Aveto
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Aveto | |
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Lunghezza: | 57 km |
Portata media: | c.ca 18-20 m³/s |
Bacino idrografico: | ? km² |
Altitudine della sorgente: | 1.245 m s.l.m. |
Nasce: | Monte Caucaso (comune di ?) |
Sfocia: | dx del fiume Trebbia presso Marsaglia |
Stati/regioni attraversati: | Provincia di Genova; Provincia di Piacenza |
L'Aveto è un fiume dell'Italia settentrionale lungo 57 km., principale affluente di destra della Trebbia che scorre nella valle omonima in parte in Liguria (provincia di Genova) e in parte in Emilia-Romagna (provincia di Piacenza). Può essere considerato, sino al punto di confluenza con la Trebbia (come già avviene per gli emiliani fiumi Taro e Ceno) una sorta di fiume gemello di quest'ultima, in quanto ad essa assimilabile sia come estensione di bacino, portata e lunghezza dell'asta fluviale.
Indice |
[modifica] Il corso del fiume
Il fiume nasce in Liguria dal Monte Caucaso (1.245 m.) scorrendo nel primo tratto in una gola ampia e verdissima entrando poi nella piana di Cabanne, in località Parazzuolo, dove riceve le acque del primo subaffluente di una certa importanza: il Ventarola proveniente dal Monte Ramaceto (m. 1.345). Scorrendo impetuoso con andamento nord-est in una valle ancora quasi incontaminata (tutelata a Parco Naturale dell'Aveto), il fiume precipita per un breve tratto fra scogli, marmitte e laghetti fino nella zona compresa tra Brignole, Rezzoaglio ed il ponte di Alpepiana. Qui si arricchisce dell'apporto di altri affluenti tra cui il Gramizza, suo principale tributario di destra ed il rio di S. Stefano d'Aveto, assumendo poi direzione nord. Il fiume giunge in località Ascona, dove comincia a scorrere incassato fungendo da confine tra le regioni Liguria e Emilia-Romagna.
Qui la Diga di Boschi sbarra il suo corso formando il bacino artificiale di Ruffinati. Presso la località Castagnola l'Aveto entra poi definitivamente in territorio Emiliano (provincia di Piacenza), scorrendo in un tratto ingolato estremamente selvaggio e incassato, impoverito d'acque per alcuni km sino a Salsominore dove riacquista la sua portata d'acqua. Questo suggestivo tratto del fiume è assai noto ai canoisti come Gole del Diavolo Morto e risulta uno dei più stretti e arcigni dell'Appennino Tosco-Emiliano. Dallo scarico della centrale di Ruffinati il fiume termina il suo tratto ingolato ampliando il proprio letto ciottoloso e giungendo in breve alla confluenza con la Trebbia, che avviene in località Confiente nei pressi dell’abitato di Marsaglia nel comune di Corte Brugnatella.
[modifica] Regime idrologico
L'Aveto è un fiume di discreta portata tanto da risultare tributario di fondamentale importanza per il fiume Trebbia. Risente come tutti i corsi d'acqua appenninici di notevolissime variazioni stagionali con piene violente e impetuose in autunno e magre assai accentuate in estate. Nel tratto piacentino il regime del fiume risente della presenza della Diga di Boschi tant'è che non sono infrequenti (anche in estate), piene improvvise dovute al rilascio di acque dal bacino artificiale, pre-annunciate tramite un sistema di sirene.
[modifica] Natura
Insieme alla Trebbia, l'Aveto scorre in una delle zone più incontaminate e suggestive dell'Appennino Settentrionale. La porzione alta del suo bacino è tutelata dal Parco naturale regionale dell'Aveto.
[modifica] Storia
nome antico Avanto