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Trieste (batiscafo) - Wikipedia

Trieste (batiscafo)

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Il batiscafo Trieste
Il batiscafo Trieste

Il Trieste è stato un batiscafo equipaggiato per resistere alle enormi pressioni delle profondità marine in grado di contenere un equipaggio di due persone. Il 23 gennaio 1960 fece il record finora imbattuto di profondità raggiunta con una discesa di circa 10.900 metri nel punto più profondo del pianeta: la fossa delle Marianne. Questa esperienza non fu mai più ripetuta ed attualmente non esiste alcun batiscafo in grado di raggiungere quelle profondità.

Indice

[modifica] Struttura

Il Trieste fu disegnato dallo scienziato svizzero Auguste Piccard ed in seguito (nel 1958) acquistato dalla U.S. Navy per 250.000$.

Il batiscafo era costituito fondamentalmente da una camera riempita di benzina per permettere il galleggiamento del Trieste e da una sfera a pressione costante separata dal resto della struttura. Questa struttura rivoluzionò il metodo di immersione: mentre prima una sfera era calata in acqua da una nave, rimanendo sempre collegata ad essa tramite un cavo, il Trieste era in grado di muoversi liberamente, senza essere collegato in alcun modo alla nave durante l'immersione.

Il Trieste era lungo più di 15 m, ma buona parte della sua grandezza era dovuta alla presenza di una serie di galleggianti riempiti con 85 m³ di benzina e di compensatori riempiti d'aria. L'equipaggio doveva stare nella sfera di 2,16 m, attaccata al fondo della struttura, per raggiungere la quale era necessario attraversare un tunnel che passava attraverso il galleggiante.

La sfera in cui si trovava l'equipaggio era accessoriata per permettere la vita dei due all'interno completamente indipendente tanto dalla nave in superficie quanto dal resto della struttura. Con un sistema a circuito chiuso simile a quello utilizzato nelle navicelle spaziali, l'aria entrava nella sfera da cilindri in pressione e l'anidride carbonica veniva eliminata passando attraverso scatole metalliche a calce sodata. Il sistema era alimentato da batterie.

La sfera fu costruita dalla Società delle Fucine a Terni, in Italia. Fu costruita in due pezzi (semisfere) forgiati e temprati in olio. Per sostenere la pressione di 110 MPa (1,25 tonnellate per cm²) calcolata nella parte inferiore, le pareti della sfera furono costruite di 12,7 cm (lo spessore fu aumentato in modo da permettere alla sfera di sopportare pressioni anche superiori a quelle previste). La sfera pesava 13 tonnellate. Il galleggiante era necessario perché era impossibile progettare una sfera abbastanza grande per mantenere una pressione sopportabile per un uomo ed allo stesso tempo con delle pareti abbastanza sottili da permetterne il naturale galleggiamento. Fu scelta la benzina come liquido per riempire i galleggianti perché è più leggera dell'acqua e mantiene le sue caratteristiche di incomprimibilità anche a pressioni elevate.
Lo scafo fu invece costruito nel cantiere navale di Monfalcone dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste, verso la fine del 1952. La sfera fu quindi fissata allo scafo nel cantiere navale di Castellammare di Stabia (NA), e la prima immersione avvenne il 26 agosto 1953 nelle acque di Capri.

L'unico contatto (visivo) con l'esterno era reso possibile da un singolo blocco a forma di cono di Plexiglass, unico materiale trasparente che potesse sopportare pressioni così elevate. L'illuminazione esterna fu resa possibile con delle speciali lampadine al quarzo, in grado di resistere a pressioni superiori alle 1000 atmosfere senza subire modificazioni.

Nove tonnellate di ferro in forma di palle di cannone furono agganciate alla struttura in modo da permetterne l'immersione, poiché le pressioni estreme non avrebbero permesso l'immissione di aria nelle eventuali zavorre. Questo ferro fu attaccato allo scafo tramite elettromagneti, in modo tale da permettere al Trieste di risalire immediatamente in superficie in caso di guasto all'impianto elettrico.

[modifica] L'immersione nella Fossa delle Marianne

Don Walsh e Jacques Piccard all'interno del 'Trieste
Don Walsh e Jacques Piccard all'interno del 'Trieste

Il Trieste partì da San Diego il 5 ottobre 1959 alla volta dell'isola di Guam, per dare inizio al progetto Nekton (una serie di immersioni nella profondissima fossa delle Marianne)

Il 23 gennaio il Trieste raggiunse il punto più profondo della fossa delle Marianne con a bordo Jacques Piccard, figlio di Auguste, e Don Walsh, della U.S. Navy. Questa fu la prima volta che un batiscafo, con o senza equipaggio, raggiunse quella profondità. I sistemi di bordo indicarono una profondità di 11.521 m, anche se successivamente questo dato fu portato a 10.916 m, e misure ancor più precise nel 1995 portarono definitivamente la profondità a 10.911 m.

Per portare a termine la discesa ci vollero 5 ore, e i due uomini rimasero nel punto più profondo della crosta terrestre per circa venti minuti. Una volta raggiunta la profondità massima, Piccard e Walsh riuscirono inaspettatamente a rimettersi in contatto con la nave di supporto in superficie con un sistema sonar/idrofono. I messaggi, per percorrere la distanza che separava il Trieste dalla superficie, impiegavano 7 secondi.

I due dell'equipaggio osservarono sul fondo dell'oceano la presenza di sogliole o platesse, che provano l'esistenza di forme di vita anche a questi valori di pressione.

Dopo il Trieste solo il Kaiko (senza equipaggio) ha raggiunto le profondità della fossa delle Marianne, nel 1995, ma lo scafo si perse in mare perché non in grado di sopportare le pressioni presenti a quelle profondità.

[modifica] Altre immersioni del Trieste

Nell'aprile del 1963 il Trieste fu modificato per essere utilizzato nell'Oceano Atlantico. Nell'agosto dello stesso anno fu utilizzato per la ricerca dell'USS Tresher. Quest'ultimo fu ritrovato nei pressi del New England a 2,56 chilometri al di sotto della superficie.

Dopo questa missione il Trieste fu smantellato e la sua sfera pressurizzata fu utilizzata nel Batiscafo Trieste II. I batiscafi di tipo Trieste furono definitivamente eliminati nel 1983 per essere sostituiti dai sommergibili di tipo Alvin. Questo nuovo tipo di sommergibili, tuttavia, non sono in grado di raggiungere le estreme profondità della fossa delle Marianne, ma sono più resistenti e più duraturi per profondità di 6 chilometri al massimo.

La sfera pressurizzata originale del batiscafo Trieste è tuttora nell'U.S. Navy Museum a Washington.

[modifica] Collegamenti esterni


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