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Stadio Luigi Ferraris - Wikipedia

Stadio Luigi Ferraris

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Coordinate: 44°24′59.70″N 8°57′09.87″E / 44.416583, 8.9527417

Luigi Ferraris
il Tempio del Calcio
Informazioni
Ubicazione Via Giovanni De Prà, 1
16139 Genova (GE)
Tel. 0108392431
bandiera Italia
Inizio costruzione 1909
Inaugurazione 1911
Struttura Pianta quadrata
Copertura Tutti i settori
Pista d'atletica {{{pista atletica}}}
Costo
Ristrutturazione 1989
Costi di ricostruzione {{{costi di ricostruzione}}}
Superficie terreno Erba
Dimensioni del terreno 105 x 68 m
Superficie edificio {{{superficie edificio}}}
Superficie totale {{{superficie totale}}}
Proprietario Comune di Genova
Progetto Gregotti Associati International
Beneficiari
Calcio Genoa
Sampdoria
Capacità
Posti a sedere 41.917
Ranking UEFA

Lo Stadio comunale Luigi Ferraris di Genova, situato nel quartiere Marassi vicino al centro cittadino, è uno dei primi e più antichi impianti tuttora in uso per il calcio ed altri sport.

Ospita fin dalla sua nascita le partite interne del Genoa, società costruttrice e già proprietaria dello stadio. In epoca successiva passò di proprietà al Comune di Genova e, dal 1946, ospita anche la Sampdoria.

Occasionalmente ospita anche altri incontri tra cui quelli della nazionale di calcio e della nazionale di rugby italiane.

Indice

[modifica] Storia

La data precisa dell'inizio della costruzione dello stadio è documentata da fonti incerte ed in particolar modo dagli archivi della società genoana dalle quali si può evincere che la costruzione possa risalire al 1909. Evidenze storiche riportano che nel 1909 il Marchese Musso Piantelli, socio del Genoa Cricket and Football Club, cedette all'Andrea Doria un piccolo terreno situato tra le mura sud del carcere di Marassi, ed il lato nord del galoppatoio esistente nel parco di Villa Piantelli, utilizzato dalla sezione di equitazione del club rossoblu. In seguito, il marchese destinò il terreno del galoppatoio stesso alla costruzione di un impianto adeguato al sempre più popolare football e, grazie al lavoro gratuito offerto dagli altri soci della formazione rossoblu.[citazione necessaria]

Il primo dato certo è che lo stadio del Genoa fu inaugurato il 22 gennaio 1911 in occasione della partita tra Genoa ed Internazionale.

Il 14 maggio avvenne una seconda inaugurazione in occasione del trasferimento del Genoa a Marassi poiché sino a quel momento il Genoa giocava anche al campo di San Gottardo, mentre alcuni anni prima, esattamente dal 1891, il terreno di gioco era vicino al porto, nella Piazza d'Armi del Campasso (nelle adiacenze dell'attuale via Walter Fillak).

Il terreno era stato reso disponibile da due industriali scozzesi possidenti di un'industria a Sampierdarena, Wilson e McLaren. Le partite si disputavano il sabato. I primi anni il Genoa Cricket and Athletic Club giocò, negli anni antecedenti alla sua fondazione ufficiale del 1893, sul terreno dei due industriali.

Sir James Richardson Spensley, il quale si preoccupò di allestire una squadra di calcio sul modello di quelle britanniche, iniziò la sua opera arruolando gli equipaggi delle navi inglesi o gli operai connazionali delle ferriere Bruzzo, nonché qualche gentiluomo sportivo genovese.

Esigenze logistiche spostarono poi il campo di attività della squadra a Ponte Carrega.

Nel 1895 il terreno dell'attuale stadio Luigi Ferraris era situato nella stessa area di quello odierno: tuttavia, nel perimetro dell'attuale Via Clavarezza e della gradinata nord, esisteva il campo di gioco della Società Ginnastica Andrea Doria, fondata nel 1900 ma già operativa da almeno quattro anni, soprannominato La Cajenna, campo che era messo trasversalmente al campo attuale proprio dove ora è la gradinata nord.

Così, dal campo del Genoa a quello dell'Andrea Doria c'era una divisione costituita da uno steccato. I genoani che avevano ceduto quell'appezzamento, richiesero per quella delimitazione un indennizzo di mille lire, più 200 lire annuali per la manutenzione della palizzata.

Lo stadio di Marassi
Derby stagione 1976/77 Il settore Distinti del vecchio Ferraris ed i caseggiati di Marassi fanno da sfondo a Roberto Pruzzo
Derby stagione 1976/77 Il settore Distinti del vecchio Ferraris ed i caseggiati di Marassi fanno da sfondo a Roberto Pruzzo
La Gradinata Nord nel 1973
La Gradinata Nord nel 1973
Il nuovo stadio di Marassi
Il nuovo stadio di Marassi
La gradinata nord
La gradinata nord
La gradinata sud
La gradinata sud
L tribuna centrale
L tribuna centrale
Il piazzale affollato di auto dal lato della gradinata nord
Il piazzale affollato di auto dal lato della gradinata nord

Alla fine del 1926 la Cajenna viene dichiarata inagibile, il Genoa pagò l'Andrea Doria con un indennizzo di 20.000 lire (comprensive però del trasferimento del portiere Manlio Bacigalupo), e ne riprese la proprietà cosicché sull'ex campo della Cajenna ormai inutilizzato, il Genoa poté costruire su di esso le gradinate Nord e Sud.

In origine lo stadio del Genoa poteva ospitare 20.000 spettatori. Il Genoa in questo stadio conquistò il titolo di campione d'Italia nelle stagioni 1914/15, 1922/23 e 1923/24.

Il 1 gennaio 1933, durante la festa per il quarantennale del Genoa, lo stadio venne intitolato a Luigi Ferraris, storico capitano della squadra dei Grifoni, caduto durante la prima guerra mondiale. Il Luigi Ferraris, definito come lo stadio più moderno dell'epoca ed arrivato alla capienza di 30.000 spettatori, ospitò il 27 maggio del 1934 la partita dei mondiali tra Spagna e Brasile terminata 3 a 1.

Per il Ferraris il record di spettatori in una partita di campionato appartiene al derby Genoa-Sampdoria 1-1 del 28 novembre 1982, quando si registrarono 57.815 spettatori più circa 2.000 non paganti. Il record assoluto di spettatori si registrò invece in occasione dell'incontro Italia-Portogallo del 27 febbraio 1949, con più di 60.000 presenze.

Nel 1979 il Comune di Genova, con una solenne cerimonia, interrò nel terreno di gioco una medaglia d'oro che il "Guerin Sportivo" aveva fatto fare, e donato, al portiere del Genoa Giovanni De Prà per meriti sportivi ma ad oggi non si sa che fine abbia fatto la medaglia, giacché il terreno di gioco è stato completamente sostituito nel 1989 per via dei lavori di rifacimento dell'impianto, in vista dei mondiali di calcio di Italia '90. In occasione di tale evento lo stadio fu, settore dopo settore, demolito e ricostruito su progetto dell'Architetto Vittorio Gregotti. Per consentire al Genoa ed alla Sampdoria di continuare a giocare le partite casalinghe, i lavori furono eseguiti "per singoli settori" e durarono ben due anni e due mesi (dal luglio del 1987 al settembre del 1989).

Ulteriori ammodernamenti furono poi apportati, tra il 2001 ed il 2007, alle gradinate nord e sud, riducendone i posti disponibili con l'inserimento di seggiolini in plastica (al posto delle gradinate in cemento) e l'installazione di grate d'acciaio nel perimetro esterno dello stadio, per permettere il regolare svolgimento delle gare nel rispetto delle nuove linee guida di sicurezza imposte dalle leggi (decreto Amato) vigenti in Italia.

[modifica] Caratteristiche

Il terreno misura 105 metri di lunghezza per 68 metri di larghezza. Lo stadio, uno dei più antichi e considerato uno dei maggiormente suggestivi e adatti al gioco del calcio del mondo, dispone di attrezzature all'avanguardia, sale stampa, spogliatoi, servizi per il pubblico, tabelloni luminosi ed impianto d'illuminazione artificiale.

La capienza totale dello stadio prevede 41.917 posti a sedere.[1][2]
È situato a circa:


[modifica] Mondiali di calcio

Lo stadio ha ospitato due edizioni dei campionati mondiali di calcio disputati in Italia, i mondiali 1934 e i mondiali 1990:

[modifica] Gare ospitate durante il Mondiale 1934

[modifica] Gare ospitate durante il Mondiale 1990

[modifica] Altri eventi

Lo stadio non è stato utilizzato solo per partite di calcio, ma anche saltuariamente per altri eventi sportivi e non:

[modifica] Rugby

In particolare è stato per un certo periodo di tempo uno degli stadi preferiti per le partite internazionali della nazionale italiana di rugby, viste le peculiari caratteristiche all'inglese dell'impianto, tipiche dei campi da rugby ma successivamente la Federazione Italiana Rugby assunse la gestione ufficiale dello Stadio Flaminio di Roma con cui il Luigi Ferraris era fino all'ultimo in ballotaggio.
Ecco i principali incontri di rugby disputati:

24 marzo 1935 Italia 5 – 3 Catalonia
7 maggio 1967 Italia Bandiera dell'Italia 6 – 3 Bandiera del Portogallo Portogallo
16 novembre 1986 Italia Bandiera dell'Italia 14 – 16 Bandiera dell'URSS URSS
30 gennaio 1999 Italia 24 – 49 Francia
25 novembre 2000 Italia Bandiera dell'Italia 19 – 56 Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
17 novembre 2001 Italia Bandiera dell'Italia 26 – 54 Bandiera del Sudafrica Sudafrica
23 novembre 2002 Italia Bandiera dell'Italia 3 – 34 Bandiera dell'Australia Australia
19 novembre 2005 Italia Bandiera dell'Italia 22 – 39 Bandiera dell'Argentina Argentina

[modifica] Concerti

Dal 1999 il Luigi Ferraris ospita la tradizionale tappa di chiusura annuale dei tour del gruppo genovese dei Buio Pesto mentre il 20 giugno 2004 lo stadio ha ospitato una tappa del Buoni o Cattivi Tour di Vasco Rossi

[modifica] Progetto nuovo stadio

È in progetto un nuovo stadio lontano dal centro cittadino fortemente voluto dall'attuale presidente della Sampdoria Riccardo Garrone. Il progetto è stato presentato il 22 maggio 2007 al polo fieristico di Rho (MI). Lo stadio sorgerá in un'area demaniale a Sestri Ponente, potrá contenere oltre 34 mila spettatori distribuiti in due anelli, avrá 8.000 parcheggi in parte riservati all'aeroporto tra l'attuale Hotel Sheraton e lo stabilimento Piaggio. Sará di proprietá della Sampdoria e con molta probabilità non andrà a sostituire il Luigi Ferraris cosicché le due principali squadre di Genova avranno ognuna un proprio impianto. Il progetto é stato firmato dallo studio dell'architetto milanese Stefano Boeri e dallo studio genovese Apice. L'investimento ammonterebbe a 250 milioni di euro comprese le nuove infrastrutture. Il presidente del municipio VI Medio Ponente di Genova Stefano Fernini si è dichiarato contrario al progetto.[3]

[modifica] Note

  1. ^ www.soccerage.com
  2. ^ www.tuttiallostadio.it
  3. ^ Il Secolo XIX, Genova e Piemonte, domenica 4 maggio 2008, pag. 23

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Immagine esterna
Visto dal satellite
fonte:Google Maps


Stadi dei Mondiali di calcio Italia 1990
Bari - San Nicola  |  Bologna - Renato Dall'Ara  |  Cagliari - Sant'Elia  |  Firenze - Artemio Franchi  |  Genova - Luigi Ferraris
Milano - Giuseppe Meazza  |  Napoli - San Paolo  |  Palermo - Renzo Barbera  |  Roma - Olimpico  |  Torino - Stadio delle Alpi
Udine - Friuli  |  Verona - Marcantonio Bentegodi


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