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Pieve Ligure - Wikipedia

Pieve Ligure

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Pieve Ligure
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Pieve Ligure]]
Pieve Ligure - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Liguria
Provincia: stemma Genova
Coordinate: 44°22′29.25″N 9°05′11.87″E / 44.3747917, 9.0866306
Altitudine: 168 m s.l.m.
Superficie: 3,40 km²
Abitanti:
2.471 31-08-2007
Densità: 727 ab./km²
Frazioni: Corsanico[1] 
Comuni contigui: Bogliasco, Sori
CAP: 16030
Pref. tel: 010
Codice ISTAT: 010043
Codice catasto: G646 
Nome abitanti: pievesi 
Santo patrono: San Michele Arcangelo 
Giorno festivo: 29 settembre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia
« Poche case riunite
e tante altre sparse,
fra chiome dolci
di ulivi in fiore:
mirano al cielo
e al vasto mare... »
(Pio Roba, stralcio della poesia "Maggio a Pieve Alta")

Pieve Ligure (Céve in ligure) è un comune di 2.471 abitanti[2] della provincia di Genova, distante dal capoluogo circa quindici chilometri, posto al confine est del comune di Bogliasco e ad ovest di Sori; a sud è bagnato dal Mar Ligure, mentre il territorio a nord è disabitato, lasciando spazio alle cime dell'Appennino Ligure, fino al centro abitato di Lumarzo.

Anticamente il paese era unito con il comune sorese e denominato Pieve di Sori (Céve de Söri in ligure) e attualmente è suddiviso, in modo non ufficiale, in Pieve Bassa e Pieve Alta.

Gli abitanti di Pieve Ligure vengono comunemente chiamati pievesi.

Indice

[modifica] Geografia

[modifica] Aspetti generali

Veduta della scogliera pievese dallo scalo Torre
Veduta della scogliera pievese dallo scalo Torre

Pieve Ligure è un comune ligure della Provincia di Genova, situato nella Riviera di Levante del Golfo Paradiso, a picco sul Mar Ligure, poggiato sulle pendici dell'Appennino e distante circa quindici chilometri dal centro del capoluogo ligure Genova. Il territorio è stato diviso (anche se non ufficialmente) in Pieve Bassa e Pieve Alta, per fare distinzione tra la parte rivierasca del paese e quella collinare.

Il comune ha un territorio vastissimo (un tempo ancora più esteso) ma abitato solo in minima parte (meno di un terzo del territorio), in quanto la parte alta delle pendici del Monte Santa Croce, su cui il paese poggia, e quella che si trova al di là del monte sono praticamente disabitate. Il paese è ricco di ulivi ed è stato fino da subito integrato con innumerevoli fasce, tutt'oggi in gran parte coltivate.

Nella maggior parte di esse sono state costruite un discreto numero di case, specialmente in quelle che erano abbandonate o incolte. Recentemente però, un decreto rilasciato dal comune locale ha vietato la possibilità di costruire nuove abitazioni, salvo particolari permessi, per salvaguardare il paesaggio.[3]

Il territorio pievese è effettivamente a picco sul mare in quanto, in uno spazio relativamente breve, si passa dal livello zero della costa per arrivare alla vetta del monte Santa Croce che è 516 metri sul livello del mare. Lungo la costa l'elemento dominante è la scogliera sulla quale, in età passata, sono stati costruiti molti approdi dai pescatori del luogo: i più importanti sono lo Scalo Torre, lo Scalo Demola, lo Scalo Chiappa e lo Scalo Fontanino.

[modifica] Itinerari

Il centro del paese visto da Via S.Bernardo
Il centro del paese visto da Via S.Bernardo

Nel territorio pievese sono presenti molti itinerari consigliati[4] per ammirare il paesaggio del borgo ligure. Il più conosciuto e panoramico è il sentiero che conduce alla vetta del Monte Santa Croce, il quale si snoda dalla piazza cittadina per poi giungere, con una durata di circa 40 minuti, sino alla cima del monte che sovrasta il paese.
Il sentiero, che segue il percorso dell'antica via Crucis, è la perfetta continuazione della Via Roma, la strada principale del comune, che è stata asfaltata e resa agibile nel tratto abitativo ma lasciata sotto forma di sentiero sulle alture. Sulla vetta si ha la possibilità di godere di un magnifico panorama, che spazia sull'intero Golfo Paradiso, dal Promontorio di Portofino alle alture savonesi.

Giunti alla fine del sentiero si possono percorrere anche sentieri alternativi di una durata inferiori che scendono lungo il lato opposto del monte: il primo di questi riconduce alla piazza del paese, seguendo un percorso in discesa che gode di un ampio panorama sul ponente genovese, mentre il secondo da la possibilità di collegarsi ad altri sentieri che conducono o ai paesi vicini di San Bernardo e quindi Bogliasco, oppure di raggiungere l'elevato Monte Fasce. Entrambi i sentieri attraversano la splendida boscaglia e il sottobosco pievese, dominato da secolari piante, splendidi arbusti e profumati fiori. In tempi recenti, però, un incendio, probabilmente doloso, ha minacciato seriamente la fauna e il paese stesso, in particolare mettendo a serio rischio la chiesa millenaria di Santa Croce, situata sulla vetta dell'omonimo monte.

Un altro itinerario pievese, della durata di circa 1 ora e mezza, è quello che conduce da Piazza San Michele alla frazione sorese di Teriasca. Anche questo percorso è molto suggestivo grazie alla fitta boscaglia e alla presenza dei ruderi di vecchie abitazioni, utilizzate dai contadini negli anni passati.

Di rilievo sono anche i sentieri che conducono alla parte più a levante del paese, seguendo la denominata via Chiossa, e quelli che conducono alla parte di ponente, in particolare quello che è la continuazione dell'antica via San Bernardo.
Di notevole interesse è anche il percorso seguito dall'antichissima Via alla Chiesa, che inizia il suo itinerario dalla parte inferiore del paese, quella confinante con Bogliasco, per giungere, con un percorso tra le antiche case pievesi, al piazzale di Pieve Alta.

Panorama del Golfo Paradiso da Pieve Ligure
Panorama del Golfo Paradiso da Pieve Ligure

[modifica] Clima

Pieve Ligure avvolta dalla nebbia al tramonto
Pieve Ligure avvolta dalla nebbia al tramonto

Per le sue particolari condizioni climatiche Pieve Ligure è una delle mete turistiche più apprezzate non solo durante l'estate, ma anche il resto dell'anno. Caratteristica del borgo ligure è la fioritura anticipata delle piante, soprattutto della mimosa, simbolo del comune.
Il clima favorevole è spiegato da diversi fattori: innanzitutto Pieve è l'unico paese del Golfo Paradiso non attraversato da un corso d'acqua di considerevoli dimensioni, il che favorisce la pulizia e la limpidezza del mare. In secondo luogo è l'unica cittadina della zona a non sorgere in una valle e quindi, protetta dal rilievo su cui poggia, a non subire gli effetti del freddo vento di tramontana proveniente da nord che soffia verso il mare.

Dal punto di vista legislativo il comune di Pieve Ligure ricade nella Classificazione climatica D in quanto i Gradi giorno della città sono 1933, dunque limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 12 ore giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile.[5]

[modifica] Storia

[modifica] Le origini e il toponimo

Per approfondire, vedi la voce Pieve.

Le motivazioni che hanno indotto i fondatori del comune di Pieve Ligure a scegliere tale nome sono facilmente deducibili. Il toponimo è infatti composto dai due termini "pieve" e "ligure"; il primo si riferisce quasi certamente agli edifici religiosi veri e propri che venivano edificati su vecchie ville nei primi Comuni, le cosiddette pievi, anche se un significato più antico può indicare la derivazione dal termine latino plebs, plebe, la comunità dei battezzati, e il secondo sta ad indicare l'appartenenza del comune alla regione Liguria.

Pieve Ligure è un paese con origini antichissime: secondo alcuni studi, non del tutto certi, la sua fondazione risale ai tempi dell'Antica Roma. Comunque è certa la sua esistenza nel periodo tra il 712 e il 749 d.C., anche se il primo documento ufficiale riguardante il comune è datato 1143, quando ancora il paese aveva le dimensioni di un piccolo borgo. Documenti più recenti di pochi secoli descrivono il paese già possessore di confini molto estesi, i quali comprendevano numerose frazioni che erano sorte per la necessità da parte delle popolazioni costiere di difendersi dagli attacchi provenienti dai pirati del mare.

Nel XII secolo Pieve era diventata quindi un dominio della fiorente Repubblica di Genova, la quale però le permise dopo pochi anni di aggregarsi al potente Capitanato di Recco. Durante tale secolo Pieve Ligure fu anche unita all'adiacente Sori, rinominandosi Pieve di Sori.

Nell'antichità nel territorio di Pieve Ligure vi erano tre ospedali: il primo si trovava nella località Pozzoli, dedicato a San Giacomo; il secondo presso la chiesa di Santa Croce, mentre il terzo si presume fosse la chiesa stessa.

[modifica] Le occupazioni straniere

Il paese ha avuto una storia appartata e tranquilla fino al XVI secolo, ovvero fino a quando subì l'attacco marittimo di predoni giunti dalla Turchia (che in precedenza avevano attaccato anche Recco) che la misero a ferro e fuoco depredandola. Una volta che i briganti si furono allontanati, Pieve di Sori fu in pochi anni ricostruita e resa meno vulnerabile dagli attacchi nemici con la costruzione di protezioni, tra le quali l'ancora presente Castello Cirla.
Grazie anche a tali protezioni, Pieve non subì più nessun attacco dei predoni e si mantenne in una posizione isolata e pacifica fino al 1754, data in cui il paese fu occupato dalle truppe austriache, che lo portarono al centro di numerose battaglie combattute nei primi anni del 1800 sulle montagne sovrastanti, tra gli invasori e l'esercito di Napoleone.

Terminate tali guerre, il comune fu inglobato nel 1815 al Regno di Sardegna insieme a Genova. In questo periodo Pieve di Sori vide una piccola rinascita, che portò una modesta crescita demografica e un modesto aumento di ricchezze, favorito anche dalla costruzione, tra il 1816 e il 1818, dell'attuale via Aurelia.

Fino ai primi decenni del XX secolo, Pieve è rimasto comunque un paese povero e isolato dagli altri comuni. La popolazione maschile lavorava o nelle terre come contadini o per mare come marinai; erano inoltre diffusi i calzolai, i mercanti d'olio, gli insegnanti e gli artigiani. Le donne pievesi erano quasi tutte tessitrici o levatrici. Ogni famiglia era composta da un grandissimo numero di figli, i quali venivano fin dalla più giovane età inviati a lavorare nei campi; si può pensare perciò a Pieve come un paese in continuo aumento demografico ma, essendo la mortalità infantile molto elevata, il comune non ebbe mai grandi crescite di popolazione.

[modifica] Lo sviluppo e l'indipendenza

Nel 1868 Pieve fu definitivamente raggiunta dalla ferrovia ligure, più precisamente dalla tratta tirrenica Ventimiglia - Roma, e dotata di una piccola stazione. Nel 1908 il paese ricevette anche il gas e qualche anno dopo l'unione con l'acquedotto genovese. Nel 1913 fu asfaltata la strada principale del comune, l'attuale Via Roma, che però inizialmente venne denominata Via Ammiraglio Giovanni Bettolo.

Il 1 settembre 1920, con un Decreto Reale, Pieve di Sori tornò autonoma, cambiando nuovamente il nome nell'attuale Pieve Ligure per evitare anche le sempre più frequenti confusioni tra i due paesi. L'indipendenza durò però pochi anni in quanto, nel 1928, Pieve venne unita nuovamente con l'altro paese limitrofo, Bogliasco, formando un unico comune dal nome Bogliasco-Pieve.

Durante la seconda guerra mondiale il paese subì alcuni danni, minori rispetto a quelli dei paesi limitrofi essendo, a causa della sua conformazione, difficile da bombardare; comunque la ritirata tedesca provocò l'abbattimento di molti edifici e la rimozione dell'intera linea ferroviaria. Dopo la guerra Pieve migliorò notevolmente la sua condizione economica, grazie anche ai nuovi contatti con i paesi confinanti e ai nuovi lavori offerti da Genova.

Nel 1947, con la separazione da Bogliasco, Pieve divenne definitivamente una comunità autonoma.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Qualità della vita

Il 10 ottobre 2006 il Comune di Pieve Ligure ha conseguito la Certificazione del proprio Sistema di Gestione Ambientale conformemente alla norma ISO 14001.[6]

[modifica] Luoghi di interesse

[modifica] Architetture religiose

Veduta della Chiesa parrocchiale
Veduta della Chiesa parrocchiale

La Chiesa principale del comune di Pieve Ligure è la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, situata nel centro del paese davanti all'omonima piazza cittadina. L'edificio è una delle più antiche pievi liguri. L'aspetto odierno è frutto di una ricostruzione del XVIII secolo in stile Barocco sui resti dell'antichissima chiesa. Al suo interno conserva un quadro del Battesimo di Cristo dato sugli inizi del 1400 e opere di Perin del Vaga e di Luigi Morgari.

Importante edificio è anche l'Oratorio di Sant'Antonio abate, costruito a poche centinaia di metri dalla piazza principale.
Esso fu costruito nei primi anni del Quattrocento (1404) e presenta al suo interno i rinomati Cristi cittadini e alcuni affreschi risalenti ai primissimi anni del Settecento, restaurati poi negli anni settanta.

Una terza chiesa è presente nel territorio pievese. Essa, denominata Chiesa di Santa Croce, è costruita sulla vetta dell'omonimo monte, a oltre 500 metri sul livello del mare. È risaputo che, prima della sua antica costruzione, l'edificio era già presente, tra il 1200 e il 1300, sotto forma di ospizio per pellegrini, posto a tale altezza per difesa dai pirati. Si pensa quindi che la Chiesa sia stata edificata in un periodo tra il XIV e il XVI secolo.

Per approfondire, vedi le voci Chiesa di San Michele Arcangelo, Chiesa di Santa Croce e Oratorio di Sant'Antonio abate.

[modifica] Castelli

La torre del castello Cirla
La torre del castello Cirla

Nel territorio pievese è presente un antico castello, il Castello Cirla allo Scalo Torre. Tale costruzione in origine era una torre saracena, edificata per combattere le incursioni dei pirati. Essa venne in buona parte demolita nel 1909 per diventare quella che è oggi l'attuale residenza privata. È attualmente considerata una delle 50 bellezze del Golfo Paradiso, grazie anche al suo ottimo stato di conservazione.

[modifica] Scali

Pieve Ligure, essendo un paese direttamente a picco sul mare, ebbe la necessità di edificare alcuni scali per l'attracco di piccole imbarcazioni, permettendo così la pesca e la balneazione. Costruiti dagli antichi pescatori, essi sono tutt'oggi visitati e utilizzati, durante i mesi estivi, da centinaia di turisti e genovesi, attratti dalla tranquillità del posto e dalla pulizia delle acque.

I più importanti e visitati sono lo Scalo Torre, il più facile da raggiungere essendo adiacente ala stazione del paese, lo Scalo Demola, lo Scalo Chiappa e lo Scalo Funtanino, tutti raggiungibili attraverso fermate dei mezzi pubblici. Più volte in tali luoghi sono state organizzate gare amatoriali di pesca e nuoto e lo Scalo Torre ha ospitato anche un'importante gara di trial.

[modifica] Cultura

[modifica] Manifestazioni

Molte sono le manifestazioni che si svolgono ogni anno nel comune pievese, specialmente nei mesi estivi.

La prima è la cosiddetta Pieve Classica, una rassegna internazionale di musica classica organizzata dalla Pro Loco locale nel mese di maggio che raduna ogni anno importanti musicisti e un folto pubblico di appassionati. Segue poi una rassegna bisettimanale di Commedie dialettali in dialetto genovese organizzata dalla Pro Loco locale nel mese di giugno sulla piazza comunale.
È poi il turno di un torneo calcistico, il Torneo "Itto Castagnini", che occupa tutto il mese di luglio. È organizzato dal Comitato Festeggiamenti Madonna della Guardia, con la collaborazione della Pro Loco, ed è un torneo giocato da squadre sponsorizzate dai principali bar o negozi dei dintorni pievesi. Il suo svolgimento va messo in relazione al ricordo del compianto giocatore della Polisports Pieve Ligure Itto Castagnini.

Nel mese di luglio sono allestite alcune Serate Jazz: come nel resto del Golfo Paradiso, anche a Pieve Ligure vi sono concerti Jazz organizzati dalla Pro Loco suonati da affermati musicisti e sostenuti da una grande folla. Nello stesso mese si svolge la cosiddetta Castagnata in piazza, organizzata sempre dalla Pro Loco, dove vengono offerte castagne arrosto ai presenti nella piazza di San Michele.

Infine, nei giorni precedenti il Natale, la Pro Loco organizza il Natale a Pieve, con canti natalizi, un presepe vivente creato dai ragazzi della scuola elementare e stand di sangria, cioccolata calda e panettone.

[modifica] Feste, fiere e sagre

Statuetta raffigurante la Madonna all'esterno dell'Oratorio di Sant'Antonio abate
Statuetta raffigurante la Madonna all'esterno dell'Oratorio di Sant'Antonio abate
Per approfondire, vedi la voce Festa della mimosa di Pieve Ligure.

La festività più celebre e affermata del comune pievese è la Festa della mimosa che, ogni secondo fine settimana di febbraio, attira numerosi turisti, incuriositi sia dalla sfilata di carri allegorici lungo la Via Roma, che competono poi in una gara di bellezza in Piazza San Michele, sia dalle manifestazioni e dai banchetti presenti nella piazza comunale. Quella del 2007 sarà la cinquantesima edizione della sagra.

Un altro importante evento è la Sagra dei pansoti che si svolge ogni 25 aprile su monte di Santa Croce per festeggiare il giorno della liberazione; sulla vetta del monte vengono offerti ai turisti piatti di pansoti e bevande. La festa è allestita dal Gruppo Amici di Santa Croce, con la collaborazione della Pro Loco. La stessa associazione organizza anche ogni anno, nel mese di maggio, la Festa della croce, organizzata sempre sulla vetta del panoramico monte.

Nel mese di agosto viene allestita la cosiddetta Festa del Mare dove, in uno degli scali di Pieve Ligure, si effettuano gare acquatiche con vari premi e un uscita in barca serale per l'accensione dei lumini. La festa è coordinata dalla Pro Loco pievese. Sempre in agosto viene allestita la Sagra della paella e della sangria con stand gastronomici organizzati in Piazza San Michele dagli abitanti del paese.

Altro importante evento è la Festa della Madonna della Guardia. Celebrata tra il 31 agosto e l'1 settembre dal Comitato Festeggiamenti Madonna della Guardia con la collaborazione della Pro Loco, essa presenta nuovamente stand gastronomici, musica, ballo e pesca di beneficenza per festeggiare la Madonna della Guardia, figura da sempre venerata dai pievesi e dai liguri in generale.

Il 29 settembre si festeggia il giorno di San Michele Arcangelo, patrono del luogo, e le scuole restano chiuse.

Ultima festività degna di menzione è la Festa del Ringraziamento che si svolge la seconda domenica di ottobre, programmata nuovamente dal Gruppo Amici di Santa Croce. Sul Monte di Santa Croce viene organizzato un pranzo a base di pietanze liguri.

[modifica] Realtà culturali, sportive e sociali

Pieve Ligure vanta un gran numero di società e club.

Le principali associazioni sono gli Amici di Santa Croce, organizzatori di gran parte delle festività pievesi, la Associazione Amici della Torre, formata dai bagnanti dello Scalo Torre e programmatrice da qualche anno della "Festa del Mare", il Comitato Festeggiamenti Madonna della Guardia, che allestisce dell'omonima festività, la Confraternita Sant'Antonio abate, che gestisce l'Oratorio di Sant'Antonio abate, il Gruppo Donatori Sangue "Martino Fiorella", denominato in ricordo di Martino Fiorella, grande figura del paese, l'associazione Pescatori Scalo Chiappa, l'Associazione culturale Golfo Paradiso, l'Associazione Alpini Pieve Ligure e il gruppo Pescatori Scalo Demola.

Tra le società vi sono la Bocciofila Pievese, riunita nel campo da bocce nei pressi della stazione ferroviaria, la Polisports Pieve Ligure, centro delle maggiori attività sportive pievesi, la Società Ardita di Mutuo Soccorso e la Società Operaia Cattolica di Mutuo Soccorso, con sede in Piazza San Michele.

Nel paese sono presenti anche il Circolo Parrocchiale Pieve Ligure, recentemente restaurato[7] e con sede nei pressi della chiesa, la Unitre Università della terza età, il Genoa Club Pieve Ligure e il Lions Club Santa Croce.

[modifica] Personalità legate a Pieve Ligure

[modifica] Istruzione

La prima scuola fondata nel comune pievese è stato il cosiddetto Asilo delle Suore, costruito alla fine dell'Ottocento sulle alture del paese. Ancora attivo sotto forma di scuola dell'infanzia, è stato dedicato alla figura di Ferrante Aporti.

Veduta del Monte Santa Croce con la sua chiesa da Sessarego, frazione di Bogliasco
Veduta del Monte Santa Croce con la sua chiesa da Sessarego, frazione di Bogliasco

Nel 1939 Pieve è stata dotata anche della scuola elementare Eugenia Gonzales. La struttura venne edificata con il contributo dell'ingegnere Gonzales, che finanziò la costruzione dell'edificio scolastico intitolato alla memoria di sua figlia Eugenia, morta prematuramente.

Risale all'immediato dopoguerra, infine, l'edificazione di una scuola media intitolata inizialmente ad Ugo Foscolo. Tra il 2001 e il 2004 l'istituto scolastico ha cambiato nome dapprima semplicemente in Scuola media statale del plesso scolastico Recco-Bogliasco e poi, a seguito dell'unione con la dirigenza scolastica rechellina, in Scuola media statale del Golfo Paradiso.

[modifica] Economia

L'economia comunale si è da sempre principalmente basata sulla produzione agricola e sulla floricoltura, settori garantiti dal clima mite della regione e dagli ampi spazi dedicati alla coltivazione grazie alla suddivisione del terreno, altrimenti incoltivabile in quanto in grande pendenza, in fasce. Frequente l'uso di serre, che si è sviluppato dopo un periodo di sperimentazione. L'orchidea è il fiore più diffuso.

Di grande importanza la produzione di mimosa, pianta simbolo del luogo, e di olive. La produzione olearia pievese è stata per molto tempo un fattore vitale per la condizione economica paesana, e anche attualmente continua ad essere piuttosto di rilievo anche a livello regionale. Prima della seconda guerra mondiale erano presenti ben sette frantoi, mentre oggi sono ridotti a quattro.

Negli ultimi anni si è andato sempre più a sviluppare il settore del turismo, fino a poco tempo fa praticamente assente. Grazie agli scenari dovuti alla sua particolare posizione, ai sentieri e alle scogliere Pieve attira sempre più turisti (soprattutto dal vicino capoluogo ma anche dalle regioni vicine). Per poter trarre vantaggio nel modo migliore da questa nuova risorsa, il paese si è dotato di servizi dei quali in precedenza era praticamente privo, come bed and breakfast, ristoranti e un agriturismo.

Particolarmente sviluppato è il fenomeno del pendolarismo, poiché gran parte della popolazione occupata ha trovato impiego in città, non avendo grandi possibilità di lavoro nel proprio paese.

[modifica] Sport

La Polisports Pieve Ligure, fondata nel 1969, offre corsi di varie discipline sportive. In questa società sportiva si può avere la possibilità di praticare sport come calcio, tennis e Ju-Jitsu.
La squadra di calcio milita nella Prima Categoria della Provincia di Genova, dopo un entusiasmante campionato nella serie inferiore concluso al primo posto.
Grandi soddisfazioni anche per quanto riguarda il Ju-Jitsu, dove la compagine pievese ha raggiunto importanti traguardi a livello nazionale, vincendo nell'anno 2005, il 27 novembre, la Coppa Italia con la squadra maschile, femminile e giovanile.[8]

La località Scalo Torre, inoltre, ha ospitato per diversi anni importanti competizioni di trial.[9]

Per approfondire, vedi la voce Polisports Pieve Ligure.

[modifica] Trasporti e vie di comunicazione

[modifica] Strade ed autostrade

Cartello di ingresso a Pieve Ligure provenendo da Sori
Cartello di ingresso a Pieve Ligure provenendo da Sori

Pieve Ligure è situata lungo la Strada Provinciale (già Strada Statale) 1 Aurelia. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto i caselli autostradali di Genova Nervi, a ponente, e Recco, a levante, sull'Autostrada A12 sono le uscite consigliate per raggiungere la destinazione.

La strada principale per raggiungere Pieve Alta è la Via Roma (Strada Provinciale 29 di Pieve Ligure Alta lunga 2,5 km), inaugurata nel 1913 e unica percorribile in automobile, lunga due chilometri e terminante in Piazza San Michele.

[modifica] Linee ferroviarie

Per approfondire, vedi la voce Stazione di Pieve Ligure.

Pieve Ligure è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Genova - Pisa nel tratto locale compreso tra Genova e La Spezia. Un tempo la stazione ferroviaria aveva un'importanza fondamentale: infatti era una delle stazioni dotate di officina per locomotori e vagoni guasti e era anche, con i molti scambi, stazione di svolta per molti treni. Negli anni novanta questa importanza cominciò a scendere sino ad arrivare al livello attuale. Un nuovo progetto prevede di ampliare la tratta urbana da Genova Nervi a Pieve Ligure e di ritornare all'utilizzo del terzo binario.

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Adolfo Olcese (Lista civica) dal 28/05/2007
Centralino del comune: 010 3462247
Email del comune: pievelig@tin.it

[modifica] Precedenti amministrazioni

Periodo Primo Cittadino Partito Carica Note
6 luglio 1947 24 gennaio 1948 Pizzocaro Giuseppe Sindaco *
24 gennaio 1948 3 giugno 1951 Montobbio Giuseppe Sindaco vicario
3 giugno 1951 15 ottobre 1951 Chiarenzi Remo Sindaco **
15 ottobre 1951 3 giugno 1956 Sommariva Giuseppe Sindaco vicario
3 giugno 1956 20 novembre 1960 De Camillis Angelo Sindaco
20 novembre 1960 8 dicembre 1964 De Camillis Angelo Sindaco
8 dicembre 1964 1 giugno 1965 De Camillis Angelo Sindaco *
1 giugno 1965 5 luglio 1970 Satta Paolo Sindaco vicario
5 luglio 1970 15 aprile 1971 Lanza Bruno Sindaco *
15 aprile 1971 4 luglio 1975 Stagno Pietro Sindaco vicario
4 luglio 1975 24 giugno 1980 Pareto Mario Sindaco
24 giugno 1980 28 ottobre 1983 Maestri Augusto Sindaco *
28 ottobre 1983 7 giugno 1985 Rossi Gian Marco Sindaco vicario
7 giugno 1985 1 luglio 1988 Rossi Gian Marco Sindaco *
1 luglio 1988 18 giugno 1990 Sitia Marco Sindaco vicario
18 giugno 1990 5 maggio 1995 Migone Felice Lista Civica Sindaco
18 giugno 1990 13 giugno 1999 Migone Felice Lista Civica Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Migone Felice Lista Civica Sindaco
12 giugno 2004 4 marzo 2006 Bozzi Walter Lista Civica Sindaco **
4 marzo 2006 28 maggio 2007 Olcese Adolfo Sindaco vicario
28 maggio 2007 in carica Olcese Adolfo Lista Civica Sindaco

[modifica] Note

  • * Dimissioni
  • ** Decesso

[modifica] Stemma comunale

Approvato dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 24 febbraio 1956, lo stemma originale del Comune di Pieve Ligure è sormontato da una corona araldica (simbolo dei comuni) ed è tripartito: la parte superiore contiene il monogramma usato per indicare la Madonna (ricordo della devozione mariana del paese), la parte centrale le tre caravelle di Cristoforo Colombo e la parte inferiore la Torre sugli scogli (a rappresentare l'attuale Castello Cirla).

[modifica] Curiosità

[modifica] Pieve Ligure nella cronaca

  • 27 luglio 1940: vengono comunicate le date per la rimozione delle cancellate in ferro per la costruzione di cannoni per la Seconda Guerra Mondiale; a Pieve Ligure è stato assegnato il 15 agosto 1940 così come Bogliasco, Sori, Recco e molti altri paesi.[10]
  • 22 ottobre 1941: nel piccolo centro ligure avviene una curiosa gara tra il ciclista Montobbio e un ladro di biciclette che aveva sottratto il mezzo a Antonio Olcese di Paolo. Il corridore, seppur con mezz'ora di svantaggio, appresa la notizia dall'amico si mette in sella alla sua bici e raggiunge il ladro con apparente facilità. Il ladro si chiamava Stefano Orlando di Gesualdo.[10]
  • 3 settembre 1970: Gianluca Stellino, 24 anni, studente di Pieve Ligure dirotta un aereo DC9. Lo studente era in viaggio da Genova a Roma quando costringe il pilota a dirigersi al Cairo. La polizia però lo anticipa all'aeroporto egiziano e lo fa arrestare.[10]

[modifica] I cognomi più diffusi

Ecco una lista dei dieci cognomi più diffusi a Pieve Ligure, elaborata dal sito "Liguria in dettaglio".[11]

  1. Mezzano
  2. Montobbio
  3. Crovetto
  4. Migone
  5. Bozzo
  6. Stagno
  7. Rossi
  8. Consigliere
  9. Olcese
  10. Traverso

[modifica] Galleria fotografica

[modifica] Note

[modifica] Bibliografia

  • Gerolamo Rollino. Memorie storiche della Parrocchia di Pieve di Sori. Tipografia della Gioventù, 1913
  • Giannetto Beniscelli. Pieve Ligure, 1970
  • Autori vari. Pieve una volta, Pieve oggi. Prodotto dalla Pro Loco di Pieve Ligure, 1984
  • Pieve su Pieve giù. A cura di Pier Luigi Gardella. Edizioni-Le guide qui e là, 1999
  • Antologia Pievese. A cura di Marina De Franceschini, Pier Luigi Gardella e Luigi Re. Edizioni Nuvole, 2003

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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