Anton Mang

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Anton "Toni" Mang (Inning Am Ammersee, 29 settembre 1949) è un ex motociclista tedesco.

Campione nazionale della classe 125 nel 1974, l'anno seguente fece il suo esordio nel motomondiale con la SMZ con cui corse in qualità di wild-card il Gran Premio di Germania. Proprio sul circuito di casa l'anno seguente vinse il suo primo Gran Premio di motociclismo alla guida di una Morbidelli, che gli consentì di arrivare quinto in classifica generale.

Dopo un periodo di sperimentazione, nel 1978 passò alla Kawasaki con cui nello stesso anno trionfò nel Gran Premio di Gran Bretagna arrivando quinto in classifica generele. È con la "verdona" giapponese che Mang divenne un grande campione delle classi intermedie: nel 1980 vinse il mondiale della 250 con quattro successi; l'anno seguente conquistò il titolo iridato sia della due e mezzo che della 350 (10 trionfi nella prima categoria, 5 nella seconda) e nel 1982 si ripeté nella 350 seppur con un solo Gran Premio all'attivo.

Sempre nel 1982 fu vicecampione della 250, dove a seguito di cinque corse vinte (quelle disputate in Misano Adriatico, Olanda, Belgio, San Marino e Germania) terminò la stagione con 117 punti, solo uno in meno del primo classificato, il francese Jean Louis Tournadre. Al termine della stagione passò alla Suzuki con cui corse, senza successo, nella classe 500, in cui ottenne solo due punti. Tornato, nel 1984, nella 250 con la Yamaha, nel corso dell'anno vinse la corsa di Francia ed si classificò in quinta piazza.

Nel 1985 rimase nella stessa classe ma venne ingaggiato dalla Honda, con cui vinse due gare ma perse il mondiale per soli tre punti da Freddie Spencer. Nel 1986 dovette accontentarsi del quarto posto finale, ma la vittoria sul circuito di Monza gli aumentò non poco la popolarità in Italia, mentre nell'anno seguente il quinto, ed ultimo, titolo mondiale della sua carriera in una stagione dominata con otto primi posti e 136 punti iridati.

Seppur in età "motociclisticamente" avanzata, decise di correre anche nella stagione 1988, dove vinse l'inaugurale Gran Premio di Giappone ma a seguito di una crisi della sua scuderia non poté lottare seriamente per il titolo: l'8° posto finale lo convise ad appendere il casco al chiodo alla soglia dei quarant'anni. Pilota tenace, veloce e solido, fu soprattutto in giovinezza molto timido e riservato ma sempre pronto allo scherzo e alla battuta: i suoi capelli biondi, ricci e vaporosi, avrebbe fatto partire una moda nella sua nazione.