per il Limbo Infernale e per fermare il male che li stava sterminando tutti. Il semidio Cenarius, gli Antichi, e i potenti stormi dei draghi si scontrarono sui campi di battaglia. Avendo imparato molto di più sul potere e sulla bontà della natura dal suo Shan'do Cenarius, Malfurion riuscì a spezzare la magia che teneva aperto il portale e a recludere nel suo mondo il vile Sargeras.

Con tutto il potere che fluiva, il Pozzo implose in un gigantesco cataclisma magico, distruggendo gran parte del mondo attorno a se. Gli Eletti e la regina Azshara furono schiacciati in fondo al mare, per poi essere mutati e trasformati dagli Antichi Dei nella razza marina conosciuta come Naga. La catastrofe spezzò in tre parti il continente originale di Kalimdor, e lasciò il Maelstrom dove un tempo stava il Pozzo, un’enorme tempesta di energie vorticanti.

A differenza degli Eletti pentiti, i kaldorei si staccarono dalle magie arcane e coltivarono una nuova cultura centrata sulla natura e su ciò che la circondava. I sopravvissuti Eletti tentarono di assimilare la nuova società druidica, ma tempo dopo non potevano più ignorare la bruciante dipendenza alla magia arcana che la loro gente aveva contratto. Gli Eletti (che si erano dati il nome di Alti Elfi, o nella loro lingua quel’dorei), guidati da Dath'Remar Sunstrider, lasciarono Kalimdor, salpando per il mare verso un nuovo continente. Qui, stabilirono la nazione di Quel'Thalas. Gli elfi della notte, ovvero i kaldorei, si chiusero nella loro nuova vita, vivendo il più possibile a contatto con la natura. Col tempo, si garantirono la chance di rimanere immortali tramite l’Albero del Mondo, Nordrassil, che fu piantato sul Monte Hyjal sui resti di un secondo Pozzo dell’Eternità. Per innumerevoli ere, la loro civiltà fiorì, dimenticata.

[modifica] La Terza Guerra e la storia recente

La Terza Guerra portò alla riscoperta del continente di Kalimdor e della loro razza. Gli orchi, fuggiti da Azeroth e in cerca di risorse per stabilire una nuova nazione, cominciarono un progetto di raccolta della legna contro cui gli elfi lanciarono una decisa offesa. Questo portò a parecchi scontri tra il clan Warsong degli orchi e le Sentinelle degli elfi, che terminarono con la morte del semidio elfico, Cenarius. Le due razze dovettero però superare le loro discrepanze, perché la Legione Infuocata tornò ad Azeroth, nel continente di Lordaeron, facendosi strada fino a Kalimdor: orchi ed elfi della notte, assieme ai rifugiati umani dell’Alleanza guidati da Jaina Proudmoore, sguainarono le armi fianco a fianco contro la Legione, guidata da Archimonde, che stava tentando di distruggere Nordrassil.

Gli elfi della notte ora stanno cercando di ricostruire ciò che hanno perso dopo la battaglia contro Archimonde. Con l’inevitabile distruzione di Nordrassil per prevenire il ritorno della Legione, gli elfi della notte hanno fatto un altro sacrificio: la loro immortalità. Hanno fondato la città di Darnassus sul malato e non benedetto nuovo Albero del Mondo di Teldrassil, e tentano di reclamare le terre e le creature che la follia di Archimonde ha corrotto. Con l’assenza di Shan'do Stormrage (imprigionato nel reame del Sogno di Smeraldo), gli elfi sono guidati da Tyrande Whisperwind e dall’arcidruido Fandral Staghelm.

[modifica] Governo

Le Sorelle di Elune trattengono la maggior parte del potere; una delle poche organizzazioni di kaldorei a sopravvivere alla Guerra degli Antichi, e l’unica basata sull’attitudine e non sul resto, furono largamente coinvolti nello ristabilimento del governo dopo la fine della guerra. Tra le loro prime azioni vi è l’aver riorganizzato il vecchio sistema, basato su classi di arruolamento nelle Sentinelle, e di sistemare l’ordine pubblico. Chi è a capo della Sorellanza di Elune è a capo degli elfi della notte.

Il Cenarion Circle, un tempo sotto la guida di Cenarius stesso, ora non ha parte attiva nel governo, dato che le loro fila ora includono anche druidi di altre specie, soprattutto tauren. Sebbene l’arcidruido Stormrage prese parte alle decisioni del governo occasionalmente, i druidi tipicamente ne rimangono fuori.

Benché Tyrande sia l’indiscussa leader degli elfi della notte, le Sorelle non sono le sole a giocare in campo; il potere oggi è diviso tra tre grandi gruppi: le Sorelle di Elune, la fazione elfica del Cenarion Circle, e le Sentinelle. In particolare, l’arcidruido Fandral Staghelm si crede un leader più capace di Tyrande, e liti spesso sorgono tra i due. Solo il fatto che l’alta sacerdotessa e l’arcidruido rimangano in pace può impedire lo spaccarsi della società elfica.

[modifica] Curiosità

  • Gli elfi della notte erano in origine basati sui drow delle campagne di Dungeons & Dragons. La divisione tra i sessi (guerriere, sacerdotesse e capi donne e maghi maschi), pelle scura ed una dea potentissima sono gli unici elementi che sono sopravvissuti.
  • Gli elfi della notte contano molti riferimenti nella storia di Warcraft prima di diventare la quarta razza giocabile in Warcraft III: Reign of Chaos. Vi sono riferimenti nascosti in Warcraft: Day of the Dragon e Warcraft Adventures: Lord of the Clans ad un’altra razza elfica. Medivh narra la storia del Pozzo dell’Eternità e della Guerra degli Antichi a Khadgar in The Last Guardian (pubblicato prima dell’uscita degli elfi), come avvertimento contro l’arroganza.
  • L’architettura degli elfi della notte prende spunto sia da quella nordica che da quella giapponese. Ciò è molto più evidente negli edifici di Darnassus, che ospita molti edifici a torre con lo stile della Pagoda di Yakushi-ji.


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