Il Tempo
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Il Tempo | |
Paese | Italia |
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Lingua | italiano |
Periodicità | quotidiano |
Genere | stampa nazionale |
Formato | Berlinese |
Tiratura | 78.103 (dicembre 2007) |
Diffusione | 47.853 (dicembre 2007) |
Fondazione | 1944 |
Sede | Piazza Colonna, 366 - 00187 Roma |
Editore | Domenico Bonifaci |
Direttore | Giuseppe Sanzotta |
Redattore capo | |
ISSN | |
Sito web | www.iltempo.it |
Il Tempo è un quotidiano nazionale fondato a Roma da Renato Angiolillo nel 1944 e registrato al tribunale di Roma il 18 novembre 1948.
Indice |
[modifica] Storia
Il quotidiano venne fondato il 4 giugno 1944, due mesi dopo la liberazione della capitale, in una vecchia tipografia di Piazza di Pietra nel centro di Roma, l'edizione era composta da un unico foglio, la carta, in quel periodo, era ancora un materiale raro. In pochi anni la sede venne trasferita nello storico Palazzo Wedekind, in Piazza Colonna, dove Il Tempo risiede tuttora.
Renato Angiolillo, editore e direttore allo stesso tempo, lanciò il giornale con la pubblicazione in esclusiva per l'Italia dei "Diari" di Galeazzo Ciano, gerarca del fascismo. Il Tempo raggiunse una tiratura di 300.000 copie. Lavoravano nel giornale romano all'inizio degli anni cinquanta: Vittorio Zincone, editorialista (e, dopo una parentesi di due anni al Resto del Carlino, tornò nel 1955 come vicedirettore), poi Guido Guidi, cronista giudiziario; Alberto Giubilo, allo sport, Igor Man agli esteri. Titolare della nota politica (detta in gergo "pastone") era Salvatore Aponte[1].
Altre firme de Il Tempo erano Alberto Giovannini e Alberto Consiglio, titolari di popolari rubriche: "Lettera della domenica" il primo; "Formicaio" e "Disco Rosso" il secondo. Anche Nantas Salvalaggio, all'epoca cronista, teneva una sua rubrica: "Un giorno in pretura". Redattore capo era un giovane Egidio Sterpa.
Un altro giornalista arrivato dal Corriere era Italo Zingarelli, presto soprannominato il "figlio del vocabolario". Il primo degli inviati del quotidiano era Virgilio Lilli. Ma va ricordato anche Gianni Granzotto[2], corrispondente da Parigi.
La parte culturale del giornale era diretta dal critico letterario Enrico Falqui. Tra i collaboratori vi erano nomi come Giuseppe Prezzolini e Curzio Malaparte. Il critico teatrale era Silvio D'Amico, il critico musicale era Guido Pannain mentre le recensioni cinematografiche erano affidate a Gian Luigi Rondi.
Nel 1996 Domenico Bonifaci ([1]) ha rilevato la proprietà del giornale dal costruttore Francesco Gaetano Caltagirone.
[modifica] Produzione
Fino al 2007 il quotidiano era in broadsheet con doppio dorso: nel dorso interno era presente il fascicolo dedicato all'edizione locale.
Dal 4 ottobre 2007, la proprietà ha deciso l'acquisto di una nuova rotativa, che ha permesso di stampare in un nuovo formato cartaceo, passando dal broadsheet al formato berlinese monodorso. È stata rinnovata la grafica del giornale ed è stata introdotta la stampa a colori su tutte le pagine.
Il Tempo viene oggi distribuito sul territorio italiano con il dorso nazionale che contiene la cronaca di Roma. Nelle zone dove viene prodotta un'edizione locale, il giornale nazionale viene cellofanato ogni giorno anteponendovi un fascicolo con le cronache locali relative al territorio di riferimento.
[modifica] Edizioni
[modifica] Redazioni
[modifica] Cronologia Direttori
- Renato Angiolillo
- Gianni Letta
- Gaspare Barbiellini Amidei
- Franco Cangini
- Marcello Lambertini
- Gianni Mottola
- Maurizio Belpietro
- Giampaolo Cresci
- Mauro Trizzino
- Giuseppe Sanzotta
- Mino Allione
- Franco Bechis
- Gaetano Pedullà
- Giuseppe Sanzotta
[modifica] Diffusione
Anno | Media mobile |
---|---|
2006 | 51.566 |
2005 | 48.140 |
2004 | 46.792 |
2003 | 51.878 |
2002 | 49.808 |
2001 | 49.970 |
2000 | 54.194 |
1999 | 62.605 |
1998 | 66.306 |
1997 | 71.721 |
1996 | 78.047 |
Dati Ads - Accertamenti Diffusione Stampa
[modifica] Curiosità
Per qualche periodo, a Salerno e provincia, il quotidiano è stato distribuito insieme al giornale locale "Il salernitano" diretto da Gigi Casciello