Bonaventura Presti
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Frate Bonaventura Presti (Bologna, ... – Napoli, 1685) è stato un architetto, ingegnere e falegname italiano, attivo principalmente a Napoli dal 1659 al 1685.
Bolognese di nascita e di formazione, dapprima diviene falegname e opera nel campo della falegnameria e successivamente diviene religioso ed entra nell'ordine dei certosini, trasferitosi a Napoli per lavoro inizia anche la carriera da prolifico architetto e ingegnere. Il vasto repertorio che ha lasciato il Presti è notevole, l'opera ingegneristica più importante è la darsena, come narra Francesco Milizia nel suo libro [1] descrive che l'architetto certosino fece e diresse il progetto della darsena, senza alcuna conoscenza di ingegneria, durante lo scavo dell'opera si aprì una sorgente d'acqua sotterranea e il certosino non riuscì nell'impresa e venne sostituito dall'architetto e ingenere regio Francesco Antonio Picchiatti, assistito da Donato Antonio Cafaro, che trovarono il rimedio di prosciugare lo scavo [2]. Bonavetura Presti fu attivo anche come architetto della Certosa di San Martino, dopo l'estromissione di Cosimo Fanzago, dove completa il pavimento utilizzando parti di marmo abbozzate dal Fanzago, altra opera nota realizzata dall'architetto bolognese è il Chiostro di San Domenico Soriano, il Presti redasse più progetti per il chiostro e durante la sua costriuzione il bolognese ebbe una vertenza con i monaci del convento estromettendolo dal cantiere, a completare l'opera fu di nuovo Francesco Antonio Picchiatti.
[modifica] Note
- ^ Pagg. 266 e 267 di Memorie di architetti antichi e moderni.
- ^ Il Milizia decrive che i due ingegneri utilizzarono le stesse macchine-pompa che venivano utilizzate nelle terre della campagna attorno Napoli per irrigare i campi.
[modifica] Fonti
- Memorie di architetti antichi e moderni di Francesco Milizia, 1781.
- Maria Rosaria Costa, I Chiostri di Napoli, Tascabili Economici Newton, Roma, 1996, ISBN 88-818-3553-3