Costanzo Cloro
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gaius Flavius Valerius Constantius, in italiano Gaio Flavio Valerio Costanzo, meglio noto come Costanzo Cloro (Dardania, 31 marzo 250 – Eboracum, 25 luglio 306), fu imperatore romano (305-306) durante la tetrarchia.
Costanzo Cloro | ||
---|---|---|
Imperatore romano | ||
Busto di Costanzo Cloro | ||
Regno | 293 - 305 (come Cesare assieme a Massimiano) 305 - 306 (come Augusto d'Occidente assieme a Galerio Augusto d'Oriente) |
|
Nome completo | Marcus Flavius Valerius Constantius | |
Nascita | 31 marzo 250 | |
Dardania, Kosovo | ||
Morte | 25 luglio 306 | |
Eboracum, Britannia | ||
Predecessore | Massimiano (assieme a Diocleziano in Oriente) | |
Successore | Flavio Severo (assieme a Galerio in Oriente) | |
Coniuge | Elena (?-293) | |
Teodora (293-306) | ||
Figli | Costantino I, Flavio Dalmazio Giulio Costanzo Flavia Giulia Costanza Eutropia Anastasia |
|
Dinastia | costantiniana | |
Padre | Eutropio | |
Madre | Claudia |
Comunemente era chiamato Chlorus (pallido), un epiteto datogli dagli storici bizantini. Era originario dell'Illiria. Dal suo legame con Elena era nato nel 274 il figlio Costantino, futuro imperatore. Un falso legame con la famiglia di Claudio II il Gotico gli venne attribuito dal figlio.
Essendosi distinto per la sua abilità militare e per la sua capacità come governatore della Dalmazia il 1° marzo 293 venne adottato come figlio e successore designato da Massimiano, ricevendo il titolo di cesare. Costanzo nel 289 aveva sposato Flavia Massimiana Teodora, figliastra di Massimiano, ripudiando Elena. Nella distribuzione delle province vennero assegnate a Costanzo la Gallia e la Britannia. Siglò una duratura pace con i Britanni.
Nel 298 Costanzo spinse gli Alamanni nel territorio dei Lingoni (nella moderna Langres in Francia) e rinforzò le difese sul fiume Reno. Durante le persecuzioni dei cristiani nel 303 non si verificarono grandi episodi di violenza nella zona amministrata da Cloro, sia per il suo animo relativamente tollerante sia per l'impegno preponderante mosso nel contenimento delle popolazioni ostili, che assorbì l'imperatore per la quasi totalità del suo principato.
Con il ritiro degli augusti Diocleziano e Massimiano, divenne egli stesso augusto il 1° maggio del 305, scegliendo come proprio cesare e successore designato Flavio Valerio Severo. Tuttavia, alla sua morte l'anno seguente a Eboracum (York ) durante una spedizione contro i Pitti e gli Scoti, le truppe proclamarono augusto il figlio Costantino che finì con il riunificare l'impero romano sotto il suo potere nel 324.
[modifica] Costanzo Cloro e il cristianesimo
Nell'opera Vita Contantini, Eusebio di Cesarea sostiene che Costanzo Cloro fosse un cristiano che fingeva di essere pagano e che per questo non prese parte alle persecuzioni di Diocleziano. Costanzo Cloro, come tutti gli imperatori da Aureliano fino a Costantino, era piuttosto un aderente del culto del Sol Invictus.
[modifica] Leggenda medioevale
Goffredo di Monmouth scrive nella sua leggendaria Historia Regum Britanniae che Costanzo sarebbe stato un senatore romano all'inizio della sua carriera. Nel testo si afferma che all'inizio della sua attività avrebbe costretto la Spagna a sottomettersi all'impero romano e che durante la sua carriera avrebbe continuato ad elevare la potenza di Roma. Questa versione dei fatti non coincide con il racconto riguardo Coel Hen, secondo il quale le rivolte erano state placate prima della sottomissione a Roma.
Le leggende si riferiscono anche alla figura della madre di Costantino, Elena, che viene riportata come una schiava costretta a prostituirsi in una taverna.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Costanzo Cloro
Predecessore: | Imperatore romano | Successore: | |
---|---|---|---|
Massimiano (con Diocleziano) | 305 - 306 (con Galerio) | Costantino I |