Diplomatica
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La diplomatica, disciplina nata nella seconda metà del secolo XVII [1] comprendente i concetti, le tecniche e le procedure per giudicare dell'autenticità o meno del documento medievale, è stata per buona parte del suo percorso strettamente legata alla paleografia.
Nell'attuale accezione, la si può definire la dottrina delle forme assunte nel tempo dalla documentazione di carattere ufficiale e di valore giuridicamente probante o addirittura costitutivo [2]. Si parla oggi infatti di "diplomatica del documento contemporaneo" e addirittura di "diplomatica del documento digitale".
Considerata allora come una tecnica di analisi delle forme dei documenti, risulta oggetto della critica diplomatistica qualsiasi scrittura redatta per scopi giuridici o comunque pratici, compilata con l'osservanza di forme abbastanza tipiche da poter esser rapportate a un determinato modello o paradigma o criticamente confrontate ad esso [3].
Nella diplomatica classica, si distingue tra diplomatica dei documenti pubblici (cioè emanati da autorità pubbliche in forma pubblica, nella definizione del Paoli) e dei documenti privati (cioè "documenti di prova", documentanti in forma scritta un atto di diritto privato, in buona sostanza gli atti notarili). Ancora, si distingue tra diplomatica dei documenti regi e imperiali, dei documenti pontifici, dei documenti privati e dei documenti signorili, ecclesiastici, comunali, giudiziari, amministrativi.
Da un punto di vista storico, una fra le più celebri indagini diplomatiche fu quella che condusse, nel 1440, l'umanista Lorenzo Valla ad accertare la natura apocrifa della Donazione di Costantino. Jean Mabillon fu il fondatore della diplomatica come scienza storica nel seicento. La disciplina fece grandi progressi con gli edizioni della Monumenta Germaniae Historica ed il principio della "Kanzleimäßigkeit" (Corrispondenza con gli usi cancellerschi) di Theodor von Sickel a Vienna nel ottocento.
Indice |
[modifica] Note
- ^ Jean Mabillon, De Re Diplomatica Libri Sex, 1681
- ^ F. Valenti, Il documento medievale, p. 226
- ^ F. Valenti, idem, p. 229
[modifica] Bibliografia
- Cesare Paoli: Diplomatica, a cura di G.C Bascapè, Firenze 1942.
- Alessandro PRATESI, Genesi e forme del documento medievale, Roma, Jouvence 1979 (Guide 3).
- Harry BRESSLAU, Manuale di diplomatica per la Germania e per l’Italia, trad. it. a cura di Annamaria Voci-Roth, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali-Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, Roma 1998 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Sussidi 10).
- Arthur GIRY, Manuel de Diplomatique. Diplomes et chartes, chronologie technique, éléments critiques et parties constitutives de la teneur des chartes, les chancelleries, les actes privés, Paris 1894 (rist. Paris 1925).