Chrysochloridae
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Talpe dorate |
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Chrysochloridae sp. |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||
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Generi | ||||||||||||||||||
Le talpe dorate (Chrysochloridae Gray, 1825) sono una famiglia di mammiferi afrosoricidi diffusi nell'Africa del Sud. Costituiscono l'unica famiglia del sottordine Chrysochloridea.
Indice |
[modifica] Descrizione
Per un fenomeno di convergenza evolutiva sono simili nell'aspetto alle vere talpe (Talpidae) e alle talpe marsupiali (Notoryctidae), anche se dal punto di vista evolutivo sono più strettamente imparentate con i toporagni elefante (Macroscelididae).
Le talpe dorate più piccole sono lunghe 7,5 cm, mentre le più grandi raggiungono i 25 cm. Hanno lo stesso corpo cilindrico arrotondato delle vere talpe, con zampe corte e artigli delle zampe anteriori slargati per poter scavare la terra. Le zampe anteriori sono rivolte all'indietro e non verso l'esterno come quelle delle vere talpe ed hanno quattro dita; il terzo dito è dotato di un lungo artiglio ricurvo e il secondo di uno leggermente più piccolo, mentre le altre due dita sono corte e quasi atrofizzate.
Sono cieche, con gli occhi ricoperti da una sottile pelle pelosa. Anche le orecchie sono piccole e nascoste nel pelo. Il muso termina con una chiazza di pelle dura e coriacea simile al cuoio, mentre le narici sono nascoste da una plica di pelle. La pelle del corpo, spessa ed abbondante, è ricoperta da un pelo fitto, e da uno strato inferiore lanoso e dai riflessi metallici, che possono essere gialli, rossi, verdi, bronzei o addirittura violetti: il colore del pelo si schiarisce dalla base alla punta.
La dentatura all'interno della famiglia varia per il numero di molari, secondo la seguente formula:
I: ; C: ; Pm: ; M:
L'incisivo centrale è più largo di quelli laterali, i quali assumono, come il primo premolare, un aspetto simile ai canini. I denti mascellari sono di tipo zalambdodonte, cioè con i tre coni primari disposti a forma di "V". [1]
[modifica] Abitudini
Le talpe dorate hanno uno stile di vita fossoriale, cioè trascorrono gran parte del loro tempo sottoterra. Per scavare, infilano il naso nel terreno ed alzano poi improvvisamente la testa. Man mano che la terra viene rimossa, la talpa provvede a spingerla indietro, sotto il corpo, con le zampe anteriori. Le zampe posteriori a forma di cucchiaio, invece, servono per sospingere la terra ancora più lontano e compattarla: anche il corpo, nell'attività respiratoria, espandendosi e contraendosi compatta la superficie delle gallerie, impedendo loro di collassare. I cunicoli sotterranei non sono affatto profondi, ragione per cui spesso la talpa fa spuntar fuori il muso arricciandolo, come per annusar l'aria, poi torna a ritirarsi per riprendere a scavare la sua galleria. Di solito, questa viene usata una sola volta. Infatti, se il suolo è molto friabile, la volta crolla dopo il passaggio dell'animale, cosicché nel terreno rimane solo un solco. Capita anche che le talpe dorate scavino un pozzo alquanto profondo, probabilmente per ricavarvi il vano del nido.
Dato che, a differenza di quello delle vere talpe, il pelo delle talpe dorate ha un verso, l'animale non è in grado di spostarsi contropelo. Per tornare sui suoi passi, la talpa dorata è quindi costretta a girare su se stessa con una capriola, cosa che fa girando dapprima la testa da un lato e facendo ruotare poi il dorso al disopra della testa. Sembra che le talpe dorate non gradiscano il terreno secco, nel quale si agitano freneticamente. Inoltre, dato che il loro pelo non si bagna mai, le talpe non si prendono affatto cura di pulirsi. Se si infangano, continuano imperturbabilmente a camminare nel cunicolo, ciò che ha per effetto di «spazzolar via» il fango dal pelo per sfregamento contro le pareti [2].
È stato affermato che alcune specie di talpe dorate sono attive di giorno e altre di notte [2]. Può darsi che alcune siano notturne e altre diurne, come può darsi anche che questa osservazione stia a significare che, al pari della talpa europea, questa talpa alterni tre-quattro ore di riposo ad altrettante ore di attività. La talpa, quando è sveglia, è in continuo movimento e, in tal modo, riesce a conservare inalterata la normale temperatura corporea. Ma se sta ferma troppo a lungo, o se è malata, la sua temperatura diminuisce molto rapidamente, il che sta a indicare chiaramente come il suolo umido sia per lei un ambiente pericoloso. Nella stessa maniera, il suolo diventerebbe una fonte di pericolo per la talpa dorata, se questa non avesse un sistema di difesa naturale in grado di entrare in funzione automaticamente non appena l'animale interrompe la sua attività. Ecco perché, mentre dorme, i suoi muscoli continuano a contrarsi generando così del calore nella misura indispensabile [3].
Non si hanno notizie su quali siano i loro predatori. La talpa dorata di De Winton, appena toccata, reagisce fingendo di essere morta, dopo aver emesso un grido acuto [3].
Come i tenrec, le talpe dorate non hanno scroto e possiedono una cloaca.
[modifica] Alimentazione
Pur essendo cieche e avendo un udito molto limitato, posseggono organi sensoriali che gli consentono di percepire le onde sismiche il che gli garantisce di individuare anche a distanza la presenza di potenziali prede [4].
Alcune specie si nutrono di insetti, in special modo di grilli, cavallette, scarafaggi, ma anche di lombrichi e lumache, che frantumano con pochi colpi dei denti posteriori e quindi ingoiano rapidamente. Le lumache, però, vengono aperte con gli incisivi e poi masticate con i molari [5]. Per mangiare i lombrichi, la talpa usa invece una tecnica ancora diversa: li tiene fermi con le zampe anteriori e li inghiotte cominciando dalla testa senza però mai masticarli e senza mai fermarsi. Alla stessa maniera ingoia anche alcune lucertole apode, che vivono nel sottosuolo [5].
[modifica] Riproduzione
Normalmente, la talpa dorata partorisce due piccoli per volta in una cavità del terreno tappezzata di erba e situata in una galleria abbastanza profonda. Sembra che la talpa dorata del Capo preferisca partorire durante la stagione piovosa, da aprile a luglio. I piccoli vengono poi allattati per due o tre mesi fino allo spuntare dei loro denti: da quel momento sono, sessualmente, quasi maturi.
[modifica] Diffusione e habitat
Le specie di questa famiglia sono presenti esclusivamente in Africa australe, a sud del Sahara, e la massima concentrazione di biodiversità si ha in Sudafrica, di cui sono sono endemiche più della metà delle specie. Al di fuori dell'Africa del Sud si conoscono finora solo tre specie: Calcochloris leucorhinus diffusa dal Camerun fino al nord dell'Angola, Chrysochloris stuhlmanni dal Camerun fino alla Tanzania, e Calcochloris tytonis, nota solo da un unico esemplare ritrovato in Somalia.
Occupano diversi habitat, anche se la maggior parte delle specie di talpa dorata ne ha un suo specifico. Alcune specie vivono in regioni desertiche, ma perlopiù vivono in foreste, savane e praterie. La maggior parte delle specie hanno areali ristretti, e si conoscono solo pochi casi di diffusione su territori di ampie dimensioni.
[modifica] Tassonomia
- Ordine Afrosoricida
- Sottordine Chrysochloridea
- Famiglia Chrysochloridae
- Sottofamiglia Chrysochlorinae
- Genere Carpitalpa
- Carpitalpa arendsi, Talpa dorata di Arend
- Genere Chlorotalpa
- Chlorotalpa duthieae, Talpa dorata di Duthie
- Chlorotalpa sclateri, Talpa dorata di Sclater
- Genere Chrysochloris
- Sottogenere Chrysochloris
- Chrysochloris asiatica, Talpa dorata del Capo
- Chrysochloris visagiei, Talpa dorata di Visagie
- Sottogenere Kilimatalpa
- Chrysochloris stuhlmanni, Talpa dorata di Stuhlmann
- Sottogenere Chrysochloris
- Genere Chrysospalax
- Chrysospalax trevelyani, Talpa dorata gigante
- Chrysospalax villosus, Talpa dorata dal pelo ruvido
- Genere Cryptochloris
- Cryptochloris wintoni, Talpa dorata di De Winton
- Cryptochloris zyli, Talpa dorata di Van Zyl
- Genere Eremitalpa
- Eremitalpa granti, Talpa dorata di Grant
- Genere Carpitalpa
- Sottofamiglia Amblysominae
- Genere Amblysomus
- Amblysomus corriae, Talpa dorata del fynbos
- Amblysomus hottentotus, Talpa dorata ottentotta
- Amblysomus marleyi, Talpa dorata di Marley
- Amblysomus robustus, Talpa dorata robusta
- Amblysomus septentrionalis, Talpa dorata dell'Highveld
- Genere Calcochloris
- Sottogenere Huetia
- Calcochloris leucorhinus, Talpa dorata del Congo
- Sottogenere Calcochloris
- Calcochloris obtusirostris, Talpa dorata gialla
- Sottogenere incertae sedis
- Calcochloris tytonis, Talpa dorata somala
- Sottogenere Huetia
- Genere Neamblysomus
- Neamblysomus julianae, Talpa dorata di Juliana
- Neamblysomus gunningi, Talpa dorata di Gunning
- Genere Amblysomus
- Sottofamiglia Chrysochlorinae
- Famiglia Chrysochloridae
- Sottordine Chrysochloridea
[modifica] Note
- ^ Chrysochloridae - http://animaldiversity.ummz.umich.edu
- ^ a b Alfred Edmund Brehm, Vita degli Animali, Volume I, Rizzoli, 1983, ISBN 8817124524
- ^ a b Ronald M. Nowak, Walker's Mammals of the World sixth edition
- ^ Mason M.J. and Narins P.M. Seismic Signal Use by Fossorial Mammals American Zoologist 2001 41(5):1171-1184.
- ^ a b Animali in primo piano, De Agostini (1996)
[modifica] Bibliografia
- Bronner G.N., Jenkins P.D. in D.E. Wilson; D.M. Reeder. Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference. 3a edizione . Johns Hopkins University Press, 2005. pp. 77-81 ISBN 0801882214
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Chrysochloridae
- Wikispecies contiene informazioni su Chrysochloridae
[modifica] Collegamenti esterni
- Ciszek, D. and P. Myers. 2000. Chrysochloridae Animal Diversity Web
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