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Poggibonsi - Wikipedia

Poggibonsi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Poggibonsi
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Poggibonsi]]
Poggibonsi - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Toscana
Provincia: stemmaSiena
Coordinate: 43°28′0″N 11°9′0″E / 43.46667, 11.15
Altitudine: 116 m s.l.m.
Superficie: 70 km²
Abitanti:
28.901 2007
Densità: 412,87 ab./km²
Frazioni: Bellavista, Mocarello, Staggia Senese 
Comuni contigui: Barberino Val d'Elsa (FI), Castellina in Chianti, Colle di Val d'Elsa, Monteriggioni, San Gimignano
CAP: 53036
Pref. tel: 0577
Codice ISTAT: 052022
Codice catasto: G752 
Nome abitanti: bonizzesi (da podium bonitii), Poggibonsesi 
Santo patrono: San Lucchese 
Giorno festivo: 28 aprile 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Poggibonsi è un comune di 28.907 abitanti della provincia di Siena. Sorge nel territorio dell'Alta Val d'Elsa alle propaggini delle Colline del Chianti, dove sono molto diffuse la coltivazione della vite e l'agricoltura. Importante anche il polo industriale che è sorto alla periferia della città in modo massiccio e dove si producono mobili, vasi, vetri. Molto fiorente anche l'edilizia.

Indice

[modifica] Clima

Per approfondire, vedi le voci Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Poggibonsi Strozzavolpe.

[modifica] Storia

Dal punto di vista geologico, il territorio di Poggibonsi si è formato nel terziario recente e soprattutto nel Pliocene.
I primi reperti di insediamenti umani nel territorio sono preistorici (Neolitico), i più importanti però risalgono all'epoca etrusco-romana, come testimoniano le numerose piccole necropoli sparse a breve distanza dall'attuale abitato sui colli del circondario in direzione nord, nord-est, da cui tra l'altro proviene la più ricca quantità di ceramica attica dell'intera Valdelsa. L'origine dei toponimi conserva tracce della presenza dell'uomo in epoca antica: se Talciona ci rimanda al mondo etrusco, come lo stesso Marturi (Maris, nome etrusco per Marte o Mars-Turan in etrusco la diade Marte-Venere), i nomi di Luco (locus: santuario), Megognano, Gavignano, Cedda, Cinciano, Sornano e Gaggiano sono di origine latina; stessa origine ha la rete stradale.
Alla fine dell'epoca antica (età gota), risalgono le case in terra individuate negli scavi all'interno delle mura medicee sul "poggio di bonizzo", seguite dagli insediamenti in capanne dell'età longobarda e franca.
Ad ogni modo il principale incremento demografico dato all'espansione dei nuclei abitati si verifica fra il X e il XII secolo quando Poggibonsi, in seguito al nuovo tracciato della Via Francigena, venne a trovarsi direttamente inserito su questa fondamentale arteria stradale.

Ed è nel X secolo che comincia lo sviluppo di Borgo di Marte, detto in seguito Marturi, poi Borgo Vecchio, oggi Poggibonsi. Svariate sono le teorie degli storici intorno all'origine dell'antico Borgo Marturi: la più certa è oggi quella etrusca, nonostante la leggenda lo voglia sorto per mano di alcuni soldati romani scampati alla disfatta di Catilina, avvenuta a Pistoia nel 62 a.C..

Attorno all'anno 1010 risale l'origine del Borgo di Camaldo, che si estendeva dalla Villa Pasquini fino alla chiesa di Santa Maria a Camaldo, incorporata poi nella basilica di San Lucchese, per giungere a comprendere forse anche alcune case coloniche che guardano Calcinaia. Saranno proprio questi due Borghi insieme alla popolazione di Talciona, Santa Agnese, Papaiano, Gavignano, San Lorenzo in Pian dei Campi e Siena, con la protezione del conte Guido Guerra a iniziare nel 1155 (o 1156), su di un colle ("poggio") di grande importanza strategica, l'edificazione della città di Poggiobonizio (nome di Bonizzo Segni, signore del luogo).

Assedio di Carlo d'Angiò a Poggiobonizio
Assedio di Carlo d'Angiò a Poggiobonizio

Questa superba città ghibellina, proclamata "città imperiale" da Federico II di Svevia nel 1220, che, secondo il Villani, era fra le più belle d'Italia, prosperò per soli 115 anni: infatti, essendo di ostacolo all'espansione di Firenze, dopo alterne vicende, nel mese di novembre del 1270 venne conquistata dalle armate fiorentine e napoletane, appoggiate da un forte contingente di soldati francesi e capitanate da Bertoldo Compagnoni e dal Duca di Monfort, dopodiché i fiorentini "comprarono" dai francesi il diritto alla distruzione della città. Mentre i ricchi mercanti riuscirono a fuggire nottetempo, i meno facoltosi ed il popolo minuto non abbandonarono la città. I vincitori però obbligarono i vinti a scendere alle falde del poggio e ad amalgamarsi alla popolazione ancora residente nel più antico Borgo Marturi.

Dopo il 1270 questa terra cessò di essere conosciuta col nome di Marturi o Borgo Vecchio ed ereditando il nome dal "Nobile Castello" adottò quello di Poggibonsi che ancora mantiene. La città trecentesca nata dall'ampliamento di Borgo Marturi aveva una cinta muraria lunga poco più di un chilometro, con 4 porte (Porta S. Maria detta delle Chiavi dopo la consegna della chiavi all' imperatore Arrigo VII di Lussemburgo il 6 gennaio 1313, Porta del Poggiarello, Porta S. Jacopo detta di Sotto e Porta Ad Cornetum detta di San Lorenzo) e 26 torri. La sua struttura urbana antica è ancora oggi rintracciabile almeno nelle linee fondamentali. Con la pace di Fucecchio, del 12 luglio 1293, Poggibonsi fu annessa al territorio fiorentino anche se non mancarono occasioni di rivolta. Così nel 1313, con la discesa in Italia dell'imperatore Arrigo VII di Lussemburgo, si tentò una riedificazione di Poggiobonizio (col nuovo nome Monte Imperiale) che fu interrotta a causa della morte dello stesso Imperatore, avvenuta a Buonconvento il 24 agosto 1313.

Da questa data, fino all'invasione napoleonica, Poggibonsi rimarrà sotto l'influenza di Firenze, di cui seguirà le sorti. Nonostante ciò, fin dal 1300, il Comune si era dato un proprio statuto mantenendo una certa autonomia con un capitano di parte guelfa, un Podestà, sei Governatori ed un Consiglio Generale. Del 1488 è la fortezza del Poggio Imperiale, grandiosa opera militare testimone del passaggio dall'epoca delle armi bianche alla rivoluzione portata dalla polvere da sparo, con i primi bastioni della cinta muraria della città mai portata a compimento e della relativa fortezza, voluta da Lorenzo il Magnifico e costruita coi nascenti criteri della fortificazione alla moderna su disegno e sotto la direzione di Giuliano ed Antonio da Sangallo. Questa non fu mai portata a termine in seguito alla definitiva sottomissione di Siena a Firenze e alla conseguente perdita de facto del valore strategico-militare della città di Poggibonsi.

Con la dominazione spagnola del '600 e il regno dei Lorena del secolo successivo iniziarono le prime forme di industrializzazione; l'occupazione francese dell'800 ispirò in qualche modo una parvenza di idea rivoluzionaria che contribuì all'unificazione politica dell'Italia portando alla città un lieve benessere economico con Firenze capitale.

È comunque il '900 che ha portato ad un significativo cambiamento alla città di Poggibonsi, dapprima con la nascita di un'intensa attività commerciale basata sui vini Chianti) e con il consolidamento di svariate industrie; e poi con una completa ricostruzione urbanistica e strutturale che ha restituito un volto nuovo alla città dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale che seminarono distruzione e morte.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Economia

Poggibonsi fin dal medioevo, quando già la città svolgeva la funzione di emporio sulla Via Francigena, ha sempre avuto una particolare vocazione commerciale che l'ha posta al centro degli scambi economici transitanti per la Valdelsa. Attualmente la città, che vanta una invidiabile percentuale di occupazione, è il capoluogo del Distretto Industriale dell'Alta Valdelsa, che comprende nel suo territorio anche i comuni di Colle Val d'Elsa, San Gimignano, Casole d'Elsa, Barberino Val d'Elsa e Certaldo, ed è un punto di riferimento occupazionale di un vasto bacino che interessa le province di Firenze, Siena e Pisa. Se per tutto il periodo che va dal "boom economico" agli anni ottanta la produzione locale era stata sostanzialmente monotematica e incentrata sul settore del mobile e dell'arredamento, attualmente è invece possibile trovare aziende che si occupano di settori che spaziano dal caravaning, (a Poggibonsi e nei comuni limitrofi è concentrato oltre il 90% della produzione nazionale di camper e caravan), alla meccanica (in particolare macchine per la lavorazione del legno e per l'edilizia). Resta comunque ancora molto viva la vocazione della zona a produrre mobili e complementi per l'arredamento.

Oltre alla produzione industriale, un'altra voce importante per l'economia locale è rappresentata dalle società di servizi. Si trova per esempio proprio a Poggibonsi: una delle tre sedi regionali del CFNT (Centro Formazione Nuove Tecnologie); il Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento (unica realtà in Toscana) che, dopo aver creato mercati in Europa e Medio Oriente, ha da pochi anni permesso al settore del mobile italiano di approdare in Cina; e ancora il CTQ (Centro Toscano per la Qualità), l'Eurobic e molte altre società che sono nate a supporto delle imprese locali ma che sono poi diventate con gli anni punti di riferimento per un vasto territorio che interessa gran parte della Toscana centrale.

Altro settore che negli ultimi anni si è andato affermando e che attualmente è in forte espansione è il turismo. Questo grazie alla riscoperta di molte attrazioni storico culturali recentemente valorizzate, una invidiabile realtà di chiese romaniche, castelli medioevali e ville rinascimentali disseminati sul territorio, ma soprattutto grazie a una posizione geografica fortunata. Poggibonsi infatti, data la sua centralità rispetto ad importanti città d'arte come San Gimignano, Colle di Val d'Elsa, Firenze e Siena, ma anche Volterra e Pisa, ha visto crescere la propria capacità ricettiva, con la nascita di moltissime strutture alberghiere e aziende agrituristiche che, oltre a soddisfare la domanda ricettiva, svolgono un importante ruolo di commercializzazione dei prodotti locali dell'agricoltura come l'olio, il miele, lo zafferano e il vino; una piccola parte del territorio di Poggibonsi rientra nell'area di produzione del Chianti e parte di quest'ultima nella sottozona Classico.

Convento di San Lucchese
Convento di San Lucchese
Stazione ferroviaria
Stazione ferroviaria
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la Fonte delle Fate
Immagine:Staggia Senese.png
la rocca di Staggia

[modifica] Monumenti

[modifica] Le chiese

[modifica] Edifici civili

[modifica] Poggibonsesi illustri

   Daniele Righi - ciclista professionista

[modifica] Eventi

[modifica] Campionaria della Valdelsa

Manifestazione fieristica che si svolge a Poggibonsi nel periodo a cavallo tra settembre e ottobre organizzata dalle Associazioni di categoria: Confcommercio, C.N.A., Confesercenti, Confederazione Italiana Agricoltori, Unione Provinciale Agricoltori, Federazione Provinciale Coltivatori Diretti e Artigianato Senese. L'evento, utilizzato per far conoscere all'esterno le potenzialità della Valdelsa, è un'importante vetrina in cui trovano spazio numerosi settori: dall'oggettistica all'arredamento, dall'abbigliamento ai prodotti agro-alimentari ed enogastronomici, dall'informatica all'elettronica al settore automobilistico e nautico.

[modifica] Il Pigio

Manifestazione nata nel 2004 e che si svolge a Poggibonsi la seconda domenica di ottobre. L'evento ha inteso ricostruire, non in chiave strettamente storica, l'antica tecnica di "pigiatura dell'uva" delle zone collinari del Chianti. È una competizione che vede la sfida di sette Rioni (quartieri in cui è diviso il territorio cittadino): nei due giorni della festa Borgaccio, Cimamori, Centro, Falco, Girata de' Preti, Orti e Romituzzo si contendono il "Boccione", damigiana decorata da un artista locale che spetta al Rione che produce più mosto, e lo "Zipolo", tappo della damigiana, il quale finisce al Rione che secondo i giudici organizza la miglior sfilata nelle vie del centro storico. Dopo le prime edizioni, organizzate dalla Associazione Pro Loco Poggibonsi, attualmente la festa è gestita direttamente dai consigli delle associazioni rionali, riuniti in un coordinamento che costituisce l'Associazione Il Pigio, il cui presidente è l'ideatore della manifestazione, Alessio Berni.

ALBO D'ORO:

2004 Falco; 2005 Cimamori (Zipolo: Centro); 2006 Orti (Zipolo: Girata de'Preti); 2007 Romituzzo (Zipolo: Borgaccio);

[modifica] Sport

Poggibonsi è una città molto attiva a livello sportivo, con numerose società presenti, spesso anche con buoni risultati, in molte discipline sportive.

Il calcio la fa da padrone con ben quattro società calcistiche iscritte alla FIGC presenti nel territorio comunale: la più antica e prestigiosa è l'US Poggibonsi, l'unica ad aver militato in campionati professionistici, le altre sono la US Virtus Calcio, la UP Poggibonsese e il AS Calcio Staggia (squadra della frazione Staggia Senese). La UP Poggibonsese, in quanto società polisportiva, raggruppa sotto la propria insegna numerose squadre di altri sport. Prima fra tutte il Calcetto Poggibonsese (calcio a 5), squadra più volte campione italiana di coppa (sia con la selezione maschile che con quella femminile) e attualmente nella serie B nazionale.

Di seguito sono riportate tutte le principali società sportive poggibonsesi divise per discipline sportive:

[modifica] Calcio

  • US Poggibonsi
  • US Virtus Calcio
  • la UP Poggibonsese
  • AS Calcio Staggia

[modifica] Calcio a 5

ASD Calcetto Poggibonsese

[modifica] Basket

Poggibonsi Basket

[modifica] Pallavolo

  • US Virtus Pallavolo

[modifica] Nuoto

  • A Nuoto Virtus UPP Poggibonsi

[modifica] Ciclismo

  • Unione Ciclistica Valdelsa
  • Unione Ciclistica Staggese
  • Team Bike Grandama

[modifica] Bowling

  • AS Green Pad

[modifica] Tiro con l'arco

[modifica] Città gemellate

Poggibonsi è gemellata con le seguenti città:


[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Luca Rugi (centrosinistra) dal 24/06/2004
Centralino del comune: 0577 9861
Email del comune: info@comune.poggibonsi.si.it

Poggibonsi fa parte di:

[modifica] Curiosità

Poggibonsi è anche il titolo di una canzone di Milva, composta dal cantautore Franco Battiato, pubblicata nel 1983.

In una edizione di Striscia la Notizia, erano appesi nella scenografia dietro ai conduttori degli orologi riportanti i nomi di città ritenuti "curiosi", tra i quali c'era anche Poggibonsi

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni


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