Serra Riccò
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Serra Riccò | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Liguria | ||||||||
Provincia: | Genova | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 187 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 26,17 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 305 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Castagna, Orero, Crocetta d'Orero, Prelo, Mainetto, Pedemonte (sede comunale e capoluogo), San Cipriano, Serra, Valleregia | ||||||||
Comuni contigui: | Casella, Genova, Mignanego, Montoggio, Sant'Olcese, Savignone | ||||||||
CAP: | 16010 | ||||||||
Pref. tel: | 010 | ||||||||
Codice ISTAT: | 010058 | ||||||||
Codice catasto: | I640 | ||||||||
Nome abitanti: | serrariccoesi | ||||||||
Santo patrono: | San Rocco | ||||||||
Giorno festivo: | 16 agosto | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Serra Riccò (Sèra in ligure) è un comune di 7.971 abitanti della provincia di Genova.
Indice |
[modifica] Geografia
È situato nell'Alta Valle del torrente Polcevera (Val Polcevera) che fa parte della "cinta" (o giogo) genovese. È il centro più popoloso dell'alta Val Polcevera.
Serra Riccò fa parte della Comunità Montana Alta Val Polcevera insieme ad altri quattro comuni (Sant'Olcese, Mignanego, Ceranesi e Campomorone).
Il territorio, completamente collinare, ha la sua cima centrale nel Monte Pizzo (620 m.s.l.), che sovrasta Pedemonte ed Orero. Altre cime importanti sono il Monte Carmo (660 m.s.l.) ed il Monte Capanna (635 m.s.l.). Le altezze più importanti si hanno però al confine con Montoggio, dove nel gruppo del Monte Sella di Sant'Olcese (811 m.s.l.), si raggiungono all'incirca i 700-750 metri di altezza. Il corso d'acqua principale è il Torrente Secca, lungo il quale si è sviluppato l'intero fondovalle e le frazioni di Pedemonte, Castagna e Mainetto. Il Secca ha una portata estremamente irregolare come la maggior parte dei torrenti liguri, ed è asciutto per buona parte dell'anno. È uno degli affluenti principali del Torrente Polcevera. L'altro torrente degno di nota è il Torrente Pernecco, che converge in prossimità del Santuario di San Rocco nel Torrente Secca. Il territorio è quasi interamente ricoperto da fitti boschi, nei quali vivono diversi animali della fauna collinare ligure. È da ricordare che l'area del Monte Pizzo, dei Fontanini, di Ciaè e del Torrente Pernecco è ora S.I.C., Sito d'Interesse Comunitario dell'Unione Europea, per la presenza di specie animali e vegetali minacciate e per la qualità degli ambienti.
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità irrilevante), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
[modifica] Clima
Dal punto di vista legislativo il comune di Serra Riccò ricade nella Classificazione climatica D in quanto i Gradi giorno della città sono 2009, dunque limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 12 ore giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile[1].
[modifica] Storia
Il comune risale all'epoca napoleonica ed ingloba parte della pieve di Santa Maria di Serra e quella di San Cipriano, che anticamente erano comuni distinti e ora sono frazioni montane del comune assieme a Valleregia e Orero, che in epoca pre-napoleonica faceva parte del comune limitrofo di Sant'Olcese.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi di interesse
[modifica] Cultura
[modifica] Feste, fiere e sagre
La festa più importante è quella che si tiene il 15 e 16 agosto a Pedemonte, dedicata a San Rocco e durante la quale i cittadini hanno fatto voto di non ballare per la protezione ricevuta dall' epidemia di influenza spagnola nel 1917. Il voto è stato fatto a San Rocco in quanto protettore dalle pestilenze. San Rocco transitò proprio da Pedemonte, dove ora sorge il Santuario a lui dedicato, fulcro della festa religiosa. Celebre è la processione, alla quale partecipano diverse Confraternite con i propri Cristi, provenienti da diversi paesi della provincia. Alla sera, imperdibile, il grande spettacolo pirotecnico richiama a Pedemonte migliaia di persone da Genova e non solo. Altre feste importanti sono quelle delle parrocchiali, in particolare Serra, San Cipriano, Valleregia ed Orero; della Pubblica Assistenza a Castagna e della Croce Rossa di Pedemonte.
In particolare a San Cipriano la prima domenica di luglio si svolge la festa di San Vincenzo Ferreri con la tradizionale processione con i Cristi dell'Oratorio della Santa Croce.
[modifica] Economia
Si basa in particolare sull'attività agricola e sull'artigianato, sulla presenza di attività industriali e di servizi logistici specie nelle frazioni di fondovalle, in forma minore sulle attività commerciali e sul turismo.
[modifica] Trasporti e vie di comunicazioni
[modifica] Strade ed autostrade
Serrà Riccò è situata lungo la Strada Provinciale 70 di Campora. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di sull'Autostrada A7 di Genova Bolzaneto è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.
[modifica] Linee ferroviarie
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Genova Bolzaneto sulla linea Torino-Genova.
La frazione di Crocetta è servita dalla ferrovia a scartamento ridotto Genova-Casella
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Andrea Tomaso Torre (lista civica di Centro-Sinistra) dal 17/07/2004
Centralino del comune: 010 7267311
Email del comune: info@comune.serraricco.ge.it
[modifica] Stemma e gonfalone comunale
Descrizione araldica dello stemma:
« D'azzurro, al castello esagonale d'oro murato di nero, torricellato di tre, merlato alla guelfa, fondato su campagna di verde, davanti ad un monte di tre cime al naturale » | |
Descrizione del gonfalone:
« Drappo troncato, di giallo e di azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale, con le iscrizioni centrate in argento: Comune di Serra Riccò » | |
Il gonfalone ufficiale è stato approvato con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat datato al 28 settembre del 1966.
[modifica] Frazioni e località
Le frazioni di fondovalle che si incontrano provenendo da Genova sono Mainetto, Castagna, Pedemonte (sede del municipio), poste lungo il corso del torrente Secca principale affluente del Polcevera, e Prelo sul versante opposto del monte di San Cipriano, bagnata dal torrente Riccò.
[modifica] San Cipriano
San Cipriano - in ligure San Cipriàn - è sicuramente una delle più ricche in materia: la piccola chiesa di San Michele di Castrofino, edificata nel VI secolo recante la scritta:
(LA)
« ANNO DNI
HIC IN SECRETARIO BEATI ARCANGELI MICHAELIS REQUIES CIT BONE MEMORIE SUNDO DEIN DE OBIT SABATINUS DIACUNUS :FILIUS EIUS ET POSTEA LUPOA RA CONIUX ET GE NETRIX EORUM QUI PARITER IUXTA IN SUO SEPULCRO REQUIESCUNT VITA VI VANT CUM DOMINO SEMPER » |
(IT)
« Anno 506
Qui nella Sacristia del Beato Arcangelo Michele riposa Sundo di Buona Memoria. Dopo di lui morì Sabatino diacono suo Figlio e poscia Lupara moglie e madre di quelli che parimente riposano vicino nel suo sepolcro Vivano sempre col Signore. » |
La parrocchiale di San Cipriano di stile barocco tradisce con il maestoso e bellissimo campanile la sua origine medievale (IX secolo secondo la tradizione) e conserva i segni dei numerosi restauri e rifacimenti subiti nel tempo con affreschi, stucchi e marmi di gran pregio. Da ricordare il polittico sull'altare, opera iniziale di Luca Cambiaso, che qui lavora ancora con il padre Giovanni Cambiaso. Il polittico, composto da varie tavole, raffigura i Santi Cornelio papa e Cipriano vescovo con episodi della loro vita.
Un interessante esempio di architettura liberty si trova nel castello, costruito sul finire dell'Ottocento con materiale di recupero proveniente da un antico castello appartenuto a Rustico di Caschifellone. Questo era padre del più illustre abitante di Serra Riccò, ed uno dei più grandi uomini che Genova abbia mai avuto, il Caffaro, primo cronista di un libero comune, statista, diplomatico genovese e crociato.
San Cipriano è anche titolare di una delle due squadre di calcio del Comune e nella frazione è presente la scuola elementare Caffaro.
[modifica] Serra
Serra - in ligure Sèrra - la parrocchiale di Santa Maria Assunta venne istituita in data anteriore al 1143; l'edificio in muratura sostituì quello vecchio di legno, definitivamente, nel 1888. Di bell'aspetto, è immersa in un paesaggio dal quale lo sguardo spazia lungo tutta la Val Polcevera sino al porto di Sampierdarena e, quindi, al mare. Serra è sede della stazione ferroviaria del Piano orizzontale dei Giovi e della stazione dei carabinieri, che in pratica servono il comune di Mignanego, essendo poste vicino al confine nei pressi del torrente Riccò.
[modifica] Valleregia
Valleregia - in ligure Vuié - non a caso porta questo nome. Nel 725, infatti, il re Liutprando vi soggiornò, ricoverando nella piccola chiesa di San Martino le spoglie di Sant'Agostino, in viaggio verso Pavia. La chiesetta aveva all'epoca già più di 300 anni, essendo datata 407, fondata dal francese San Claro; destino volle che nel suo undicesimo centenario fosse distrutta proprio dall'esercito francese. Negli stessi anni del suo passaggio, il santo fondò anche la chiesa dedicata alla Natività della Madonna su di un'antica cappella paleocristiana.
Oggi divenuta chiesa parrocchiale al posto di San Martino, la bella chiesa ospita importanti gruppi marmorei, come l'altare, ed il pregiato coro ligneo, entrambi cinquecenteschi e l'Ancona seicentesca che conserva le reliquie di San Claro. Una curiosità: pare che il campanile sia stato ricavato da una torre di avvistamento di epoca romana. Non è difficile crederlo data l'incredibile vista che si ha da un'invidiabile posizione come quella sulla quale sorge la località.
[modifica] Orero
Anche ad Orero - in genovese Öê (ooè) - si può trovare una bellissima chiesa Parrocchiale, dedicata a San Lorenzo e costruita in un periodo incerto, compreso tra il 1417 ed il 1598. A parte ciò è da ammirare la facciata splendidamente affrescata. La storia legata ad Orero viaggia su di un binario, in parte evidente e legata al suo nome (Ore'eas era la dea ligure dei boschi) ed in parte rimasta letteralmente seppellita per oltre duemila anni; calpestata da infinite generazioni di viandanti che per secoli hanno solcato le vie che dall'Europa portavano al Mar Mediterraneo e che dal porto di Genova giungevano agli empori del continente.
Nel 1923 infatti, durante la realizzazione della ferrovia che collega tutt'oggi Genova al comune di Casella, vennero ritrovate alcune anfore contenenti migliaia di monete preromane (chiamate il tesoretto di Serra Riccò), in gran parte perdute, in parte conservate ad Aosta in seguito alla donazione fatta dal comune di Genova ai Casa Savoia ed in parte in alcuni musei genovesi.
In località Crocetta di Orero è posto il valico omonimo, quota più bassa della dorsale appenninica settentrionale, 469 m s.l.m.
[modifica] Pedemonte
Il ritrovamento del tesoretto si collega in linea diretta con il ponte sito in località Ciaè, nella frazione di Pedemonte - in ligure Pedemùnte - che è posto su un'antica strada che collegava il passo di Crocetta d'Orero (il più basso s.l.m. d'Italia) col fondovalle, c'è chi lo vuole romano, chi romanico, chi medievale. Comunque posto su di una importante direttrice Europa-Mar Mediterraneo porta poco più avanti al luogo ove venne nel XVI secolo eretta una chiesa in onore di San Rocco di Montpelier (oggi santuario) come ringraziamento per avere protetto la popolazione dalla terribile epidemia di peste nera del XIV secolo.
Lì vicino, nel 1506 il contadino Agostino Pedemonte, ritrovò nel greto alla confluenza del rio Pernecco nel torrente Secca, la famosa Tavola Bronzea di Polcevera, documento datato 117 a.C. riportante la senteza dei fratelli Minucii (sententia minuciorum) mandati da Roma in qualità di alleati dei Genuates per risolvere un contenzioso fra tale popolazione e quella dei Veiturii Langenses riguardo il territorio di comune sfruttamento.
La tavola fu addirittura per molti anni affissa ad una parete della cattedrale di San Lorenzo a Genova e definita Bibbia dei genovesi. Oggi una copia fa bella mostra di sé nel palazzo della casa comunale, edificio di epoca fascista recentemente restaurato ed arricchito con opere dell'artista di Bogliasco Gianmarco Crovetto. Fra le altre opere, un mosaico raffigurante una fenice, emblema della civiltà che risorge dalle ceneri della guerra. Dello stesso artista anche il bellissimo affresco che occupa tutta la parete del palco sulla piazza delle feste (dedicata alla tavola bronzea di Polcevera) e raffigurante tutta la vallata di Serra Ricchiò.
La parrocchia, eretta nella seconda metà del XIII secolo presenta un bell'altare dedicato inizialmente a san Francesco d'Assisi quindi a Nostra Signora del Carmine, il campanile è uno dei più antichi della valle e già nel 1862 aveva quatro campane. Nella frazione è presente la Croce Rossa, una scuola elementare (Eugenio Montale) ed una media inferiore (Giuseppe Ungaretti).
[modifica] Castagna
La frazione di Castagna è legata ad una grande famiglia dell'aristocrazia genovese, i Negrotto Cambiaso all'indifferenza dei quali non è sopravvissuta l'antica e bellissima villa omonima con annesso cimitero di famiglia. Questo è stato in parte riutilizzato per la costruzione degli spogliatoi di un campo di calcio che è stato anche campo di allenamento del Genoa e sul quale gioca la squadra locale A.S.D. Serra Riccò. Castagna è sede della P.A. Croce Bianca Val Secca e di una scuola elementare intitolata ad Anna Frank.
[modifica] Mainetto
La famiglia Mainetto - in genovese Mainetto (Mainettu) - invece ha caratterizzato anche nel nome l'ultima frazione prima del comune di Genova lungo il Secca, oltre ad avere consentito la costruzione della parrocchia. Mainetto è importante per le piccole industrie e realtà economiche che vi operano.
[modifica] Prelo
In ultimo, Prelo - in genovese Prelo (Prelu). A causa di una divisione territoriale fatta sulle carte e non da chi conosceva il territorio, Prelo si trova svantaggiata rispetto alle altre frazioni dal punto di vista logistico. Una curiosa storia caratterizza la località, che in passato venne anche chiamata Pruscèn in genovese, Prussiani in italiano, poiché si narra che un esercito prussiano si accampò nel greto del torrente Riccò, spesso secco come la maggior parte dei torrenti liguri. Altrettanto caratteristiche però sono le alluvioni che possono essere provocate anche da una sola notte di pioggia forte, e proprio una di queste portò con sé prussiani, armi ed accampamento. Ed è proprio dal suo torrente (riccò) che sorgono industrie metalmeccaniche ferriere dove oncora oggi vengono laminate lamiere di grande spessore. Nasce nel 1938 come ferriera, dove si produceva tondini per calcestruzzo, vive la le traversie della 2 guerra mondiale venendo più volte bombardata ma mai distrutta, nei primi anni 50 è un ramo della nuova Intalsider di cornigliano fino al 1963 dove diventa privata, come F.I.L. fabbrica italiana lamiere, ancora oggi produce
[modifica] Voci correlate
- Comunità Montana Alta Val Polcevera
- Società Sportiva Serra Riccò
[modifica] Collegamenti esterni
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