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Empoli - Wikipedia

Empoli

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bussola Nota disambigua – Se stai cercando il pittore seicentesco, vedi Empoli (pittore).


Empoli
Panorama di Empoli
Empoli - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Toscana
Provincia: stemma Firenze
Coordinate: 43°43′0″N 10°57′0″E / 43.71667, 10.95
Altitudine: 28 m s.l.m.
Superficie: 62 km²
Abitanti:
46.674 31-08-07
Densità: 752,8 ab./km²
Frazioni: Avane, Casenuove, Corniola, Cortenuova, Fontanella, Marcignana, Monterappoli, Pagnana, Ponte a Elsa, Pontorme, Pozzale, Sant'Andrea, Serravalle, Villanova 
Comuni contigui: Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, San Miniato (PI), Vinci
CAP: 50053
Pref. tel: 0571
Codice ISTAT: 048014
Codice catasto: D403 
Nome abitanti: empolesi 
Santo patrono: Sant'Andrea Apostolo 
Giorno festivo: 30 novembre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Empoli (pron. émpoli) è una città di 46.674 abitanti[1] dell'Italia centro-settentrionale, situata in Toscana in provincia di Firenze.

Indice

[modifica] Territorio

Il centro di Empoli si trova nella pianura del valdarno inferiore già bonificata al tempo dei Romani. Il territorio comunale è delimitato a Nord dall'Arno e ad Ovest dal fiume Elsa. Il territorio allontanandosi da questi corsi d'acqua diventa collinare con il tipico paesaggio agricolo della Toscana.

[modifica] Clima

Per approfondire, vedi le voci Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Empoli.

[modifica] Storia

Da alcuni scavi archeologici risulta che il centro storico di Empoli fu abitato fin dalla prima età imperiale e continuò ad esserlo in modo continuativo fino al IV sec. d. C.; le eccedenze agricole dettero vita in questa fase ad una forma di commercio fluviale, a cui si accompagnava la produzione locale di anfore.

Va fatta inoltre risalire ai Romani la bonifica della piana di Empoli che è ancora riconoscibile in alcuni particolari della disposizione delle strade vicinali e dei fossi della zona.

Nella Tabula Peutingeriana del IV secolo d.C., Empoli è indicata, con il nome In Portu, come porto fluviale lungo la via Quinctia che da Fiesole e Firenze portava a Pisa. Ad Empoli si incrociava anche la via Salaiola, che proveniva da Volterra ed era utilizzata per il trasporto del sale proveniente da quella città.

Dal secolo VIII d.C. andò costituendosi intorno al castello come cittadina, nota con il nome di Emporium o Empolis col probabile significato di "emporio", ma si è pensato anche ad altre derivazioni, per esempio al diminutivo o vezzeggiativo di un nome di persona germanico (Impo o Empo), oppure alla derivazione dal latino limpidus ("chiaro"). Divenne parte dei possedimenti dei conti Guidi nel 1119. Nel 1182 entrò a far parte dei domini del comune di Firenze. Nel 1260 il trionfo del partito ghibellino a Firenze e in Toscana grazie alla battaglia di Montaperti portò al famoso congresso di Empoli nel quale Farinata degli Uberti si oppose alla distruzione di Firenze e alla dispersione dei suoi abitanti nella piana di Empoli (Dante, inf, X).

Divenuta Empoli un'importante fortezza, fu saccheggiata ripetutamente. Nel 1530, con il saccheggio da parte delle truppe imperiali, fu praticamente decisa la sorte della Repubblica fiorentina.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Economia

Empoli è stata un mercato fiorente di prodotti agricoli, tanto da dare il nome ad una varietà commerciale di carciofo. Sempre nell'ambito alimentare da ricordare la presenza della Sammontana, azienda empolese a livello nazionale.
Importanti per lo sviluppo economico della cittadina nel XX secolo le vetrerie, ormai quasi tutte chiuse, e le confezioni che ricevettero notevole impulso dalle commesse per la produzione di cappotti e impermabili durante la prima guerra mondiale e seppero poi svilupparsi notevolmente.

[modifica] Cultura

[modifica] Il giro d'Empoli

Il giro d'Empoli è la passeggiata cittadina, il luogo degli incontri, dei saluti e degli acquisti, quella che in altre tradizioni è la "vasca" o "struscio". Si percorre uscendo dalla piazza Farinata degli Uberti dalla parte del canto Pretorio, poi, girando sempre a sinistra, si prosegue per un tratto di via Giuseppe del Papa, poi di via Ridolfi, poi di via del Giglio e infine, dopo la quarta svolta a sinistra, siamo nuovamente in piazza Farinata. Originariamente gli uomini percorrevano il giro nel senso descritto sopra, mentre le donne lo percorrevano in senso inverso, facendo così sia gli uomini che le donne potevano vedere la persona amata o che interessava per ben due volte ogni giro. Questa pratica non è più in uso da molti anni, però "i' giro d'Empoli" è rimasto comunque il punto principale d'incontro della città.

[modifica] Ricorrenze

La presenza del mercato del giovedì risale già al XI secolo, quando si svolgeva all'ombra dell'olmo che troneggiava al centro della piazza Farinata degli Uberti. Successivamente il luogo è cambiato più volte (oggi il mercato è nei pressi dello stadio Castellani), ma il giorno è rimasto ancora il giovedì.

[modifica] Feste, fiere

La Fiera del Corpus Domini e la Fiera di settembre sono una tradizione storica. Il luogo dove si svolge è cambiato molte volte nel corso degli anni: un tempo si svolgeva nel Campaccio (attuale Piazza della Vittoria), per passare poi in piazza Gramsci e, da circa dieci anni, si svolge nel parcheggio del Parco di Serravalle, vicino allo stadio Castellani e alla piscina comunale. Da molti anni la Fiera è un classico luna park.

Una tradizione empolese è il Veglioncino Mascherato, carnevale per bambini che si svolge al Palazzo delle Esposizioni di Empoli l'ultimo giorno di carnavale di ogni anno; la prima edizione risale al 1952.

A maggio, per 3 giorni, nella frazione di Corniola si svolge da oltre 16 anni una manifestazione denominata Dama di birra. L'attrazione principale è il gioco della dama con i bicchieri pieni di birra a fare da pedine.

[modifica] Empolesi illustri


[modifica] Monumenti

[modifica] Piazza Farinata degli Uberti

Piazza Farinata degli Uberti
Piazza Farinata degli Uberti

È la storica piazza centrale della città, oggi detta anche "piazza dei Leoni" per i quattro leoni che caratterizzano la fontana al centro della piazza, di Luigi Pampaloni (1827).

La piazza Farinata degli Uberti è dominata dalla facciata della Collegiata di S. Andrea, che si erge al culmine di una ampia gradinata. Accanto sorge lo storico Palazzo Pretorio; di fronte, il Palazzo Ghibellino. Tutt'intorno gli altri palazzi, molto antichi anch'essi, circondano la piazza con un porticato, fatto abbastanza insolito nelle città o nelle piazze toscane.

Si consiglia una visita al Museo di Paleontologia e al Circolo Arti Figurative, che si affacciano entrambi sulla piazza (informarsi su giorni e orari di apertura).

In allestimento un Museo Archeologico ad opera della locale Associazione Archeologica Volontariato Mediovaldarno Empolese dove troveranno sistemazione i numerosi reperti restaurati provenienti dagli scavi effettuati dalla stessa nel territorio empolese.

[modifica] Palazzo Ghibellino

Si tratta dell'antico palazzo dei Conti Guidi, feudatari della zona empolese, e fu costruito probabilmente nell'XI secolo.

È diventato celebre come sede del parlamento ghibellino del 1260, nel quale si riunirono, dopo la vittoria nella battaglia di Montaperti, gli esponenti ghibellini e i nemici della guelfa Firenze: Re Manfredi di Svevia, la Repubblica di Siena, gli esuli fiorentini capeggiati da Farinata degli Uberti, e anche aretini e pisani che non avevano partecipato alla battaglia. In quell'occasione, Farinata degli Uberti riuscì a convincere i ghibellini a non distruggere Firenze. L'evento fu anche ricordato da Dante, nella Divina Commedia, Canto X dell'Inferno: 'Ma fui io sol colà, dove sofferto / fu per ciascun di tòrre via Fiorenza / colui che la difese a viso aperto.'

Nel XVI secolo, il palazzo Ghibellino fu acquistato dalla famiglia Del Papa e ristrutturato; pochissimo rimase dell'originaria struttura. Oggi, ritornato ad uso pubblico, è sede di mostre e associazioni.

[modifica] Palazzo Pretorio

Si tratta dell'antico palazzo del Comune.

Fra il 14 ottobre 1529 e il 25 aprile 1530 il commissario fiorentino Francesco Ferrucci vi tenne il proprio quartier generale contro le truppe imperiali spagnole alleate di Papa Clemente XII (vedi sopra, Storia).

Il Palazzo Pretorio è oggi utilizzato per usi collettivi ed ospita un auditorium dedicato a Ferruccio Busoni.

[modifica] Collegiata di Sant'Andrea

La facciata della Collegiata di S. Andrea e la fontana del Pampaloni - Empoli, piazza Farinata degli Uberti
La facciata della Collegiata di S. Andrea e la fontana del Pampaloni - Empoli, piazza Farinata degli Uberti

Una plebe di S. Andrea doveva essere già eretta nel secolo V e sembra fosse citata in un documento dell'anno 840, ormai perduto. È comunque citata in una bolla del papa Niccolò II del 1059, che attribuì al pievano ed al capitolo della Collegiata di Empoli i tributi e le rendite del contado, sottraendolo alla giurisdizione secolare dei conti Guidi e Alberti. Fu ricostruita nell'XI secolo sotto la direzione del Pievano Rolando: e del 1093 è l'iscrizione sull'architrave che ne documenta la costruzione. Più tardi, probabilmente alla metà del XII secolo, la facciata fu decorata in marmo bicromo, in quell'aristocratico stile romanico fiorentino che solo pochi anni prima aveva ispirato la Chiesa di San Miniato al Monte di Firenze, con la quale esistono evidenti somiglianze nella struttura, a cinque archi a tutto sesto, e nella decorazione a tarsie di marmo bianco (di Carrara) e verde (di Prato).

Già a quel tempo infatti, Empoli risentiva dell'influenza di Firenze e anzi ne rappresentava l'ultima propaggine ad occidente, in un periodo in cui la potenza di Pisa stava per raggiungere il suo apice.

L'originaria struttura romanica della facciata è ben riprodotta negli stemmi del tempo ed oggi è riportato nello stemma comunale, ma non è più visibile oggi: infatti tutta la chiesa subì pesanti e discutibili interventi iniziati nel 1735 sotto la direzione dell'architetto Ferdinando Ruggeri. La facciata fu portata alla sua attuale forma quadrata, fu perduta anche l'originaria geometria delle tre navate interne e il tetto fu sostituito e sopraelevato.

La Collegiata conserva al suo interno opere d'arte notevoli fra cui si segnala, sull'altar maggiore (1785) di Zanobi del Rosso, il trittico di Lorenzo di Bicci raffigurante la Madonna in trono fra i Santi Martino, Andrea, Agata e Giovanni Battista.

[modifica] Chiesa della Madonna del Pozzo

Eretta nel 1621 dall'empolese Andrea Bonistalli detto Il Fracassa, la chiesa è un interessante tempietto a pianta centrale ottagona, con anteposta una sorta di breve aula; un loggiato cinge l'edificio su tre fronti, raccordandosi alla tribuna ottagona terminale.

[modifica] Chiesa di San Martino (Empoli)

La chiesa conserva ancora tracce romaniche all'esterno: l'abside, la facciata coronata da archetti intrecciati e il campaniletto a vela. Ricordata per la prima volta nel 1192, era di patronato dei Frescobaldi.

[modifica] Chiesa di Santo Stefano (Empoli)

Eretta dagli Agostiniani nel 1367, è caratterizzata da un semplice e lungo fianco. Nel secolo XVIII subì radicali ristrutturazioni.

[modifica] Chiesa di Santa Maria a Cortenuova

È corredata dall'oratorio di una Compagnia, ormai parte integrante della chiesa.

[modifica] Chiesa di San Michele a Pianezzoli

La piccola chiesa, documentata fin dal 1194, presenta una semplice pianta rettangolare.

[modifica] Chiesa di San Michele Arcangelo (Empoli)

Ricordata dal 1192, fu di patronato dei conti di Pontorme, che cedettero i diritti nel 1346 ai Capitani di Orsanmichele. La chiesa presenta tracce evidenti del suo passato nella facciata romanica in laterizio sulla quale sono murati diversi stemmi.

[modifica] Chiesa di Santa Maria a Ripa

Così chiamata per la vicinanza all'Arno, attestata fin dal XII secolo, è preceduta da un portico rinascimentale che mostra al proprio interno brani di affreschi secenteschi.

[modifica] Pieve di San Giovanni Evangelista a Monterappoli

La pieve è un interessante esempio di romanico lombardo innestato nella tradizione culturale valdelsana.

[modifica] Chiesa di San Pietro (Marcignana)

Citata per la prima volta nel 1194, conserva parte della struttura romanica, visibile nell'alzato in pietra nella parte inferiore e in laterizi in quella superiore della facciata, nel lato e nell'abside.

[modifica] Chiesa di San Pietro (Riottoli)

La chiesa è un interessante monumento di origine romanica.

[modifica] Il borgo di Pontorme

La targa che si trova sulla parete della casa-museo del Pontormo
La targa che si trova sulla parete della casa-museo del Pontormo

Nella periferia di Empoli, molto vicino all'uscita della superstrada di Empoli est, c'è un grazioso centro abitato chiamato Pontorme. Quest'ultimo è stato recentemente ristrutturato e può vantare un piccolo parco circondato dalle vecchie mura e la casa del pittore Jacopo Carrucci detto "Il Pontormo". La lapide a fianco è stata dettata dal grande critico Emilio Cecchi.

Il villaggio è uno dei tre liberi comuni che si unirono e formarono il comune di Empoli. Lo si vede benissimo nello stemma del comune, che riporta l'effige di Empoli (la collegiata), l'effige di Monterappoli (la montagna con i grappoli di uva) e quella di Pontorme col castello, l'arcangelo e il torrente Orme.

[modifica] Musei della città

[modifica] Sport

[modifica] Calcio

La squadra di calcio è l'Empoli Football Club, che milita attualmente nella Serie B del campionato italiano. Nella stagione 2007-2008 ha partecipato alla Coppa UEFA.

[modifica] Basket

Le due squadre di basket locali sono la USE e la Pallacanestro Empoli o Mazzanti, militanti rispettivamente in serie B2 e C1.

[modifica] Ciclismo

Ad Empoli sono presenti l'U.C. Empolese, e la S.C. Vital Center squadre ciclistiche agonistiche che si occupano delle categorie dai giovanissimi a juniores, senza contare le numerose squadre amatoriali che sono presenti sul territorio.

[modifica] Scherma

Ad Empoli è presente un'unica società situata in via delle Olimpiadi. Il Club Scherma Empoli, http://clubschermaempoli.wordpress.com, è situato accanto allo stadio e svolge attività agonistica e non agonistica per bambini dai 6 anni fino agli adulti.

[modifica] Hockey-in-line

Ad Empoli gioca la Lape Hockey Empoli, comunemente detta Flying Donkeys, che attualmente sta disputando la Serie A. Le gare si svolgono sulla pista coperta in via delle Olimipiadi attigua alla tribuna coperta dello stadio Carlo Castellani.

[modifica] Rugby

Empoli ha una propria squadra di rugby, l'ASD Empoli Rugby, nata nel 2007 e partecipante quest'anno al campionato di serie C. Le partite, per la mancanza di campi adeguati nel comune di Empoli, si svolgono presso lo stadio comunale di Lastra a Signa.

[modifica] Volo Sportivo

A Cortenuova, frazione di Empoli, si trova il campo di volo sportivo ultraleggeri. La pista è lunga circa 300 metri e larga 30. Vi sono due hangar, uno per deltaplani ed uno per i tre assi. L'associazione e i piloti sono dediti alla conoscenza ed alla diffusione del volo, non dimenticando che è la pista più prossima a Vinci, ove Leonardo concepì per primo il volo con tali mezzi.


[modifica] pugilato

A Pontorme, sopra il circolo Arci, si trova una palestra di pugilato, da cui si può accedere sia passando dal circolo che dall'esterno. La palestra si chiama "ASD Boxe Pontorme Empoli". All'interno ci sono diversi attrezzi da palestra, e tutti gli accessori necesseri per praticare pugilato, fra cui: 5 sacconi, 1 sacco da fermo, 1 pera, 1 ring dalle dimensioni di 3 metri per 3, e uno specchio necessario per effettuare il vuoto.

[modifica] Città gemellate

[modifica] Curiosità

  • Lo stemma di Empoli è diviso in tre parti: quella centrale è più grande ed è raffigurato il duomo della cittadina. La parte inferiore sinistra rappresenta la frazione di Monterappoli, dove si coltivano vigneti; la restante parte inferiore rappresenta la frazione di Pontorme.
  • La conquista di San Miniato da parte degli empolesi, a quel tempo parte di Firenze, fu molto caratteristica. Gli empolesi, essendo la città posta sulla cima di una collina, non potevano attaccare frontalmente perché sarebbero stati massacrati. I sanminiatesi,per prenderli in giro, dicevano "quando gli empolesi conquisteranno San Miniato, gli asini voleranno". Un capitano empolese, Cantino Cantini, ebbe una idea molto furba: la notte l'esercito empolese avrebbe attaccato San Miniato, seguito da migliaia di capre con delle lanterne appese alle corna. Agli abitanti della città, quella notte, parve di essere attaccati da un esercito immenso; infatti con il buio, da lontano, le bestie sembravano uomini con delle lanterne. Il generale sanminiatese si arrese davanti al capitano empolese e solo dopo si accorse della presa in giro. Da quel giorno, per il Corpus Domini, dal campanile della collegiata di Sant'Andrea, in piazza Farinata degli Uberti, viene fatto scendere un asinello con delle finte ali, attaccato a una carrucola. Tutto questo per sfottere i sanminiatesi e ribattere alla frase detta dai vicini. La festività è stata fermata parecchio tempo fa perché le povere bestiole si schiantavano sui muri della casa di fronte, morendo. La festa è stata ripristinata a partire dal 24 maggio 2008 da un gruppo di associazioni tra le quali AVIS, AIDO, Associazione Archeologica Medio Valdarno, Centro di Coordinamento Clubs Azzurri, a cura di Paolo Lunghi, con il supporto e patrocinio del Comune di Empoli. Il ciuco naturalmente sarà in cartapesta. E come riporta lo scrittore empolese Carlo Rovini:

" ...O studiar con impegno ed esser uomini o in Empoli volar pel Corpus Domini..."

Inoltre, nel 1983, alla vicenda è stata dedicata una storia del noto fumetto per bambini Topolino. [2]

  • La tradizione, tutta empolese, del “volo del ciuco” si rifà a “La presa di Saminiato”, opera in versi di Ippolito Neri, medico poeta (1652-1709), che narra un episodio di guerra, assolutamente inventato, fra i due castelli vicini. Condottiero empolese e autore della burla, nell’opera eroicomica del Neri, è Cantino Cantini, personaggio realmente esistito e capitano della Repubblica Fiorentina intorno alla fine del XIV secolo.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Luciana Cappelli in Peruzzi (centrosinistra) dal 18/06/2004
Centralino del comune: 0571 757707
Email del comune: urp@comune.empoli.fi.it

[modifica] Galleria fotografica

[modifica] Voci correlate

[modifica] Note

  1. ^ Bilancio demografico anno 2007, dati ISTAT
  2. ^ volo del ciuco di empoli 2

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni


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