Vengo anch'io. No, tu no
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Vengo anch'io. No, tu no | ||
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Artista | Enzo Jannacci | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1968 | |
Durata | min : sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 11 | |
Genere | musica popolare | |
Etichetta | ARC ALPS 11007 (1968) - RCA Italiana (1974) | |
Produttore | Nanni Ricordi | |
Registrazione | Italia |
Enzo Jannacci - cronologia | ||
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Album precedente Sei minuti all'alba (1966) |
Album successivo Le canzoni di Enzo Jannacci (1968) |
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Vengo anch'io. No, tu no è il titolo del quarto album in studio di Enzo Jannacci.
[modifica] Il disco
Questo album, uscito nel 1968, fu uno dei più grandi successi di Jannacci, la cui hit Vengo anch'io. No, tu no raggiunse la vetta delle classifiche italiane di vendita: ancora oggi, il cantautore milanese viene ricordato soprattutto per questo brano. Tra le altre canzoni che compongono il disco, meritano un approfondimento:
- Giovanni telegrafista, uno dei pezzi a cui Jannacci è più affezionato, tanto da essere cantato praticamente in ogni suo spettacolo, nel quale racconta la monotona vita da telegrafista di un certo Giovanni (uno dei tanti personaggi comuni a cui Jannacci, nelle sue canzoni, dà un'identità);
- Ho visto un re, scritto da Dario Fo e da Omicron (pseudonimo del maestro Eugenio Esposito), che costituisce un'ironica presa di posizione nei confronti del potere, i cui interessi vanno sempre a scapito della gente comune. Nel 1968, Jannacci partecipò alle audizioni per partecipare a Canzonissima di quell'anno, ma la canzone fu respinta per il testo (e Jannacci quindi ripiegò su "Gli zingari").Negli anni successivi, il brano è divenuto molto celebre dopo essere stato cantato insieme a grandi personaggi della musica e della comicità italiana, tra cui Dario Fo e Paolo Rossi.
- Pedro pedreiro è una cover in italiano di una canzone di Chico Buarque de Hollanda
- La disperazione della pietà è una cover in italiano di un brano di Vinicius de Moraes, ed il testo, con il suo elenco di disperazioni, anticipa Quelli che...
- Hai pensato mai è la traduzione in italiano di una canzone veneta scritta da Lino Toffolo.
- La mia morosa la va alla fonte faceva parte dello spettacolo "22 canzoni" del 1965; la musica fu utilizzata da Fabrizio De André per la sua Via del Campo.
[modifica] Tracce
- Ho visto un re (testo di Dario Fo; musica di Omicron)
- La ballata del pittore (testo di Didì Martinaz; musica di Lino Patruno)
- Vengo anch'io. No, tu no (testo di Dario Fo e Enzo Jannacci; musica di Enzo Jannacci e Fiorenzo Fiorentini)
- Giovanni telegrafista (testo di Ruggero Jacobbi; musica di Ricardo e Enzo Jannacci)
- Pedro pedreiro (testo di Giorgio Calabrese e Enzo Jannacci; testo originale e musica di Chico Buarque De Hollanda)
- La mia morosa la va alla fonte (testo di Dario Fo; musica di Enzo Jannacci)
- La sera che partì mio padre (testo e musica di Enzo Jannacci)
- Domenica 24 marzo (testo e musica di Enzo Jannacci)
- La disperazione della pietà (testo italiano di Ruggero Jacobbi e Enzo Jannacci; testo originale e musica di Vinicius De Moraes)
- Hai pensato mai (gastu mai pensa') (testo italiano di Enzo Jannacci; testo originale e musica di Lino Toffolo)
- Non finirà mai (testo e musica di Enzo Jannacci)
[modifica] Curiosità
- Il disco è stato ristampato nel 1974 dalla RCA Italiana con il titolo Jannacci Enzo, una canzone in più (Il metrò, tratta dall'album La mia gente) e diverso numero di catalogo (TCL1 1039).
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