Turno
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Turno (in latino Turnus) è l'antagonista principale nel poema dell'Eneide, di Publio Virgilio Marone, nonché re dei Rutuli e figlio di Dauno e della ninfa Venilia.
Il nome mitologico di Turno viene fatto derivare dal greco antico Touros, che ha significato di animo impetuoso; secondo talune fonti potrebbe invece intendersi come Turrenos; la versione in lingua etrusca sono molteplici e vengono date come Tursnus, Turosnus, o ancora Turannus.[citazione necessaria]
Secondo il racconto virgiliano, quando Enea giunge nel Lazio, il re Latino, volendo sancire con lui un'alleanza, gli dà in sposa la figlia Lavinia, peraltro già promessa a Turno.
A ciò s'oppone decisamente Amata, madre di Lavinia e moglie di Latino, che aveva sempre prediletto il rutulo come futuro sposo della fanciulla.
A nulla servono le proteste della donna, aizzata follemente dalla furia Alletto per ordine di Giunone, che scatena orge bacchiche e canta le nozze di Lavinia e Turno.
Turno, per rappresaglia, decide di dichiarare guerra agli eserciti di Latino e dello stesso Enea, con il quale si batte in duello mortale nell'ultimo libro, venendone sconfitto.
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