Curtiss SB2C Helldiver
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Curtiss SB2C-4 | ||
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La massiccia e possente sagoma dell'Helldiver era inficiata dalla coda troppo corta per essere capace di controllarlo al meglio, da qui il nome 'the beast' |
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Descrizione | ||
Ruolo | Bombardiere imbarcato | |
Equipaggio | 2 | |
Primo volo | 18 dicembre 1940 | |
Entrata in servizio | 1942 | |
Costruttore | Curtiss | |
Esemplari costruiti | oltre 7000 | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 11,18 m | |
Apertura alare | 15,16 m | |
Altezza | 4,01 m | |
Superficie alare | 30,20 m² | |
Peso | ||
A vuoto | 4784 kg | |
Massimo al decollo | 7537 kg | |
Propulsione | ||
Motore | un radiale Wright R-2600-20 Cyclone 14 | |
Potenza | 1926 CV | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 475 km/h | |
Autonomia | 1875 km | |
Tangenza | 8870 m | |
Armamento | ||
Mitragliatrici | due da 7,62 mm | |
Cannoni | due da 20 mm | |
Bombe | fino a 907 kg | |
Lista di aerei militari |
Il Curtiss SBC Helldiver era un bombardiere in picchiata imbarcato statunitense. Aveva un aspetto possente ed un nome altisonante, ma malgrado questo e la grande potenza di cui era capace (475 km/h e 900 kg di carico bellico) non ebbe mai un successo tale da scalzare il precedente Dauntless.
Gli equipaggi non lo amavano, chiamandolo spesso La Bestia, e a livello tecnico venne talvolta definito un "aereo agricolo".
La Curtiss era in rapido declino, all'epoca, e questo velivolo non riuscì che a confermare la cosa, anche perché i cacciabombardieri presero presto il compito di attacco al suolo al posto dei lenti aerei specializzati.
Indice |
[modifica] Sviluppo
La specifica (RFP, Request for proposal) per un aereo che sostituisse il Douglas SBD Dauntless venne emessa nel 1938, quando quest'ultimo stava appena entrando in servizio, forse perché la velocità del nuovo aereo era troppo bassa per la minaccia prevedibile da affrontare.
Dei sei finalisti venne scelto il Curtiss Helldiver. Il team guidato da Raymond C. Blaybock propose il Model 77 SBC-4 in versione monoplana, visto che esisteva già una macchina di questo tipo prodotta dalla Curtiss, la cui fusoliera fece da modello. Il nuovo aereo aveva un motore R-2600, come nel caso dell'Avenger, il nuovo aerosilurante dell'US Navy sicuramente migliore del precedente pari classe Devastator.
Il bombardiere in picchiata Helldiver era un velivolo imbarcato, e nelle specifiche si richiedeva che un elevatore standard delle portaerei fosse in grado di contenerne due. Visto che la lunghezza massima era di 12,19 m, si dovette scegliere di "compattare" la macchina, che ebbe così una coda troppo ravvicinata rispetto alla fusoliera, il che significava una scarsa controllabilità per il basso rapporto braccio/aree del gruppo di superfici di coda.
Il 9 febbraio 1941, il prototipo ebbe un incidente di poco livello, dopo di che venne deciso di spostare verso prua il castello motore, allungare il vano portabombe e altre migliorie. Nondimeno, il 21 dicembre l'aereo andò distrutto in un altro, più grave incidente. Il risultato fu che il programma dell'Helldiver ne venne molto rallentato. Da un lato, si cercò di realizzare una torretta difensiva come sull'Avenger, dall'altro la qualità di lavorazione ed impiantistica lasciavano molto a desiderare, tanto che venne definita come "adatta ad aerei agricoli" da vari commentatori. Il primo esemplare della versione di serie SB2C-1 fu distrutto in un incidente, che stavolta uccise anche il pilota.
Le modifiche imposte per migliorare le macchine furono molte e numerose, che richiedevano oltretutto il ritorno in fabbrica dei velivoli. I bollettini tecnici erano molto numerosi e i pannelli di strumentazione erano estremamente poco ergonomici. Nel frattempo, anche l'US Army ordinò l'Helldiver, a cui venne dato il nome 'A-25 Shrike, in sostituzione dell'A-24 (versione terrestre del Dauntless), simile al modello navale. La produzione per l'Esercito venne avviata a St. Louis.
A quel punto l'aereo era avviato per essere una macchina di successo, essendo stato scelto dall'esercito e dalla marina: tuttavia questo non sarebbe stato sufficiente per decretarne il trionfo incondizionato.
[modifica] Tecnica
[modifica] Struttura
L'Helldiver era un monoplano monomotore ad ala media bilongherone da due posti; era un bombardiere in picchiata e da attacco, con carrello d'atterraggio retrattile e carrello a doppio movimento per la retrazione entro le ali. Le superfici di controllo erano ancora intelate inferiormente, mentre erano rivestite in metallo superiormente.
La massa dell'aereo era difficile da tenere sotto controllo, e così vennero installate alette di compensazione di vario tipo. Esistevano ipersostentatori sul bordo d'uscita (flaps) ma anche i più recenti tipi sul bordo d'entrata (slats). Gli aerofreni, necessari per non accelerare troppo nelle picchiate, erano molto estesi e forati in maniera molto accentuata. Il meccanismo di ripiegamento delle ali era posto all'esterno del carrello ad ampia carreggiata.
L'abitacolo era in tandem, con il pilota che disponeva di corazzature protettive e di un tettuccio che, nelle varie versioni, venne pesantemente modificato con la rimozione dei montanti laterali nell'ultima serie. Il mitragliere/navigatore era sistemato assai lontano dal pilota e avevano sia un interfono che un tunnel con un sistema per passare messaggi scritti.
[modifica] Motore
Il motore era un Pratt & Whitney R-2800 da 1700 cavalli, con elica tripala metallica a passo variabile; dalla versione SB2C-2 venne installato un tipo potenziato, l'R-2800-20 da 1900 cv con elica quadripala.
L'impianto carburante era costituito da un serbatoio di fusoliera da 416 litri più due serbatoi alari da 170 litri l'uno e un altro, centrale, da 398 litri, sistemato sempre nelle ali, ma nella parte interna alla fusoliera.
[modifica] Armamento
Il vano portabombe poteva ospitare una bomba da 726 kg o da 454 kg, oppure varie bombe più leggere, generatori di fumo o serbatoi ausiliari da 492 litri. Sotto le ali erano possibili altri carichi, fino a 2 bombe da 454 kg, 8 razzi o 2 serbatoi da 219,5 l. Tra le possibilità esistevano i radar di ricerca APS-4 e le cariche di profondità (anche nella fusoliera) da 295 kg come massimo.
L'armamento di lancio era basato su 4 mitragliatrici SB2C-1 oppure, per i modelli successivi, 2 cannoni da 20 mm. Due mitragliatrici leggere erano disponibili per la postazione posteriore, ad un certo punto sostituite da una sola arma da 12,7 mm; questa però non ebbe il successo sperato e, probabilmente per questioni di manovrabilità dell'impianto, si ritornò alle due da 7,62 mm.
[modifica] Versioni e cronologia
Anno | Modello | Sigla | Esemplari |
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1940 | Model 84 | XSB2C-1 | 1 |
1942 | Model 84 | SB2C-1 | 200 |
Model 84 | A-25A | 900 | |
Model 84 | SB2C-1C | 778 | |
1944 | Model 84 | SB2C-3 | 1112 |
Model 84 | SB2C-4 | 2045 | |
Model 84 | SB2C-5 | 970 | |
Totale | 6006 |
Anno | Modello | Sigla | Esemplari |
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1943 | Model 84 | SBF-1 | 50 |
Model 84 | SBF-3 | 150 | |
Model 84 | SBF-4E | 100 | |
1943 | Model 84 | SBW-1 | 38 |
1943 | Model 84 | SBW-1B | 28 |
Model 84 | SBW-3 | 413 | |
Model 84 | SBW-4E | 270 | |
Model 84 | SBW-5 | 85 | |
Totale | 834 |
Totale generale: 7140
[modifica] Impiego
L'Helldiver, nonostante la sua sagoma fosse massiccia e possente, era un aereo sostanzialmente da perfezionare ed entrò in servizio in maniera stentata, tanto che esso, dopo la prima crociera operativa nel 1943, venne talmente mal giudicato da essere sostituito dal più vecchio Dauntless.
Sviluppato nelle versioni SB2C-1, 2, 3, 4 e 5, divenne pienamente soddisfacente solo in quest'ultima, in cui si riuscì a rimediare ai numerosissimi difetti del velivolo.
Gli equipaggi, che lo chiamavano "la bestia", erano poco rassicurati dalla sua maggiore velocità rispetto al Dauntless, perché nei fatti il velivolo era difficile da controllare, troppo corta e poco efficace com'era la coda, mentre le rifiniture erano rudimentali e l'ergonomia dei comandi dell'abitacolo inesistente, tanto che venne standardizzata con quella degli altri aerei dell'US Navy solo nel modello C-5.
La decadenza della Curtiss, che si dimostrò incapace di rimanere sul mercato dopo una eccellente storia nel campo delle costruzioni aeronautiche, può contribuire a spiegare come mai il velivolo fosse tanto meno di successo rispetto al simile ma molto più efficiente aerosilurante Avenger, macchina di indiscusso successo anche se ben più lenta.
Così l'Helldiver nonostante la sua efficacia teorica in termini di "forza bruta", venne usato con una certa continuità solo a partire dal 1944. Da notare che il più leggero bombardiere giapponese coevo e pari classe dell'Helldiver era lo Yokosuka D4Y "Judy", in grado di raggiungere una velocità effettiva di oltre 100 km/h maggiore, tanto da competere con i caccia imbarcati USA.
In seguito alla fine della guerra, l'Helldiver sparì rapidamente dalla prima linea (come anche la Curtiss dal settore delle costruzioni aeronautiche, dato che praticamente non fu in grado di entrare nell'era dei jets), anche se alcuni esemplari vennero utilizzati dalla Francia e persino dall'Italia, che li ebbe in servizio nell'AMI, ma anche nella Marina, dove per pochi giorni alcune decine di esemplari militarono. Ma gli Helldiver erano stati lasciati in condizioni di stoccaggio malsane, e questo ne diminuiva l'efficienza: così la nascita di un'aviazione navale venne rimandata. L'AMI, in forza di una legge del 1937, requisì gli aerei e li usò per il traino bersagli fino al 1959.
La Francia, invece, li utilizzò attivamente per bombardamenti contro i Viet-Minh in Indocina.
Gli esemplari giunti fino a noi sono pochi, e al 2002 c'era un solo esemplare volante, in Texas, appartenente alla Confederate Air Force.
[modifica] Bibliografia
- Aerei nella Storia, Feb-Mar. 2002, di Alessandro Gigli-Cervi.