Ferrovia Bolzano-Caldaro
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Linea ferroviaria in Italia Ferrovia Transatesina Überetscher Bahn |
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Soprannome | Kaltererbahnl, Lepsbahnl e La Vacca di Caldaro |
Inizio | Bolzano |
Fine | Caldaro |
Inaugurazione | 1898 |
Chiusura | 1971 |
Vecchi gestori | Società Anonima Ferrovia Transatesina |
Lunghezza | 17,3 km |
Regioni | Alto Adige |
Scartamento | normale |
Elettrificazione | 1100 V in continua |
Note | un tratto con terza rotaia per presa corrente laterale |
Ferrovie italiane |
La Ferrovia Elettrica Transatesina, ted.Überetscher Bahn, nota anche come Ferrovia Bolzano-Caldaro era una linea ferroviaria elettrica privata a scartamento normale. Congiungeva la città di Bolzano/Bozen con Caldaro sulla strada del vino/Kaltern (BZ). Restò in esercizio dal 1898 al 1971.
Indice |
[modifica] Tracciato
La ferrovia aveva origine presso la stazione di Bolzano e utilizzava il binario della Bolzano-Merano fino a poco prima di Ponte Adige. Qui si diramava attraversando l'Adige su un ponte metallico ad arco (che era una delle principali opere ingegneristiche realizzate) e iniziava a salire. Attraverso due tunnel raggiungeva San Michele Appiano e quindi Caldaro, nota zona di produzione vinicola. Da qui un prolungamento raggiungeva la frazione di Sant'Antonio ove è ubicata la stazione di valle della funicolare della Mendola che porta all'omonimo passo.
L'intero percorso Bolzano-Sant'Antonio aveva una lunghezza di 17.3 chilometri e superava un dislivello di 280 metri con una pendenza massima del 62 per mille. Passava attraverso Castel Firmiano, Frangarto e San Michele Appiano.
[modifica] Storia
A fine '800 nacque la necessità di collegare i comuni dell'Oltradige con la rete ferroviaria europea. Lo scopo era da un lato facilitare di l'esportazione di frutta e vino, e dall'altro di favorire il turismo germogliante. Per evitare di dover trasbordare le merci presso la stazione di Bolzano, ove avveniva l'interconnessione con la rete ferroviaria nazionale, si decise di utilizzare lo scartamento normale di 1435 millimetri. L'avvio del progetto fu possibile grazie all'importante finanziamento del banchiere bolzanino Sigismund Schwarz. Il 15 dicembre1897 venne così costituita la Società Anonima Überetscherbahn con sede a Bolzano.
La linea tra Bolzano e Caldaro fu costruita dalla ditta Stern & Hafferl, presso la quale lavorava come assistente nel controllo della costruzione il bolzanino Ing.Josef Riehl che sarebbe poi diventato un personaggio importante nel mondo delle costruzioni ferroviarie, e che tra l'altro fu successivamente responsabile della costruzione della vicina Ferrovia del Renon.
Il 16 dicembre 1898 fu inaugurata la tratta Bolzano-Caldaro. Le prime motrici furono due locomotive a vapore ottenute in prestito dalle Ferrovie Statali.
Nel 1903, in occasione della costruzione della funicolare della Mendola, fu realizzato il prolungamento da Caldaro fino alla frazione di Sant'Antonio (563 m slm). Quest'ultima sezione, piuttosto ripida, era elettrificata in corrente continua a 1100 V ed era percorsa da due automotrici elettriche a due assi e due vetture passeggeri prodotte dalla Grazer Waggonbaufabrik. Le motrici avevano in realtà un doppio ruolo, essendo anche adibite al trasporto passeggeri, e somigliavano a dei tram. Sia le motrici che le vetture avevano cassa in legno e arredamento interno a salone. L'aspetto delle vetture era piuttosto simile a quello che può ancor oggi essere osservato presso la Ferrovia del Renon.
Nel 1911 l'intero restante percorso (Bolzano-Caldaro) fu elettrificato. Furono acquisite altre due motrici elettriche dalla Grazer Waggonbaufabrik, e sei carrozze già in uso con la trazione a vapore furono adattate per il nuovo servizio. Il primo viaggio con motrici elettriche avvenne il 14 settembre 1911. Al termine della prima guerra mondiale, con il passaggio dell'Alto-Adige-Südtirol dall'Austria all'Italia, la linea fu gestita dalle Ferrovie dello Stato. Nel 1923 subentrò alla gestione una società locale, la Società Anonima Ferrovia Transatesina (SAFT) (successivamente SpA). L'elettrificazione della ferrovia Bolzano-Merano avvenuta nel 1935 comportò una nuova difficoltà tecnica, in quanto le caratteristiche elettriche delle due ferrovie erano incompatibili. La soluzione fu trovata posando, lungo il tratto fra Bolzano e Ponte Adige, una (terza rotaia accanto al binario esistente, adibita appunto alla alimentazione della corrente, come ancor oggi avviene prevalentemente in alcune linee metropolitane. Questa "barra" era protetta da un’incastellatura di legno per evitare il pericolo di contatti accidentali. Le motrici vennero dotate di un pattino collettore di corrente allungabile lateralmente. Nel tratto tra Ponte Adige e Sant'Antonio le motrici utilizzavano la linea aerea.
La ferrovia era anche nota con i nomignoli affettuosi "Kaltererbahnl", "Lepsbahnl" e "La Vacca di Caldaro".
Nei successivi trent'anni non si ebbero ulteriori miglioramenti né investimenti. Nell'agosto 1963 la ferrovia cessò il servizio passeggeri che fu sostituito da trasporto su gomma. Per alcuni anni proseguì il trasporto di merci utilizzando due motrici Jenbacher in prestito. Il 28 giugno 1971 fu effettuato l'ultimo viaggio. Negli anni successivi la ferrovia fu progressivamente smantellata, e dopo il 2000 sul percorso tra Ponte Adige e Caldaro fu realizzata una pista ciclabile.
Nei primi anni del nuovo millennio, anche alla luce del successo del ripristino della linea ferroviaria della Val Venosta Merano-Malles, si accese una discussione sulla possibilità di ricostruire un collegamento ferroviario tra Bolzano e Caldaro.
Ferrovia del Brennero da Innsbruck | |||
150,23 | Bolzano|Bozen | 266m s.l.m. | |
Ponte Isarco | |||
Tramvia Bolzano | |||
PonteTalvera | |||
Ponte Roma | 261 m s.l.m. | ||
148,59 | Ferrovia del Brennero | ||
Ponte Resia | 248 m s.l.m. | ||
2,66 | Bolzano Sud-Fiera/Bozen Süd-Messe 249 m s.l.m. | ||
Viadotto Isarco | |||
4,40 | Ferrovia della Val Venosta | ||
Ponte Adige | |||
Appiano/Eppan | 402 m s.l.m. | ||
15,00 | Caldaro/Kaltern | 408 m s.l.m. | |
17,40 | Funicolare della Mendola | 509 m s.l.m. |
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Bibliografia
- Museumsführer, Führer durch das Lokalbahnmuseum der Tiroler Museumsbahnen, Auflage 1991 (esaurito)
- Eisenbahnlandschaft Tirol, Baumgartner
- Die Überetscher Bahn, Bozen - Kaltern, Martin Sölva,
[modifica] Collegamenti esterni
- La pista ciclabile tra Bolzano e Caldaro
- La pista ciclabile tra Caldaro e Sant'Antonio
- (DE) Tiroler MuseumsBahnen
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