Aspidistra
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Aspidistra |
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Aspidistra elatior |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||
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Specie | ||||||||||||
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L'aspidistra (dal greco ασπίς, aspís, nel senso di scudo, per via dell'aspetto delle foglie) è una pianta ornamentale originaria dell'Asia orientale (Giappone, Cina e Himalaya) e dell'Africa. Le specie più diffuse sono l'A. elatior, l'A. typica, l'A. caespitosa, l'A. linearifolia, l'A. tonkinensis e l'A. lurida. Genere della famiglia delle Convallariaceae (già Liliaceae); poco apprezzata in passato, è stata recentemente rivalutata per la robustezza e adattabilità ad ogni tipo di clima e situazione, la sua altezza può raggiungere circa 70 cm e si può coltivare sia in vaso, con terriccio universale ben drenato, che in piena terra, nelle zone a clima non troppo rigido al riparo dell'ombra di alberi o arbusti, con l'aggiunta di torba, sabbia e materiale inerte drenante.
L'Aspidistra è una pianta dal rizoma carnoso e dalle foglie larghe e dure di colore verde intenso, lucide e sempreverdi; alcune varietà hanno foglie striate di bianco (Aspidistra lurida). I fiori, che crescono quasi a diretto contatto con la terra, non sono vistosi, spesso nascosti dal folto fogliame (per questo alcuni ritengono che non fiorisca mai), di colore porpora-brunastro, a volte con macchioline chiare, sbocciano in estate generando una bacca nerastra.
Sono piante molto longeve che possono vivere più di cento anni.[citazione necessaria] Il loro nome è stato reso celebre dallo scrittore George Orwell nel romanzo Fiorirà l'aspidistra (Keep the aspidistra flying, 1936).
Indice |
[modifica] Coltivazione
Pianta molto rustica e longeva, si adatta a qualunque tipo di terreno o esposizione, preferisce posizione luminosissima ma non il sole diretto, sopporta climi con notevoli escursioni termiche (da -5° a +40° C) anche se teme le forti gelate, si può usare terriccio universale ben drenato. L'Aspidistra necessita di una concimazione mensile nella bella stagione con fertilizzante minerale diluito nell'acqua delle innaffiature. Poco esigente come apporto idrico resiste bene a brevi periodi di siccità, le innaffiature in estate vanno effettuate quando il terreno è asciutto, diradarle d'inverno.
I rinvasi vanno eseguiti a fine autunno solo se le radici hanno occupato tutto lo spazio disponibile. La moltiplicazione avviene per divisione dei cespi in primavera, invasando o interrando immediatamente le nuove piante, se si dispone dei frutti freschi si può seminare in autunno.
[modifica] Avversità
I raggi solari troppo intensi provocano un sensibile rallentamento della crescita e una decolorazione delle foglie.
In condizioni ambientali sfavorevoli le aspidistre possono subire attacchi di cocciniglie e afidi; nei terreni poco drenati si possono avere marciumi radicali per attacchi fungini.
Negli appartamenti sono frequenti gli attacchi di acari.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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