Chiribiri

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La Chiribiri è stata una casa automobilistica, nonché produttrice di motori per aviazione, attiva a Torino dal 1911 al 1929.

[modifica] Storia

Fondata dal veneziano Antonio Chiribiri il 23 settembre del 1911 insieme al pilota collaudatore Maurizio Ramassotto e all'ingegnere Gaudenzio Verga con la ragione sociale Fabbrica Torinese Velivoli Chiribiri & Co., ed impegnata da principio nella produzione di pezzi di ricambio per l'industria aeronautica, la ditta raggiunse una notevole espansione nei suoi primi anni di vita grazie all'affidabilità ed alle prestazioni dei propulsori da essa prodotti, da principio su licenza della Società francese Gnome et Rhône, che le varranno in seguito importanti commesse militari negli anni del I conflitto mondiale.

Nel 1914 il conte Gustavo Brunetta d'Usseaux, desideroso di entrare nella nascente industria automobilistica, commissionò alla Chiribiri la progettazione di una autovettura economica con propulsore di 980cc., della quale venne iniziata una prima serie di cento esemplari.

Purtroppo il nobiluomo torinese, principale promotore dell'impresa, venne inaspettatamente travolto da una grave crisi economica quando l'autovettura (che avrebbe dovuto chiamarsi "Siva") era ancora allo stato di prototipo. Non desiderando gettare via il lavoro fin qui svolto, Chiribiri decise di proseguire da solo nello sviluppo dell'automobile, investendo nella nuova attività i profitti ottenuti con le commesse belliche.

Viene così presentata al Salone di Parigi del 1919 la "Tipo 12HP" che, con poche varianti, entrò in produzione e vi rimase fino al 1922. Equipaggiata con un motore 4 cilindri in linea di 1593cc in grado di erogare 19 CV a 2200 giri/min, l'auto montava un cambio a quattro marce più retromarcia disposto sul ponte posteriore in blocco con il differenziale. La carrozzeria era del tipo aperto a 4 posti.

Gli anni venti vedono la costruzione di vetture sportive all'avanguardia della produzione mondiale, quali la "Tipo Monza", la "Bialbero" e la "Tipo Roma", che conseguono importanti vittorie in competizioni quali la Susa - Moncenisio, la Aosta - Gran San Bernardo e al "Gran Premio Vetturette" che si svolge al nuovo Autodromo di Monza.

Ma le vittorie sportive non salveranno la Chiribiri dalle ripercussioni della crisi economica generata dal crollo della borsa di Wall Street che incideranno pesantemente nell'economia dell'Italia del primo dopoguerra, e il 3 settembre del 1929 la società sarà costretta a chiudere i battenti, e gli stabilimenti verranno rilevati dalla Lancia.

[modifica] Il marchio

Sebbene recentemente una società della provincia di Caserta abbia immesso sul mercato una linea di abbigliamento con lo stesso marchio, tali prodotti non hanno nulla a che fare con la casa automobilistica Chiribiri, che non ha mai prodotto nulla all'infuori di automobili, motori per aviazione ed aeroplani.