Curon Venosta
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Curon Venosta | |||||||||
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Nome ufficiale: | Curon Venosta/Graun im Vinschgau | ||||||||
Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Trentino-Alto Adige | ||||||||
Provincia: | Bolzano | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 1.520 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 210 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 11 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Caprone, Melago, Resia, San Valentino alla Muta, Vallelunga | ||||||||
Comuni contigui: | Kaunertal (AT-7), Malles Venosta, Nauders (AT-7), Pfunds (AT-7), Ramosch (CH-GR), Sent (CH-GR), Sölden (AT-7), Tschlin (CH-GR) | ||||||||
CAP: | 39020 | ||||||||
Pref. tel: | 0473 | ||||||||
Codice ISTAT: | 021027 | ||||||||
Codice catasto: | D222 | ||||||||
Nome abitanti: | curonesi | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Curon Venosta (in tedesco Graun im Vinschgau) è un comune di 2.397 abitanti della Provincia Autonoma di Bolzano.
Il toponimo è attestato dal 1122 come Curunes e deriva dal latino corona ("balza").[1]
Situato all'estremità nordoccidentale della provincia, confina a nord presso il Passo Resia con l'Austria, e ovest con la Svizzera (Engadina nei Grigioni) e a sud con Malles Venosta. Spesso il comune di Curon viene erroneamente chiamato "Resia", a causa della maggiore popolarità della frazione. Nel suo territorio si trova il lago di Resia (a 1.498 m.s.l.m., con una superficie di 660 ettari), un lago artificiale riempiendo il quale venne sommerso l'antico abitato che venne ricostruito più a monte (1950). Rimane a ricordo soltanto il campanile che emerge dalle acque. Nel territorio comunale, è ubicata anche la stazione meteorologica di San Valentino alla Muta, ufficialmente riconosciuta dall'Organizzazione meteorologica mondiale.
Indice |
[modifica] Storia
Nell'anno 15 a.C. il popolo celtico che abitava la Val Venosta è caduto sotto il dominio dei Romani. Di conseguenza i Romani costruirono la prima via di comunicazione commerciale e militare attraverso il Passo Resia dando ad essa il nome di Via Claudia Augusta, e che nel Medioevo prese il nome di Via Superiore oppure Schwabenweg collegando l'Italia con la Germania. Dopo il 450 dalla Valle dell'Adige e da Coira giunsero nella zona i primi evangelizzatori. Nell'alto Medioevo si stabilirono nell'alta Val Venosta in prevalenza popolazioni provenienti della Germania.
[modifica] Cronologia
- 1140: Ulderico Primele di Burgusio fondò alla Muta un'ospizio per pellegrini e carrettieri, e costruì una cappella in onore di San Valentino. Intorno a questo ospizio ed alla capella è appunto sorto il paese di San Valentino
- 1147: il paese Curon viene nominato per la prima volta come Curum apud lacum
- 1317: Roia viene indicata come Schafhbfe ed é soggetto al versamento di interessi al Principato. Dello stesso periodo é anche la chiesetta di san Nicolò che é una vera opera d'arte nel suo genere ed all'altitudine di 2.000 m
- 1326: gli abitanti delle Case Pescatori alla Muta vengono obbligati a fornire di pesce il Convento di Senales.
- 1348: la gran parte della popolazione viene distrutta dalla peste.
- 1393: un maso di proprietà di un certo Resch o Riisch viene nominato per la prima volta. Dall'estensione di questo maso è sorto il paese che ora si chiama Resia (Reschen originariamente).
- 1432: col Patto Giordano vengono regolati i confini ed i diritti dei comuni a nord e a sud dell'Alta Croce, sui prati della Muta.
- 1440: Curon viene distaccata dalla parrocchia-madre ed elevata a parrocchia autonoma con Resia e Vallelunga.
- 1499: gli Engadini saccheggiano e distruggono col fuoco Resia e Curon.
- 1519: viene nominato per la prima volta il Comune di Resia.
- 1521: viene benedetta a Curon la Chiesetta sul Lago dedicata a sant'Anna.
- 1635: i paesi dell'Alta Val Venosta vengono visitati da truppe di saccheggiatori spagnoli ed imperiali.
- 1771: si ha lo strapimento del Rio Carlino che dà luogo alla quasi totale distruzione di Curon e delle campagne adiacenti.
- 1799: viene ucciso a Nauders delle truppe francesi il padre cappellano Fructuos Padòller, originario di Curon.
- 1855: la rottura degli argini del lago di Curon arreca gravi danni ai paesi Burgusio, Clusio e Laudes.
- 1897: viene fondata a Curon una Cassa Rurale consorziale ed un Consorzio di allevatori di bestiame.
- 1918: dopo la fine della prima guerra mondiale, il 7 novembre le truppe italiane occupano l'Alta Val Venosta.
- 1919: col trattato di pace concluso il 2 settembre a Saint Germain viene tracciato la prima volta nella storia del Tirolo il confine al Passo Resia.
- 1945: il 19 marzo Curon viene attaccata da aerei a bassa quota causando la morte di quattro persone.
- 1950: Resia e Curon vengono allagate dal lago artificiale.
- 1951: la sera del 13 agosto un'autocorriera precipita nel lago con ventitré persone a bordo di cui una sola si é potuta salvare.
- 1952: hanno luogo, per la prima volta dopo il regime del fascismo, libere elezioni comunali
- 1963: viene fondata la Comunità di Valle della quale é socio anche il Comune di Curon
- 1973: ha luogo la prima regata velica internazionale.
- 1976: in Valle Lunga una valanga causa la morte di cinque sciatori, tra cui la guida Patscheider Hubert.
- 1980: a fine novembre annegano sei persone nel lago di Resia.
- 1983: nella baia di Curon vengono guadagnati 15 ettari di terreno coltivabile. A maggio pioggie impetuose causano gravi danni in tutta la Val Venosta. In Val Roia dopo 68 ore di pioggia ininterotta una grossa frana mette in pericolo il maso Hohenegger.
- 1988: viene costruita la telecabinovia Piz-Belpiano e a Natale viene presa in attività.
- 1989: una valanga distrugge tutta la zona sciistica della Malga della Muta a San Valentino. *1990: viene ristrutturata la Malga della Muta e gli skilift distrutti nell'inverno precedente
- 1995: è completata la telecabinovia da San Valentino alla Malga della Muta
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Albrecht Plangger (SVP) dal 09/05/2005 (2º mandato)
Centralino del comune: 0473 633127
Email del comune: info@comune.curon.bz.it
Il consiglio comunale ha 12 consiglieri dell'SVP, 2 della lista W.I.R. für unsere Zukunft e 1 dell'Union für Südtirol.
[modifica] Appartenenza linguistica
La sua popolazione si è dichiarata nella quasi sua totalità di madrelingua tedesca:
Appartenenza linguistica (censimento 2001) |
97,67% madrelingua tedesca |
2,33% madrelingua italiana | |
0,00% madrelingua ladina |
[modifica] Economia
Il comune catastale di Resia ha un'Amministrazione Separata dei Beni Civici e viene appunto chiamato frazione. Un composto da 5 membri amministra complessivamente 2900 ettari di cui 921 sono boschivi, circa 1884 alpeggio e 46 destinati al pascolo, il rimanente è improduttivo. Su questa superficie si trovano quattro rifugi per i pastori di cui uno è la Malga di Resia. Durante l'estate le circa 60 famiglie che conducono attività contadine, consegnano per il pascolo circa 550 fino a 600 capi di bestiame. L'attività è svolta da cinque pastori con degli aiutanti. Inoltre una dozzina di boscaioli è impiegata nei vari lavori del bosco. II ricavo da questi beni di uso civico é destinato al mantenimento delle attività.
[modifica] Malga di Resia
Nel 1975 venne decisa l'apertura di una malga e la costruzione di un rifugio per pastori adibito anche a locale per la vendita di prodotti tipici derivati dalla pastorizia. Nel 1979 ebbe inizio l'attività vera e propria con la possibilità di offrire alla gente locale e ai turisti di passeggio un posto di ristoro a metà strada tra Resia e Piz Lat aperto da fine giugno a metà settembre. Questo punto di ristoro è raggiungibile anche con automezzi e si trova in posizione tale da offrire un magnifico paesaggio verso Resia ed il lago artificiale.
[modifica] Cassa Rurale di Resia
La Cassa Rurale venne fondata da 40 soci il 19 marzo del 1906. L'attività si svolse in un primo tempo nell'abitazione privata di Prenner Johann ed il servizio di sportello viene svolto solo ad ore. Nel 1962 si trovò un nuovo locale sulla strada Nazionale. Nel 1963 venne assunto per la prima volta dei personale specializzato. L'attività dell'istituto in continua ascesa, grazie anche alla fiducia della popolazione, ha fatto segnare anche un notevole incremento. Nel 1980, dopo quasi due anni di lavori, la Cassa Rurale venne trasferita nei nuovi locali di proprietà.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Note
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
Città: Glorenza
Borgate: Silandro · Laces · Malles Venosta · Prato allo Stelvio
Comuni: Castelbello-Ciardes · Curon Venosta · Lasa · Martello · Sluderno · Senales · Stelvio · Tubre