Imperatrice Matilde
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L'Imperatrice Matilde o Matilda o Maud (Sutton Courtenay, 7 febbraio 1102 – Rouen, 10 settembre 1167) fu imperatrice del Sacro Romano Impero e regina di Inghilterra nel 1141.
Indice |
[modifica] Figlia del re di Inghilterra Enrico I e Imperatrice come moglie di Enrico V
Figlia del re Enrico I d'Inghilterra e di sua moglie Matilde di Scozia (Edith, figlia del re Malcom III di Scozia, che prese il nome di Matilde al momento del matrimonio), fu battezzata con il nome di Adelaide.
Per le politiche di alleanza del padre, nel 1110 venne promessa in sposa all'età di 7 anni all'Imperatore di Germania Enrico V, presso la cui corte venne inviata per esservi educata e cresciuta, prendendo il nome di Matilde (o Maud). Il matrimonio avvenne nel 1114, e nel 1117 fu incoronata a Roma insieme al marito come Imperatrice, titolo che tenne a mantenere per tutta la vita. Nel 1125 Enrico V morì lasciandola vedova e senza figli. Per la sua sospetta sterilità e per la presenza di forti pretendenti al trono imperiale, non le fu data la possibilità di reggere l'Impero e trasmetterlo ad un futuro secondo marito, e pertanto tornò in Inghilterra alla corte del padre.
[modifica] Erede al trono di Inghilterra e contessa di Angiò
Nel 1120 era morto in un naufragio, poco dopo il suo matrimonio con Isabella d'Angiò, figlia del conte Folco V d'Angiò, il legittimo erede al trono, il fratello maggiore Guglielmo. In mancanza di altri figli legittimi maschi il padre Enrico I aveva fondato le sue speranze di successione su suo nipote Stefano, conte di Blois e figlio della propria sorella Adela. Poco tempo dopo che Matilde era in Inghilterra però, Enrico capì che la figlia aveva il temperamento adatto per governare e quindi pensò che ella poteva succedergli. Convocò quindi in assemblea i nobili baroni inglesi e Stefano affinché giurassero fedeltà alla figlia come erede al trono nel 1127. Nello stesso tempo, temendo che in quanto donna, non fosse sufficientemente protetta dopo la sua morte, prese accordi segreti per farla sposare con il figlio ed erede del conte Folco V d'Angiò, Goffredo Plantageneto,[1] assai più giovane di lei. Il matrimonio si celebrò senza grande sfarzo nel 1128. Dal matrimonio, inizialmente tormentato da incompatibilità reciproche, nacquero solo dopo alcuni anni tre figli, di cui il primo fu Enrico, nato il 5 marzo 1133, il secondo Goffredo VI d'Angiò, poi Conte di Nantes, nato nel 1134, e il terzo Guglielmo, conte di Poitou, nato nel 1136.
[modifica] La lotta con Stefano I d'Inghilterra e l'Anarchia inglese
Alla morte del padre Enrico I nel 1135, i baroni elessero come re Stefano di Blois, cugino di Matilde, ritenendosi svincolati dal giuramento fatto, nel quale era stata posta come condizione, non rispettata dal re, l'approvazione preventiva di tutta la nobiltà su un eventuale matrimonio di Matilde. Inoltre sembra che il debole carattere di Stefano facesse si che molti nobili preferissero lui all'energica Matilde, descritta spesso di carattere astioso e difficile. Matilde, in quel momento in Normandia ed incinta del terzo figlio, non poté recarsi subito in Inghilterra. Tentò di fare ricorso al papa Innocenzo II per il giuramento violato, inviando un suo vescovo a Roma; ma dopo circa due anni il papa, influenzato dal potente arcivescovo di Worcester, Enrico, fratello di Stefano, ritenne il giuramento fatto nullo perché appunto viziato dalla clausola del matrimonio celebrato senza il consenso della nobiltà inglese. Si aprì dunque in Inghilterra un periodo di guerre e contese, conosciuto come l'“Anarchia inglese”.
Nel 1139, mentre il marito Goffredo d'Angiò si incaricò della conquista della Normandia, dove ottenne il soprannome di "the Fair Count" ("il Conte Leale"), Matilde sbarcò in Inghilterra con un esercito e con l'appoggio del re di Scozia David I, di suo zio (terzo dei figli di Malcom III, fratelli della madre di Matilde, pretendente al trono), di alcuni baroni scontenti della debolezza di Stefano, e soprattutto del fratellastro Roberto di Gloucester, figlio illegittimo di Enrico I. A Stefano andò invece l'appoggio del clero inglese, per la forte influenza esercitata dal fratello, il vescovo di Winchester Enrico di Blois.
L'esercito di Matilde ottenne inizialmente parziali successi, soprattutto nell'Inghilterra occidentale e i baroni spesso cambiarono bandiera per ottenere maggiori benefici. Nel 1141, nella battaglia di Lincoln, l'esercito di Stefano fu sconfitto e il re stesso venne catturato, ma ottenne salva la vita promettendo di riconoscere la cugina come regina e di andare in esilio nei propri possedimenti francesi. Matilde, che teneva Stefano prigioniero a Bristol, fu formalmente accolta dal vescovo Enrico di Blois, fratello del re deposto, nella cattedrale di Winchester come "Lady of the English" (o "Signora degli Inglesi"), ed era stata riconosciuta regina di Inghilterra da un concilio tenutosi nella stessa Winchester.
Poco prima dell'incoronazione come regina nell'abbazia di Westminster tuttavia, sembra che Matilde respingesse le richieste di una delegazione del Comune di Londra per la conferma dei privilegi della città. Ne nacque una feroce rivolta e Matilde dovette fuggire. Poco dopo Roberto di Gloucester fu preso prigioniero e in cambio della sua liberazione, Matilde fu costretta a liberare Stefano: questi tornò a Londra e fu nuovamente incoronato re. L'anno seguente Matilde era sotto assedio ad Oxford, da dove riuscì a scappare a Wallingford. [2]
La guerra civile proseguì senza risultati fino alla morte di Roberto di Gloucester nel 1147 e l'anno successivo Matilde cedette i propri diritti al primogenito Enrico (il futuro Enrico II d'Inghilterra) e fece ritorno in Normandia, dove nel frattempo il marito Goffredo Plantageneto aveva ricevuto ufficialmente il titolo di duca di Normandia nel 1144.
[modifica] Il figlio Enrico II d'Inghilterra
Gli avvenimenti seguenti ebbero come protagonista il figlio primogenito di Matilde, Enrico, che seguì i consigli della madre ed ebbe inizialmente il soprannome di Fitzempress[3]. Goffredo nel 1150 abdicò al ducato a favore del figlio, mantenendo per sé la contea di Angiò. Dopo la morte di Goffredo, l'anno seguente, Enrico divenne anche conte di Angiò. Nel 1152, su consiglio della madre, sposò Eleonora d'Aquitania, assai maggiore di età, non appena fu dichiarato nullo il matrimonio di lei con il re di Francia Luigi VII; in questo modo acquisì i territori di cui la moglie era erede.
Sconfitto Luigi VII, che aveva tentato di invadere la Normandia, nel 1153 Enrico sbarcò in Inghilterra con un potente esercito, ottenendo di essere riconosciuto da Stefano come erede al trono di Inghilterra, nel trattato di Wallingford, al posto del figlio di costui Eustachio (sposato a Costanza, sorella del re Luigi VII di Francia). Eustachio morì poco dopo e l'accordo venne solennemente ratificato (trattato di Winchester). Dopo la morte di Stefano nel 1154 Enrico divenne re di Inghilterra dando origine alla dinastia dei Plantageneti.
Dopo il trasferimento del figlio Enrico in Inghilterra come nuovo re, Matilde si ritirò nell'abbazia di Notre-Dame-du-Pré, a Rouen, dove il figlio continuò ad andarla a trovare per ottenerne consigli politici e dove morì.[4]
Nonostante il peso avuto nelle vicende che portarono al trono Enrico II, i cronisti inglesi contemporanei la dipinsero come una donna bisbetica e arrogante, che non sapeva stare al proprio posto. I cronisti appartenevano tuttavia alla corte di Stefano I e, in modo analogo alla nuora Eleonora di Aquitania, la sua figura risentiva della concezione dell'epoca, secondo la quale le donne non avrebbero dovuto pretendere di avere un ruolo politico attivo.
[modifica] Note
- ^ Il soprannome Plantageneto deriva dal fiore di ginestra (planta genista) con cui soleva ornarsi il copricapo. Esso denominò la dinastia dei re inglesi
- ^ Si narra che riuscì a farlo nella neve grazie ad un mantello bianco
- ^ Figlio dell'Imperatrice
- ^ L'epitaffio sulla sua tomba, a Rouen, recita:
« Qui giace la figlia, moglie e madre di Enrico, grande di nascita, più grande per matrimonio, ma grandissima nella maternità » (Epitaffio tombale di Matilde d'Inghilterra)
[modifica] Bibliografia
- (EN) Marjorie Chibnall, "The empress Matilda. Queen Consort, Queen Mother and Lady of the English", 1992 (ISBN 0631190287) e 1993 (ISBN 0631157379)
[modifica] Collegamenti esterni
- Articolo sulla storia di Matilde di Piero F., tratto da una discussione sul newsgroup soc.culture.history.
- (EN) Storia della guerra tra Stefano e Matilda sul sito della BBC.
- (EN) [http://womenshistory.about.com/od/empressmatilda/a/matilda_timelin.htm Cronologia della vita di Matilda nella sezione "Women's Story" del sito About.com
- (EN) Monete emesse da Matilda, sul sito Casglu'r Tlysau, dedicato alla storia culturale del Galles
Monarchi pre-normanni
Atelstano - Edmondo I - Edredo - Edwing - Edgar - Edoardo il Martire - Etelredo II - Sweyn*+ - Edmondo II - Canuto il Grande*+ - Aroldo I - Canuto II+ - Edoardo il Confessore - Aroldo II
Dinastia normanna
Guglielmo il Conquistatore - Guglielmo II - Enrico I - Stefano - Matilde
Dinastia plantageneta
Enrico II - Riccardo I - Giovanni - Enrico III - Edoardo I - Edoardo II - Edoardo III - Riccardo II - Enrico IV - Enrico V - Enrico VI - Edoardo IV - Edoardo V - Riccardo III
Dinastia Tudor
Enrico VII - Enrico VIII‡ - Edoardo VI‡ - Jane Grey ‡ - Maria I‡ - Elisabetta I‡
Dinastia Stuart
Giacomo I‡§ Carlo I‡§ - Oliver Cromwell (Lord Protettore) - Carlo II‡§ - Giacomo II‡§ - Guglielmo III‡§∂¶ e Maria II‡§ (come co-monarchi Guglielmo & Maria) - Guglielmo III‡§∂¶ (proprio regno) - Anna‡§
* anche Re di Danimarca • + anche Re di Norvegia • ‡ anche Re d'Irlanda • § anche Re di Scozia • ∂ anche Principe d'Orange • ¶ anche Stadhouder d'Olanda, Zelanda, Utrecht, Guelders, Overijssel e Drenthe
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