Cordova
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Cordova | |
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Nome originale: | Córdoba |
Stato: | Spagna |
Comunità autonoma: | Andalusia |
Provincia: | Córdoba |
Latitudine: | 37°53′ N |
Longitudine: | 4°46′ O |
Altitudine: | 120 m s.l.m. |
Superficie: | 1.252 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2005) 321.164 ab. 256,52 ab./km² |
CAP: | 140.. |
Prefisso tel: | (+34)957 |
Targa: | CO |
Sito istituzionale |
Indice |
[modifica] Geografia e popolazione
Cordova (in spagnolo Córdoba) è un comune spagnolo di 308.072 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Andalusia posto sulla riva del Guadalquivir e ai piedi della Sierra Morena.
Bene protetto dall'UNESCO | |
Patrimonio dell'umanità | |
Centro storico di Cordoba Historic Centre of Córdoba |
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Tipologia | Culturali |
Criterio | (i) (ii) (iii) (iv) |
Pericolo | Bene non in pericolo |
Anno | 1984 |
Scheda UNESCO | inglese francese |
Patrimoni dell'umanità in Spagna |
[modifica] Storia
I reperti archeologici preistorici trovati risalgono al paleolitico chelleano e le stratificazioni si susseguono senza interruzione fino all'epoca storica. Nell'epoca dei metalli la vicinanza dei giacimenti di rame, piombo argentifero ed anche ferro favorì che fosse zona di commercio e d'imbarco grazie alla grande arteria fluviale. Nell'epoca del bronzo e all'inizio di quella del ferro si ritiene che Cordova fosse la "capitale politica" del sud della Spagna, infatti, secondo i primi storici, qui i capi delle varie tribù celebravano le loro assemblee e riunioni. Le prime notizie storiche di Cordova risalgono all'epoca cartaginese e citano i cordovani che seguirono Annibale nella spedizione contro Roma. I Romani la conquistarono nel 206 a.C. e circa trent'anni dopo il pretore Marco Claudio Marcello la edificò secondo le usanze romane, le diede il nome Corduba e la fece capitale della Spagna Citeriore. La vita culturale di Cordova raggiunse un notevole sviluppo e quando i Romani la dichiararono Colonia Patrizia si ebbero diverse unioni fra le famiglie locali e quelle patrizie romane.
La città non subì l'invasione barbarica e rimase romana sotto l'egida di Bisanzio fino a quando l'ultimo invasore visigoto ariano Leovigildo la conquistò alla fine del VI secolo e si fece cristiano. Quando nel 711 gli Arabi entrarono in Cordova trovarono una capitale monumentale e bella con una cattedrale dedicata a S. Vincenzo, le fortificazioni migliori di tutto il sud della Spagna. La trovarono anche contornata da molti cenobi e monasteri. L'ultimo re visigoto Rodrigo morì nella battaglia del Guadalete contro gli Arabi e suo cugino Pelagio fuggì sui monti delle Asturie da dove partì la "Reconquista" contro i musulmani invasori che finirà solo nel nel 1492 con la loro cacciata definitiva dalla Spagna.
Dopo un cinquantennio di dominazione dell'impero arabo di Damasco un membro della famiglia degli Omayyadi di nome ʿAbd al-Raḥmān b. Muʿāwiya scampato alla strage degli Abbasidi giunse a Cordova dove fondò un Emirato che durerà circa due secoli e mezzo in cui regneranno i suoi successori, uno dei quali ʿAbd al-Raḥmān III si proclamerà califfo nel 928 e trasformò la città nella grande capitale del mondo di quel tempo.
Nel secolo X Cordova superò il mezzo milione di abitanti che raggiungeranno il milione alla fine dello stesso secolo.
Nei secoli XI e XII la città decadde in seguito alle invasioni degli Almoravidi e degli Almohadi e del disfacimento del califfato. Quando nel 1236 san Fernando la riconquistò era già una città provinciale anche se conservava un'importanza strategica nella lotta contro i Nasridi di Granada che ancora sopravviverà per due secoli e mezzo.
Nella città antica vi sono importanti resti architettonici di quando Cordova era la prospera capitale dell'Emirato di al-Andalus, poi trasformatosi in Califfato fino alla sua caduta alla fine del terzo decennio dell'XI secolo.
[modifica] Patrimonio artistico
- Le grandi mura che cingevano la città, delle quali restano solo alcuni tratti e qualche porta.
- Il ponte romano, e la relativa fortificazione all'estremità del ponte sul Guadalquivir.
- La Torre della Malmuerta, torre ottagonale il cui nome deriva dall'uccisione della moglie infedele da parte di un nobile della città, evento su cui si basò Lope de Vega per la sua opera "I Commendatori di Cordova".
- L'Alcazar dei Re Cattolici fatto costruire da Alfonso XI il Giustiziere nel 1328, arricchito con giardini, fontane, bagni e serbatoi per l'acqua dalla dinastia dei Trastamaras; fu poi modificato dai Re Cattolici, che ne fecero la loro residenza. Anche l'Inquisizione vi ebbe sede, dal 1400 al 1821.
- L'enorme Moschea (o Mezquita) di forma rettangolare cinta da un alto muro, attualmente Cattedrale di Cordoba, è il più importante monumento musulmano di Spagna. La sua costruzione ebbe inizio nel 785 sotto il regno di ʿAbd al-Raḥmān I sopra la pianta della Basilica di San Vincenzo, poi ampliata da ʿAbd al-Raḥmān II e trasformata da San Ferdinando nel 1236 in una Cattedrale, con l'aggiunta di una monumentale torre campanaria. L'originale unione della struttura architettonica ed artistica tipica della Moschea con quella della Cattedrale, senza soluzioni di continuità, genera un effetto architettonico strano ed impressionante, che l'ha resa famosa in tutto il mondo.
- La Torre di Calahorra, che ospita il Museo Storico della città.
- La piccola Sinagoga, unica sinagoga spagnola residua, assieme alle due rimaste a Toledo.
- La Juderia, l'antico quartiere ebraico dal dedalo di vie strettissime, retrostante la Mezquita, dove nacque Maimonide.
- Il suggestivo vicolo dei fiori.
- I patios delle vecchie case del centro storico, arricchiti da fontane, mosaici e alberi.
- La Piazza dei dolori con una impressionante statua di Cristo.
- Le chiese di San Lorenzo, della Maddalena, di San Gaetano, di San Paolo, di Santa Marina, di San Andrea, di San Michele.
- Il Palazzo della Deputazione, già monastero delle Mercedi.
- Il Monastero di S. Gerolamo.
- La Locanda del Potro, oggi mercato nazionale d'artigianato.
- Il Museo municipale taurino, dedicato agli oggetti delle corride e ai toreri cordovani.
- Il Monumento a Manolete, uno dei più grandi toreri di tutti i tempi.
[modifica] Gastronomia
Piatti tipici sono il salmorejo (una zuppa fredda di pomodoro), la minestra di malmones, le uova alla como salgan, gli asparagi alla cazuela, lo stufato di code, il flamenquin (involtino di carne fritto) e il gazpacho cordovano (con aggiunta di uovo sodo).Inoltre sono da non perdere un infinita varietà di "tapas"( piccole porzioni di pietanze, una sorta di antipasto), la tortilla( frittata di uova e patate) e il "rabo de toro" ( carne di toro molto tenera e nutriente). La regione di Cordova produce anche vini di buona qualità secchi e di buona gradazione, soprattutto nelle zone di Montilla e Moriles: le più accreditate qualità sono "fino", "ammontillado", "oloroso" e "Pedro Ximenes".Da non perdere è "la cata del vino" in maggio dove si ha la possibilità di assaggiare i vini tipici della regione.
[modifica] Feste popolari
Sentitissima come in tutta l'andalusia è "la semana santa", la settimana di pasqua durante la quale si respira un'atmosfera magica e tutte le vie della città sono attraversate dalle processioni delle varie hermandades (confraternite).Poi il Festival dei Patios Cordovani dal 1° al 25 maggio,i primi di maggio anche l'appuntamento con "las cruces",in questà festività vengono poste in varie piazze della città delle croci composte di fiori, attorno vi si raduna molta gente con musiche tipiche che danno vita ad una vera festa. Festa di Cordova per eccelenza è però quella della Madonna della Salute dal 25 al 31 maggioda vivere sia di giorno per vedere le donne in costume tipico, i cavalli e per mangiare nelle " casetas", sia alla sera con moltissimi giovani e non solo che ballano fino a tardi. Pellegrinaggio nazionale dei gitani al santuario della Vergine della Sierra a Cabra, località in provincia di Cordova, di grande interesse turistico.
[modifica] Personaggi nati a Cordoba
Cordova fu la città natale di tre famosi filosofi: Seneca, il musulmano Averroè e l'ebreo Mosè Maimonide.
Córdoba ha dato i natali anche al poeta latino Lucano e, più recentemente, a diversi artisti di flamenco, come ad esempio Paco Peña, Vicente Amigo e Joaquín Cortes.
La città è un sito Patrimonio dell'umanità UNESCO.
[modifica] Gemellaggi
Cordova è gemellata con:
[modifica] Collegamenti esterni
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