Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Breganzona)

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Nell’ex Comune di Breganzona, nella frazione di Biogno sulla collina sorge la chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta, preceduta da un viale d’accesso affiancato dalle cappelle della Via Crucis creata nel 1713. La chiesa, consacrata il 25 novembre 1489 al vescovo di Como Giovanni Antonio Trivulzio, subì trasformazioni secondo il gusto barocco nel corso del sec. XVII, nel 1608 si dà inizio ai lavori della sacrestia; segue nel 1685 l'innalzamento. Nel 1710 si procede alla costruzione della nuova sacrestia (coro attuale). Il portico sul lato destro è dell’inizio del Settecento, sotto cui vi è una meridiana del 1678. Infine si decide un ampliamento con l’aggiunta della navata laterale nord, con spostamento dell'altare della Vergine, nel 1881, su progetto dell'ingegnere Leone Leoni di Bedigliora: capo-muratore Battista Polar di Biogno, pittore Giuseppe Piattini di Biogno, stuccatore un Laurenti, sindaco di Carabbia, scultore Gerolamo Marchesi. Restauri nel 1961 e nel 1986.

All’interno la prima e la terza navata e il coro sono coperti da volte a crociera, impostate nel 1702 da Antonio Maria Corazzina dopo l’innalzamento dell’edificio compiuto nel 1685. Lesene con capitelli corinzi sorreggono il cornicione perimetrico spezzato, ornato di stucchi a motivi vegetali e testine di putti su sfondo policromo, realizzati dai fratelli Francesco Maria e Giovanni Bettini di Biogno nel 1702. L’elegante altare maggiore marmoreo ha una mostra ornata di putti, disegnata da Giorgio Casella di Carona (Svizzera) e realizzata da Gabriele Rossi nel 1733, forse autori anche di quello di Santa Liberata; verso il 1950 la mensa in muratura vien sostituita da una in marmo su disegno dell'architetto Giacomo Alberti di Bedigliora; la pala dei Santi Quirico e Giulitta del 1741 è opera di Giuseppe Antonio Petrini di Carona (Svizzera); ai lati, grandi statue in stucco dei Santi Pietro e Paolo; sulla parete di fondo del coro: quadratura coeva.

Nel 1674 Giuseppe Rossi e Giorgio Aglio di Arzo erigono la balaustra della cappella della Madonna; negli anni 1748-750 si erige l'altare marmoreo della Vergine. Nella cappella di Santa Liberata, aggiunta nel 1680: volta decorata da stucchi, l’altare in marmo, pure di G. Casella, reca la tela del sec. XVIII raffigurante la Santa titolare, ridipinta; la balaustra è del 1720. Il marmoreo fonte battesimale è del 1773, quando fu istituita la parrocchia indipendente dalla matrice, la collegiata di San Lorenzo di Lugano.

Nella navata laterale nord, l’altare marmoreo, progettato da Giambattista Casasopra di Gentilino, messo in opera da Melchiorre e Bernardo Giudici, è ornato di due angeli di Muzio Camuzzi (notizie 1717-1759) di Montagnola negli anni 1748-1750 e contiene la statua scolpita da Francesco Calloni di Pazzallo nel 1643; sulla volta a vela: quadratura dipinta da Giuseppe Piattini (1814-1883) nel 1881. In sagrestia si conserva l’antico altare maggiore ligneo, opera del 1612 di Battista Rossi di Sessa, con la tela raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi titolari e San Giovanni Battista dipinta da Giovan Battista Laghi di Lugano; i grandi credenzoni del 1730 sono di Francesco Saverio Rosetti di Lugano; Battista Petrini di Comano è autore nel 1768 dello splendido confessionale rivestito in radica di noce. L'organo viene acquistato nel 1838. Notevoli sono due paliotti festivi, l'uno secentesco con l'immagine di San Giovanni Battista, l'altro con motivi floreali, offerto dalla famiglia Frasca nel 1844.

[modifica] Bibliografia

• V. Pirovano, Bollettino parrocchiale di Biogno-Breganzona, 1959-1963.
• B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 297.
• V. Crivelli, San Quirico. 1489-1989. Biogno-Breganzona, Aurora SA, Canobbio 1989.
• AA.VV., Guida d’arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 331-333.