Azrael
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ʿAzrāʾīl (forma inglese dell'arabo:عزرائیل, `Ezra'il o `Ezra'eil, letteralmente "colui che Dio aiuta") è il nome tradizionalmente attribuito nell'Islam all'angelo della morte, anche se esso non compare mai nel Corano in cui invece di solito è indicato come Malak al-Maut, che è la traduzione diretta di "Angelo della morte". Si può trovare scritto anche come Izrail, Izrael, Azrail e Azrael.
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[modifica] Origine
Azrael fu conosciuto inizialmente come Azra, il discendente degli alti spiriti di Aronne e scriba dell'esilio Babilonese e del secondo Tempio di Gerusalemme. Nel primo periodo Cristiano divenne conosciuto come Esdras, il profeta che porta lo spirito del Messia. Fu in questa storia del Primo-Cristianesimo che si sostenne che Azrael ascese al cielo senza sperimentare la morte. È anche menzionato come "Angelo della Legge".
[modifica] Aspetto Fisico
Genericamente è dipinto come arcangelo sotto il comando di Dio anziché come la figura della Morte personificata. A seconda dei punti di vista, e dei precetti delle varie religioni in cui è raffigurato, Azrael è rappresentato come residente nel Terzo Cielo. Ha quattro facce, e quattrocento ali, ed il suo intero corpo consiste in occhi e lingue, il numero corrisponde al numero delle persone che abitano la Terra. Sarà l'ultimo a morire, registrando e cancellando costantemente il grande libro dei nomi degli uomini alla nascita ed alla morte, rispettivamente.[1]
[modifica] Caratteristiche
Azrael è anche raffigurato come il più astuto e saggio degli arcangeli. Una storia del Corano dice che Dio chiese ai quattro arcangeli (Michele, Gabriele, Uriel ed Azrael) di raccogliere sette manciate di terra dalla base dell'Albero della Vita nel Giardino dell'Eden. Loro realizzarono che solo tre di loro potevano presentarsi al Signore con due manciate, mentre l'ultimo avrebbe potuto prendere solo una manciata. Michael e Uriel immediatamente iniziatono a discutere su chi avrebbe dovuto portare due manciate, e chi avrebbe dovuto portarne solo una. Gabriel cercò di mediare tra i due, ma cadde nell'argomento anche lui. Mentre i tre arcangeli erano così distratti, Azrael se ne andò a prendere le sette manciate di terra per conto suo, le mise in una borsa, e le portò a Dio da solo.
[modifica] Presenza nella cultura popolare moderna
- Azrael è il soggetto di uno dei capolavori di Mikhail Vrubel.
- Nel film Dogma di Kevin Smith, Azrael è stato cacciato dal paradiso per non essersi schierato nel momento della ribellione di Lucifero e cerca di cancellare l'esistenza per sfuggire alla sua condanna.
- Nel videogioco Final Fantasy XII della Square-Enix, Zalera è il Serafino della Morte, è chiamato così in quanto anagramma di Azrael. Compare anche in Final Fantasy Tactis come uno dei demoni Lucavi.
- Nel manga Chrono Crusade, Rosette, la protagonista, canta con il fratello ricordando l'angelo Azrael.
- Nel manga Angel Sanctuary, Azrael appare come uno dei personaggi, insieme ad altri angeli ed arcangeli.
[modifica] Note
- ^ Hastings. Encyclopeadia of Religion and Ethics. (in inglese) IV, 617