Chiesa di Sant'Antonio (Capraia Isola)
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La chiesa e il convento di Sant'Antonio sono due edifici sacri che si trovano a Capraia Isola.
La chiesa e il convento furono costruiti dall'Ordine francescano nella seconda metà del XVII secolo. Le origini si devono a un monaco francescano, Pier Giorgio di Bastia, che fu inviato nell'isola nel febbraio 1655 dall'allora vescovo di Massa e Populonia Giovan Battista Malaspina per sostituire nelle funzioni di economo un pievano ammalato: il frate convinse la comunità di Capraia ad ospitare un insediamento di francescani. Questa possibilità era vista con favore dalla Repubblica di Genova - secondo il quale i francescani potevano limitare l'autorità del vescovo, che risiedendo a Massa Marittima poteva essere influenzato dal Granducato di Toscana - ma fu avversata dal successore di monsignor Malaspina, Bandino Accarigi, che il 19 gennaio 1658 inviò una lettera alla comunità di Capraia per manifestare la sua contrarietà. Tuttavia i francescani si erano già dati da fare e nel frattempo avevano ottenuto da Papa Alessandro VII il via libera[1].
Dal 1873 al 1986 il convento ha ospitato la Centrale del carcere, che ospitava la direzione e gli uffici.
L'origine barocca è evidente nelle linee mosse della facciata della chiesa. All'interno si trovano la tela raffigurante la Vergine con il Bambino e Sant'Anna e, sull'altare maggiore, la statua lignea di Sant'Antonio.
[modifica] Note
- ^ Cfr. Alberto Riparbelli, La chiesa di Sant'Antonio in Capraia Isola, Firenze 1977, testo disponibile anche online a questo indirizzo